Minnesota Preseason Recap
Con un record di 3-1 in preseason i Vikings si presentano ai blocchi di partenza con tante conferme e qualche dubbio.
Il gioco di corsa è aumentato in termini quantitativi, senza però convincere del tutto gli addetti ai lavori.
Il passing game invece è rimasto quello di sempre, nonostante la dipartita di un pezzo pregiato quale Randy Moss.
Nel tempo giocato il QB e leader del team Daunte Culpepper ha chiuso la preseason con un 36/44 520Yds un TD ed un intercetto ed un rating di 114. Numeri che lasciano ben sperare in vista della nuova stagione.
Per l’atteso rookie Troy Williamson (che ha saltato la prima partita causa firma del contratto ritardata) solo 3 ricezioni con 103Yds e 1 TD, troppo poco per poter dare un giudizio definitivo.
Nonostante tutto i WRs titolari dovranno essere Burleson e Robinson, affiancati da Taylor e Williamson.
Il gioco, per queste quattro partite, si è assestato vicino al 50% tra corse e lanci, e questo dovrebbe rendere Culpepper più sicuro nella tasca togliendogli quella pressione che è stata fatale nella sconfitta contro Philadelphia negli scorsi PlayOffs.
Con la sospensione di Onterrio Smith il RB titolare dovrebbe essere Micheal Bennet che però non ha giocato le ultime due partite a causa di un infortunio; come backup di Bennet si è sicuramente distinto il rookie dello scorso anno Mewelde Moore con 17 portate per 107Yds.
Per quanto concerne la difesa sono chiaramente visibili i nuovi innesti, con i pro ed i contro che comportano. Diverse sviste hanno consentito agli avversari di turno guadagni discreti e conversioni di 3°down che si sarebbero dovute evitare (soprattutto sui 3rd&long); con una media di 100yds di corsa e poco meno di 200 di gioco aereo concesse agli avversari la difesa si è tenuta in linea con le aspettative, nonostante sia necessario ridurre i guadagni per puntare a qualcosa di importante.
Lo scorso anno la D# vichinga è stata la quinta peggiore della lega (quarta sui passaggi, e dodicesima sulle corse) concedendo più volte big-plays agli attacchi avversari, quest’anno con le nuove leve nelle secondarie il tentativo sarà quello di arginare i giochi di lancio per costringere gli avversari al punt più spesso di quello che lo scorso anno è avenuto.
Con l’andare della stagione dovranno essere più automatici gli spostamenti ed i meccanismi, consentendo a Minnesota di puntare al titolo divisionale ed eventualmente anche a quello di Conference.