Week 3 review
Bye week per Baltimore, Detroit, Houston, Washington
Cleveland (1-2) at Indianapolis (3-0): 6-13
Ancora in difficoltà l’attacco stellare di Indy. Manning (malino con un intercetto e nessun TD) e compagni portano a casa comunque un vittoria, soffertissima, che permette loro di rimanere imbattutti in stagione.
I Colts devono ringraziare il runningback Edgerrin James e una difesa che ha concesso poco alle corse avversarie e tenuta inviolata la propria end zone, ma se i ragazzi di Tony Dungy vorranno fare strada in questa stagione dovranno rispolverare il loro fortissimo gioco aereo che ad oggi latita oltre l’immaginabile.
I Browns sono rimasti sempre in partita concedendo un solo TD ai colts (E.James, 2 yards) e 2 field goals (trasformati dal forte Mike Vanderjagt), ma l’attacco non è mai riuscito, nonostante una buona partita di T.Dilfer (22/29 x 208), a valorizzare l’ottimo lavoro della difesa.
Romeo Crennel sta lavorando bene e ha bisogno di tempo. Questi Browns cresceranno e saranno un osso duro per tutti.
Da rivedere i Colts, che comunque ci sono e riescono, da 2 partite, a vincere di misura dimostrando anche di poter controllare le gare anche quando il pass play funziona poco.
Cincinnati (3-0) at Chicago (1-2): 24-7
I Bengals di Cincinnati ci hanno preso gusto! Battuti anche i Bears a domicilio, si trovano ora a guidare la AFC North, grazie anche alla sconfitta interna di Pittsburgh.
Il Quarterback Carson Palmer è in un momento di grazia e, pur non mettendo in aria moltissimi palloni (16/23 x 169), confeziona 3 TD passes (2 per il grande C. Johnson, 1 per C. Henry) e batte i Bears, mai in partita.
Bruttissima prova del QB K. Orton, che piazza nelle mani dei difensori avversari ben 5 palloni.
Una nota di merito alla difesa dei Bengals che, oltre ad intercettare 5 lanci, concede poco anche alle corse avversarie.
I Bengals sono squadra solida e cinica, che sa difendere e sfruttare le occasioni. Potrebbero davvero fare strada quest’anno.
I Bears patiscono l’infortunio del QB titolare Rex Grossman, ed Orton ora dovrà dimenticare in fretta questa brutta domenica. I giochi nella Division rimangono comunque aperti, anche se per la squadra di Chicago non sarà affatto facile.
Tennessee (1-2) at St. Louis (2-1): 27-31
Partita in bilico fino alla fine a St. Louis, tra due squadre che mantengono parecchi problemi difensivi.
Partono forte i Titans, che vanno subito 10 a 0 e palla in mano, ma Archuleta (decisivo anche domenica scorsa con un sack su Warner negli ultimi secondi) intercetta Steve McNair e, dopo 85 yards di ritorno, segna il TD che riapre la partita.
Vincono i Rams, grazie anche ad una bella prova del QB Marc Bulger (21/28 x 292, 3 TDs e 1 INT) e del WR T. Holt, che riceve 9 lanci collezionando 163 yards e 1 TD.
Tra alti e bassi, invece, Steve McNair (24/39, 261, 2 TDs e 2 INT), benino il RB C. Brown (20 x 83), che però giocava con un mezzo infortunio non ancora riassorbito del tutto.
Diciamo che gli attacchi hanno fatto il loro, ma le difese di entrambe le squadre sono, ad oggi, più che sospette.
In previsione i Titans, con Colts e Jaguars in Division, sembrano avere poche chanches di approdare ai playoffs, mentre i Rams, come negli ultimi anni, potrebbero giocarsi la vetta della NFC West con i Seahawks, anche se i 49ers potrebbero dire la loro, visto che hanno già battuto la squadra di Mike Martz nella week 1.
Jacksonville (2-1) at NY Jets (1-2): 26-20
Partita all’overtime e vittoria di Jacksonville, che si propone come principale antagonista dei Colts nella AFC South, vista anche l’annata che non promette molto di Houston e Tennessee.
