La week delle sorprese

La week 1 ha sottolineato come la NFL, che ha regole fatte apposta per questo, come per esempio il salary cap o il draft con ordine di scelta inverso rispetto alla classifica dell’anno prima, sia un campionato ricco di incertezza.

Sicuramente ci sono squadre più attrezzate di altre per “arrivare in fondo”, ma questo dipende più che altro dall’abilità della dirigenza, dalla bravura del coaching staff, da quella dei giocatori e, perché no, da una dose di fortuna che, come in tutti gli sports, serve sempre.

Pochi, davvero pochi, anche tra i superesperti della Lega professionistica americana, avevano predetto così tante sconfitte da parte delle compagini, sulla carta, più forti.
Ce ne fosse stato bisogno, il Football si dimostra uno sport in cui a decidere è il campo e i pronostici sono sempre difficili.

Per prima vorrei citare la vittoria dei New Orleans Saints, una squadra che ha messo in campo in tutti i suoi effettivi il 120% delle proprie forze, quasi a voler reagire alla tragedia Katrina e ha voler metterci l’anima per dare un sorriso alla povera gente che a causa del tornado ha perso tutto.
Ed ecco che, quasi come il destino volesse ripagare in parte NO del disastro è arrivata la vittoria all’ultimo secondo sul campo degli stra-favoriti Carolina Panthers.

Passiamo a Kansas City, di certo favorita sui malcapitati NY Jets, che però sono stati travolti come nessuno si aspettava.
Mai in partita e con un Chad Pennington che pare non aver ancora smaltito l’operazione alla spalla, almeno psicologicamente, i newyorchesi sono stati fatti letteralmente a fette da Trent Green & soci.

I Jets, tra l’altro, se la dovranno vedere con un’altra delle sorprese della settimana: i Miami Dolphins di Nick Saban che hanno strapazzato i Denver Broncos al Dolphins Stadium.
La sorpresa non è nella vittoria di Zach Thomas e compagni, ma sta più che altro nel come è maturata.
Della difesa buona si sapeva (partita ottima), i dubbi erano sull’attacco spuntatissimo che la franchigia della Florida aveva espresso in pre-season.
Invece, dopo un primo tempo nel quale Frerotte e compagni hanno stentato, nella seconda metà del match hanno dominato “in the air” e “on the ground” rimanendo sempre in controllo.
La prova Jets ci dirà se sarà vera gloria.

Restiamo in Florida, casa Jaguars. A sfidare Jacksonville arrivano i favoriti Seahawks del (ex?) genio Holmgren.
Ebbene partita splendida del QB Leftwich e del WR J.Smith che confezionano due TDs su passaggio e battono facilmente gli avversari che mettono a segno “solo” 14 punti e tutti nel 2° quarto, uscendo dal match con un tempo di anticipo.
Seattle ha subito la difesa avversaria che ha sempre tenuto sotto pressione Hasselbeck autore di 3 intercetti (D. Grant, A. Ayodele, B. McCray) e di un fumble perso, e ha limitato al minimo le corse avversarie limitandole ad un totale di 97 yards.

Altra squadra della Florida e altra vittoria.
Probabilmente la sorpresa maggiore della week 1: i Minnesota Vikinngs sconfitti dai Tampa Bay Buccaneers.
La perdita di Randy Moss è pesante, soprattutto per un attacco che senza di lui fa fatica a trovare profondità, una OL che non difende Culpepper (0 TD e 3 INT) e non apre varchi per i runners (33 yards totali di cui 19 del QB).
Tampa Bay dal canto suo ha fatto una partita perfetta in difesa, ed ha ben impressionato anche in attacco.
B.Griese tra alti e bassi (2 TD e 2 INT), ma il runningback rookie C. Williams ha offerto una prestazione favolosa, correndo per 148 yards e segnando un TD alla sua prima apparizione tra i Pro.

Passiamo ai San Francisco 49ers, una squadra che in molti davano per la cenerentola della Lega, ha compiuto una bella impresa battendo i Rams di coach Martz, che come al solito pare sottovalutare troppo l’importanza degli Spacial Teams, vero e proprio tallone d’achille della franchigia di St. Louis.
La difesa ha concesso poco alle corse dei ‘Niners, ma troppo al gioco aereo avversario.
Tim Rattay ha piazzato 2 TD passes (per Little e Lloyd) e, pur perdendo un Fumble, ha disputato una partita attenta;
St. Louis lascia a desiderare non solo a livello special teams, ma anche in difesa.
L’attacco ha fatto il suo con un Bulger che ha messo in aria 56 palloni completando 34 lanci con 2 TD e un INT.
Domenica prossima una prova che sa di esame contro i Cardinals dell’ex Kurt Warner.

Citerei infine la vittoria di Dallas. I ragazzi del “grande Tonno” Bill Parcells hanno battuto a domicilio la squadra rivelazione dello scorso anno, i San Diego Chargers, grazie ad una prova maiuscola del QB Drew Bledsoe (autore di 3 TD passes) e della nuova stella Julius Jones, che ha mantenuto le promesse dopo le ottime prove dello scorso anno e della preseason, correndo 93 yards e segnando un TD.
La sconfitta di misura non deve preoccupare Brees (2 TD e 2 INT) e compagni, se non per una difesa da registrare e una OL che deve migliorare.
Dalla prossima partita rientrerà il TE Gates e la sua presenza si farà sentire.

In definitiva, la week 2 ci dirà se le squadre favorite e sconfitte sapranno reagire e raddrizzare subito la classifica e se le sorprese della settimana saranno in grado di confermarsi.
Le domande dopo una sola partita sono già molte, attendiamo le risposte.

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