I Jaguars vincono l’home opener

Solida prestazione in tutte le tre fasi del gioco per i Jacksonville Jaguars, che aprono la stagione con una vittoria all’Alltell Stadium contro i Seattle Seahawks in una partita che vede i felini segnare 10 punti in più della media dell’anno scorso, forzare 4 turnovers in difesa e uno negli special team.

Fred Taylor è tornato. Questa è la notizia più importante della partita di domenica. Taylor ha portato la palla 20 volte per 76 yards, e soprattutto non ha accusato problemi lunedì, quando ha dichiarato di essere rigido e indolenzito ma di non avere dolore al ginocchio operato nella offseason. Certo, la prestazione del running back di Jacksonville non è stata fra le migliori delle sua carriera, ma il suo ritorno ha comunque spinto Jack Del Rio ad attribuirgli una game ball per quanto riguarda l’attacco.

Un altro giocatore avrebbe meritato sicuramente un riconoscimento è Jimmy Smith: il più veloce trentaseienne della NFL domenica ha ricevuto 7 passaggi per 130 yards e 2 TD, ed è stato senza ombra di dubbio la stella più luminosa nell’attacco dei gattoni. La bomba da 45 yards ricevuta nel secondo quarto e la conseguente ricezione da touchdown da 30 yards sono i due più importanti big plays che l’attacco di Jacksonville ha prodotto contro i Seahawks, e la ricezione da 7 yards per il secondo touchdown della giornata ha messo al sicuro il risultato.

La partita inizia bene per Jacksonville: durante il ritorno dell’opening kickoff, Josh Scobey (che riportava il kickoff di Josh Scobee) perde il controllo della palla sul placcaggio di Greg Jones, e Rashean Mathis è pronto a recuperarla: i Jaguars sfruttano l’occasione ed aprono le segnature nel primo drive della partita (cosa che era riuscita molto raramente l’anno scorso) con un field goal da 23 yards di Josh Scobee, che si ripete più tardi da 41 yards per portare Jacksonville avanti 6-0 a 4 minuti dalla fine del primo quarto. I Seahawks rispondono sfruttando la grande abilità di Matt Hasselbeck di evitare la pressione, affidandosi ai passaggi per aggirare la difesa sulle corse di Jacksonville, e Joe Jurevicius segna con una ricezione da 33 yards, portanto il risultato sul 7-6. Jimmy Smith e Byron Leftwich riportano i Jaguars davanti 13 a 7, ma la difesa scricchiola alla fine del secondo quarto e concede una corsa da 36 yards a Shawn Alexander, fino ad allora contenuto benissimo, e i Seahawks sfruttano immediatamente il big play andando fino in fondo: meta di Darrel Jackson a conclusione di un drive da 80 yards. Le squadre vanno al riposo sul punteggio di 14 a 13.

Dal terzo quarto cambia totalmente la prestazione della difesa dei Jaguars: con 2 sack (da parte di McCray e di Ayodele, che forza anche un fumble nella giocata), 3 intercetti (Deon Grant, Daryl Smith e Paul Spicer), e 95 yards totali concesse, soffocano totalmente l’attacco dei Seahawks, che non riescono più a mettere nemmeno un punto sulla scoreboard. Nel frattempo l’attacco mette al sicuro la vittoria, con la seconda ricezione da touchdown di Smith e altri due field goal di Josh Scobee.

Il nuovo playbook dell’offensive coordinator Carl Smith è un misto di corse (principalmente fra i tackle), passaggi lunghi, e trick play. Questi ultimi erano totalmente assenti nel sistema di Bill Musgrave, predecessore di Smith, e hanno avuto un discreto successo domenica: il protagonista assoluto della creatività di Smith è stato Matt Jones, che ha messo in mostra le sue capacità da “slash”, correndo una end around per 25 yards e passando un option pass. Il terzo trick play è stato accolto dai tifosi presenti allo stadio come se la fine del mondo fosse distante solo pochi secondi: Matt si è infatti allineato come QB nella shotgun, per poi correre una draw. C’è però da rimanere delusi dal risultato dell’azione: misere 3 yards di guadagno.

Lunedì Del Rio si è complimentato con i suoi giocatori, in particolare con Byron Leftwich, autore di un’ottima prestazione: 17 completi su 31, 252 yards, due touchdowns e un rating di 103.2.
Anche Carl Smith si è congratulato con Byron: “Il quarterback ha giocato bene. Era in totale controllo di tutto quello che succedeva là fuori. Ha letto bene la difesa”.

Le uniche note negative sono arrivate dall’attacco nella red-zone (solo 1 touchdown su 3 tentativi) e nelle situazioni di corto iardaggio, in cui la linea d’attacco non ha bloccato sufficientemente bene.