La notizia peggiore per i Jets di Coach Herman Edwards è il doppio infortunio alla spalla dei QBs Chad Pennington e Jay Fiedler. Il primo, dopo un duro colpo subìto ha lasciato il posto al suo backup (ex Miami Dolphins) che si è a sua volta infortunato. Tornato in campo, Chad ha preso un’altra botta peggiorando l’infortunio precedente.
I Jets non sembrano comunque una squadra molto in forma; Pennington ha lanciato poco e male collezionando anche 2 intercetti, Curtis Martin non è andato oltre le 67 yards corse e la offensive line ha ceduto spesso alla pressione della defensive line avversaria (3 i sacks concessi a P. Spicer), aprendo, peraltro, pochi varchi.
La squadra di Jack Del Rio, dal canto suo, non ha sciorinato una prestazione memorabile, ma ha portato a casa una vittoria importante per il proseguio della stagione, che quest’anno vedrà probabilmente protagonista la franchigia della Florida.
Leftwich non ha lanciato benissimo (16/23 x 177, 2 TDs e1 INT), ma ha piazzato il TD pass da 36 yards per Jimmy Smith che è valso la vittoria.
Non male il RB F. Taylor, da Florida all’ottavo anno con i Jaguars, che ha sfiorato le 100 yards segnando anche 1 TD.
Carolina (1-2) at Miami (2-1): 24-27
Bella vittoria, alla prova del nove per vedere che stagione sarà, dei Dolphins. Ancora troppe le penalità, soprattutto false starts e defensive pass interferences (ma anche gli holding), però la strada intrapresa dai ragazzi di Coach Saban pare quella giusta.
Sempre sugli scudi la difesa, soprattutto contro le corse, anche se la secondaria ha concesso troppo al pass play avversario (Delhomme 19/35 x 285, 3 TD, 1 INT; S. Smith 11 x 170). Una menzione è dovuta all’immenso Zach Thomas, che oltre ad aver effettuato 16 tackles e 1 sack, ha chiuso tutte le porte ai RBs avversari (D. Davis 16 x 36, D. Foster 8 x 27).
Molto bene la offensive line che non ha concesso sacks ai Panthers e ha lavorato bene anche per il RB, rookie da Auburn, Brown, autore finalmente di una grande prova (23 x 132 e 1 TD); tra 3 settimane rientrerà anche il figliol prodigo Ricky Williams, e se i Ragazzi della Florida riusciranno ad evitare le tante penalità potranno dire la loro nella corsa ai playoffs.
I Panthers, ripresa la gara a metà dell’ultimo quarto con un TD pass di Delhomme per S. Smith, si sono dovuti inchinare sul finale, colpiti dal FG di Olindo Mare che ha consegnato ai Dolphins la testa, in coabitazione con New England, della AFC East. Il gioco della partita lo ha confezionato però il DB Lance Schulters, veterano all’ottavo anno nella NFL e proveniente dai Titans, che ha intercettato il QB avversario a pochi secondi dalla fine.
I ragazzi di Coach John Fox avevano in mano il pallone della partita, ma come detto lo hanno sprecato, e la situazione per loro (NFC South) si complica, visto che Tampa Bay si è portata sul 3-0 e gli Atlanta Falcons sul 2-1, anche se la stagione è solo all’inizio ed i giochi sono apertissimi.
Dallas (2-1) at San Francisco (1-2): 34-31
Vittoria soffertissima e arrivata all’ultimo quarto per I Cowboys del “Grande Tonno” Bill Parcells. Nell’ultimo periodo Dallas mette a tabellone 15 punti e vince una partita che pareva compromessa.
Ancora sugli scudi il fortissimo RB Julius Jones (26 x 85) che ha piazzato 2 TDs e dimostrando che i Cowboys hanno fatto bene a puntare su di lui.
San francisco può recitare il mea culpa, ma se non altro i segni di ripresa dopo la batosta subita a Philadelphia ci sono stati. Ancora non buonissimo il running game (Barlow 12 x 65, Gore 7 x 42, ratay 4 x 21) e da perfezionare anche il pass play con un Rattay (21/34, 269 yards) che a fronte di 3 TD passes ha subìto 2 INT. Molto bene il WR K. Barlow con 4 x 142 e 2 TDs.
Le difese hanno combattuto, anche se non sono sembrate esenti da errori, soprattutto nelle secondarie che hanno concesso un po’ troppo.
Bene il forte LB D Nguyen di Dallas, che ha intercettato Rattay e chiuso bene i varchi ai RBs avversari.
Per i 49ers bene T. Parrish, che ha intercettato 2 volte Drew Bledsoe (24/38, 363 yards, 2 TDs e 2 INT) apparso come sempre troppo discontinuo.
Dallas si porta sul 2-1 e si tiene in corsa in una Division durissima (NFC East con Eagles, Redskins e Giants). La sconfitta incredibile della scorsa settimana contro Washington oggi pesa ancor di più, visto che ora Bledsoe e compagni potrebbero essere tranquillamente sul 3-0.
Le speranze di playoffs per i 49ers ci sono, vista la division (NFC West con Falcons, Seattle, Rams) che pare debole ma equilibrata, ma devono migliorare e vincere partite come questa per rimanere in corsa fino alla fine.
Vedremo.
NY Giants (2-1) at San Diego (1-2): 23-45
San Diego rialza la testa e con una prova di forza schianta i newyorchesi che, dopo un primo tempo buono (chiuso 21 a 20 in favore di Brees e compagni), cedono di schianto negli ultimi due quarti.
Merito di un attacco che ha ritrovato il pass play, anche grazie al rientro del TE A. Gates, autore di una prova eccellente (6 x 92, 1 TD), dopo quella un pò incolore dellasettimana scorsa.
Bene il “signal caller” Drew Brees (19/22 x 191 yards e 2 TDs) ed ottimo il grandissimo RB L. Tomlinson, che ha schiantato gli avversari con 21 corse x 192 yards e 3 TDs, oltre ad un passaggio da TD di 26 yards!!!
La difesa, subiti 20 punti nel primo tempo, ha limitato l’attacco dei newyorchesi negli ultimi 2 quarti, durante i quali ha concesso solo 3 punti e permesso all’attacco di avere a lungo il possesso della palla. L’attacco, da parte sua, ha fatto tutto bene e segnato, nel solo secondo tempo, 24 punti.
Marty Schottenheimer può ora tirare un sospiro di sollievo. Una sconfitta contro i Giants avrebbe chiuso le possibilità di lottare per la testa della Division, anche se per il momento i Kansas City Chiefs sembrano di un altro pianeta rispetto ai Chargers. Le cose comunque, nella NFL, possono cambiare rapidamente e il fatto di poterci provare è importante.
New York ha una difesa colabrodo, che l’ Head Coach Tom Coughlin ed il Defensive Coordinator Tim Lewis devono assolutamente migliorare, se vogliono tentare di restare in corsa fino alla fine.
Per l’attacco di NY bene Eli Manning, che sta prendendo confidenza e pare avere un ottimo braccio (anche se sicuramente non al livello del fratello Peyton dei Colts) ed il TE J. Shockey (6 x 101). Non benissimo il RB T. Barber (15 x 60), che però resta sempre un ottimo runner.
Sarà per entrambe una dura lotta arrivare ai playoffs, ma i giochi sono tutt’altro che chiusi.
Tampa Bay (3-0) at Green Bay (0-3): 17-16
Tampa vince ancora e si porta 3-0. Ancora violato il Lambeau Field, che non è più, dalla scorsa stagione, quel campo che faceva paura a tutti gli avversari.
Brett Favre offre un’altra prestazione opaca (14/24, 195 yards) e, a fronte di 2 TD passes, piazza 3 intercetti decisivi in una partita persa dai Packers di 1 solo punto.
Intendiamoci, il buon Brett non è il più colpevole, se pensiamo che la difesa della franchigia del Wisconsin, pur non lasciando molto al pass play della squadra della Florida, ha concesso al formidabile rookie Carnell “Cadillac” Williams 158 yards su 37 portate (e ci si chiede come potrà, a questi ritmi, arrivare a fine stagione…) ed il running game ha lasciato parecchio a desiderare (A. Green 19 x 58).
Tampa Bay deve ringraziare ancora una volta la sua fortissima difesa che nei momenti chiave si fa sempre trovare pronta.
L’attacco non ha offerto molto, se escludiamo il già citato RB e il WR Galloway (2 TDs per lui), ma è bastato.
Senza voler fare paragoni un po’ forzati, c’è da dire che questi Buccaneers ricordano da vicino quelli che pochi anni fa vinsero il Super Bowl, sorprendendo tutti, grazie ad una Defense ottima ed un attacco (allora guidato dal QB Brad Johnson) che fa il suo senza concedere granchè allo spettacolo.
Per Green Bay, quest’anno, i sogni di playoffs paiono già chiusi, ma vista la non eccelsa qualità della NFC North non si può mai dire. Minnesota ha vinto, è vero, ma vedremo solo con il prosieguo della stagione se abbia o meno risolto i problemi visti nelle 2 precedenti partite.
A Tampa gongolano dopo il 3-0, ma sono consapevoli che di scogli la loro nave ne dovrà evitare anvora parecchi per mantenere i sogni che la classifica odierna della NFC South concede loro.
Atlanta (2-1) at Buffalo (1-2): 24-16
Sconfitta a parte, i Buffalo Bills devono fare i conti con l’infortunio che potrebbe aver messo fine alla stagione di Takeo Spikes.
Inutile sottolineare quanto sia grave la perdita per la difesa dei Bills che già dovevano fare i conti con le defezioni del LB London Fletcher e della Safety Lawyer Milloy) del grande LB .
Da parte mia in bocca al lupo ad un campione che tutti vogliamo rivedere presto in campo.
La partita l’ha vinta, non senza difficoltà, Atlanta, ma ai Bills va dato il merito di non aver mai mollato e di essere rimasti incollati ai forti Falcons per oltre ¾ di partita.
Purtroppo per loro il gioco aereo non è mai… decollato, ed il QB J.Losman ha chiuso con un imbarazzante 10/23 x 75 yards, 1 INT e 1 fumble perso.
Molto bene, invece, il fortissimo RB W. McGahee, che ha collezionato 140 yards e 1 TD in 27 portate.
La difesa, complici le disgrazie già scritte, ha concesso troppo alle corse avversarie (M. Vick 9 x 64, W. Dunn 15 x 97 e T.J. Duckett 12 x 75 e 1 TD) e anche 2 TD passes, per M. Jenkins e D. Blakley, a Vick (15/27, 167 yards, 2 TDs e 1 INT).
Atlanta, con questa vittoria, rimane seconda nella Division guidata dagli imbattuti Buccaneers; i Bills chiudono invece la AFC East a braccetto coi Jets (anche loro alle prese con problemi di infortuni, soprattutto dei QBs), e per loro pare un’annata che promette poco di buono. Al campo un’eventuale smentita.
Oakland (0-3) at Philadelphia (2-1): 20-23
Trovare una squadra con un potenziale offensivo come quello degli Oakland Raiders ancora al palo è davvero una cosa strana.
In verità, nelle prime 3 partite il calendario è stato davvero duro per la franchigia di Coach Norv Turner, che ha fino ad ora affrontato i Campioni del Mondo (Patriots), i vice Campioni (Eagles), ed una delle squadre favorite, sia per la Division (che è la stessa) che per il Super Bowl, di quest’anno (Chiefs) e uno 0-3 ci può stare.
La squadra di Collins e Moss, oltre a commettere troppe penalità, latita nel running game; con un gioco di corse credibile e qualche fallo in meno ora Oakland avrebbe almeno 2 vittorie a tabellino, invece di rincorrere ancora il primo successo.
Gli Eagles, dopo la sconfitta all’esordio contro Atlanta, invece colleziona il secondo successo consecutivo e guarda con ottimismo al futuro.
Nella scorsa partita, il successo era venuto grazie al duo McNabb-Terrell Owens, in questa il nome e il cognome dell’ “eroe” della partita corrispondono a Brian Westbrook, autore di una prova immensa: 13 portate per 68 yards e 1 TD, oltre a 6 ricezioni per 140 yards e 1 TD!
E’ d’obbligo citare anche il Kicker David Akers che, pur infortunato, ha trovato la forza di calciare il FG della vittoria a 9 secondi dalla fine, per poi essere portato fuori dal campo a braccia dai compagni.
Bene anche i “soliti noti” Donovan Mcnabb (30/52 x 365, 2 TD e 1 INT) e T.O. (9 per 80 e 1 TD).
La difesa così così: bene contro il poverissimo gioco di corse, malino contro i passaggi.
I Raiders hanno mostrato un buon gioco aereo, con K. Collins in spolvero (24/42 x 345 e 2 TD) ed il TE Courtney Anderson che tocca le 100 yards su ricezione. Moss 5 x 86.
L. Jordan male sulle corse (16 x 19, di cui una da 16 yards!!!) e meglio sugli screen passes, coi quali ha raccolto 53 yards e 1 TD.
Gli Eagles restano i favoriti della NFC (vista anche la sconfitta dei Panthers, troppo discontinui), ed i Raiders saranno da valutare meglio; possibilità ne hanno se iniziano a vincere, ma lo 0-3, soprattutto a fronte del 2-1 di Kansas City, inizia ad essere preoccupante.
New Orleans (1-2) at Minnesota (1-2): 16-33
Il risveglio di Daunte Culpepper ed una migliore esecuzione degli schemi, sia di passaggio che di corsa, portano alla prima vittoria stagionale dei Minnesota Vikings. C’è ancora tanto da lavorare, soprattutto per la offensive line che stenta a proteggere il QB (6 sacks anche ieri e costretto spesso a correre per evitarne altri), ma l’aver tolto lo zero dalla casella vittorie può essere un buon viatico.
Merito della vittoria, a parte il già citato Culpepper (21/29, 300 yards e 3 TDs), va anche al RB M. Moore, che ha superato le 100 yards corse in 23 portate, oltre ad una difesa che ha recuperato 4 palloni importanti (2 fumbles e 2 INT), messo buona pressione al QB avversario A. Brooks (12/32 x 199 yards, 1 TDs e 2 INT) e limitato le corse di D. McCallister, che ha chiuso con 63 yards in 14 corse.
Male i Saints sia in attacco, che stenta oltre il dovuto, che in difesa. La squadra può e deve far meglio, anche se ha molte attenuanti per una stagione che si preannuncia in salita.
Se Minnesota potrà dire la sua in questa stagione lo scopriremo già domenica, quando i ragazzi di Coach Mike Tice affronteranno Atlanta fuori casa.
Possibilità invece di portarsi 2-2 per New Orleans che se la vedrà contro Buffalo, squadra tosta ma che domenica ha perso per infortunio il fortissimo LB Takeo Spikes. Le due partite si preannunciano molto interessanti e credo che ci sarà da divertirsi.
Arizona (0-3) at Seattle (2-1): 12-37
Altra sconfitta per i Cardinals e seconda vittoria consecutiva per i Seahawks, che si rilanciano in testa alla NFC West a braccetto con i St. Louis Rams.
Come non bastasse, durante il secondo quarto, il QB della franchigia dell’Arizona, Kurt Warner (8/13 x 105), ha subito un infortunio (all’inguine dopo un colpo patito durante uno scrambling), che lo ha costretto ad uscire dal campo. Da lì la partita degli uomini di Coach Dennis Green, che fino a quel momento avevano tenuto il punteggio in bilico (9-10), si è fatta maledettamente in salita.
Il QB backup J. McCown ha offerto una brutta prestazione (10/23 per 97 e 1 INT), ed anche il gioco di corsa ha stentato parecchio, con M. Shipp inchiodato a 41 yards in 10 portate.
Dall’altra parte tutto facile per Seattle, che nel secondo tempo non ha più trovato resistenza da parte della difesa dei Cardinals, anche a causa di una serie interminabile di infortuni patiti nel corso della ripresa: il nose tackle Russell Davis (bicipite), il LB Eric Johnson (tendine del ginocchio), il CB David Macklin (tendine del ginocchio) e il CB Antrel Rolle (ginocchio sinistro).
Infortuni importanti che hanno spianato la strada agli uomini di Coach Holmgren verso una vittoria che lascia comunque spazio a dubbi sulla forza di una franchigia che sulla carta dovrebbe fare molto bene.
Ottima la partita del forte RB S. Alexander, che corre 22 volte per un totale di 140 yards e segna 4 TDs!
Bene anche il WR Darrell Jackson, che chiude con 8 ricezioni per 125 yards.
Mi sento di augurare “in bocca al lupo” ai Cardinals, squadra sfortunata, ma dal buon potenziale.
New england (2-1) at Pittsburgh (2-1): 23-20
New England espugna Pittsburgh con una partita molto buona, nonostante l’ennesimo infortunio patito: la safety Rodney Harrison (in bocca al lupo a lui) infatti si è infortunato alla gamba sinistra dopo aver placcato il WR di Pittsburgh Cedrick Wilson.
L’infortunio del DB si aggiunge a quelli dei CBs Tyrone Poole e Randall Gay .
Comunque, come spesso ci hanno abituato, gli uomini di Coach Bill Belichick, facendo buon viso a cattiva sorte, hanno vinto una partita che li vedeva sfavoriti contro i forti Steelers.
La difesa dei Campioni del Mondo ha bloccato bene il RB W. Parker, imprendibile nelle prime 2 partite, e contenuto abbastanza anche il gioco aereo degli avversari. Il QB Ben Roethlisberger ha completato 12 passaggi su 28 collezionando 216 yards, 85 delle quali in un TD pass per il grande H. Ward (4 x 110 e 2 TDs), e 2 TDs.
Dall’altra parte, Brady ha messo in aria 41 palloni completandone 31 per 372 yards e 1 INT.
Molto bene il RB C. Dillon che, pur fermandosi a 61 yards in 22 portate, ha segnato 2 TDs, e il WR D. Givens, che ha preso 9 palloni per 130 yards.
Come spesso accade comunque l’”eroe” di giornata per New England è stato il Kicker Adam Vinatieri, che ad 1 secondo dalla fine ha calciato tra i pali il FG della vittoria. Un calcio da 43 yards che all’Heinz Field non è mai facile trasformare (i Jets ne sanno qualcosa, visto che durante gli ultimi playoffs ne sbagliarono 2 gettando al vento una vittoria sicura).
Pittsburgh resta, nonostante la sconfitta, una squadra fortissima, tra le candidate al Championship AFC assieme ai Kansas City Chiefs, agli Indianapolis Colts, ai sorprendenti Cincinnati Bengals ed ai “soliti” New England Patriots.
Senza scordare eventuali sorprese che nella NFL sono all’ordine del giorno.
Kansas City (2-1) at Denver (2-1): 10-30
E chi l’avrebbe mai detto? Denver strapazza Kansas City e vince la seconda partita consecutiva dopo la disfatta di week 1 in quel di Miami!
A 5 minuti dalla fine del secondo quarto i Broncos si trovavano già sul 20-0 grazie a 2 FG del Kicker J. Elam e a 2 TDs, di M.Anderson (corsa di 44 yards) e Rod Smith (su lancio da 12 yards) di Jake Plummer, che ha giocato una buona partita, senza errori e gestendo bene il tempo; 13/18 per 152 yards e 1 TD, più un TD su QB sneak di 1 yard per lui.
Molto buona la difesa dei Broncos, soprattutto contro lo spauracchio di chi affronta i Chiefs e cioè le corse: P.Holmes si è fermato a 61 yards in 14 tentativi.
L’unico TD di Kansas City è nato sull’asse T.Green (23/44 x 221 yards e 1 TD) – S. Parker.
Questa sconfitta non preclude la stagione di KC e insieme rilancia le ambizioni di playoffs dei Broncos, che hanno ritrovato il gioco di corse e un QB preciso che non ha concesso alcun errore agli avversari. Anche la offensive line ha cominciato ad ingranare, aprendo bene i buchi per M.Anderson (20 x 98, 1 TD) e T. Bell (5 x 47).
Denver la prossima settimana si recherà in Florida per affrontare una squadra in forma (Jacsonville); la partita si preannuncia davvero interessante e per i Broncos in ripresa sarà un ottimo test.
Dal canto loro i Chiefs ospiteranno gli Eagles di McNabb e TO: le ambizioni di entrambe saranno messe sotto esame.
Vedremo come andrà.