Sconfitta senza appello a New York
Disfatta: non c’è altro modo per commentare la sconfitta rimediata dai Rams per mano dei Giants.
I Big Blue hanno saputo unire un attacco esuberante ad una buona dose di fortuna, infliggendo agli Arieti un impietoso 44-24.
Così, i Giants si portano sul 3-1, mentre St. Louis passa sul 2-2.
A parte le statistiche, è il dominio incontrastato dell’attacco di New York che deve far suonare (per l’ennesima volta) il campanello d’allarme.
Dopo le ultime positive prestazioni, St. Louis aveva cominciato a pensare di poter finalmente unire un buon reparto arretrato ad un attacco pronto a fare faville.
La difesa dei Rams aveva infatti giocato un ruolo determinante nelle vittorie di inizio stagione.
Contro Arizona nella seconda giornata, Adam Archuleta aveva messo a segno il sack decisivo, cui era seguito un intercetto riportato in meta per ben 85 yards contro Tennessee.
Ma sembra che i Giants non ci abbiano badato troppo.
“Il passato non conta nulla”, ha detto Archuleta. “Non possiamo starcene qui a raccontarci cosa abbiamo fatto la scorsa settimana. Abbiamo un lavoro da fare ogni Domenica, dobbiamo scendere in campo e fare del nostro meglio. Ieri non l’abbiamo fatto”.
No, i Rams non l’hanno fatto per niente. I Giants hanno fatto a pezzi gli Arieti, mischiando corse e lanci, con maggior successo per questi ultimi.
I numeri parlano chiaro: New York ha totalizzato 456 yards, con Eli Manning e Plaxico Burress sugli scudi.
I due si sono trovati 10 volte per 204 yards ed un paio di touchdowns.
Le cose sono andate così male che, all’inizio del secondo quarto, i Rams si sono trovati sotto per 27-7.
Certamente, la secondaria di St. Louis nulla ha potuto contro il ben più alto e fisico Burress, che ha fatto il bello e cattivo tempo.
“Non siamo riusciti a fermarlo“, ha detto il cornerback Travis Fisher. “E’ un ricevitore grosso ed alto, e ciò va tutto a suo vantaggio”.
Burress non è stato l’unico Gigante a prendere alla lettera il nome della squadra sul casco contro la secondaria dei Rams.
Ahmani Toomer si è letteralmente bevuto il cornerback, ricevendo per 1 yards in endzone all’inizio dell’incontro.
Mentre la difesa ha stentato come nel 2004, i Rams sembrano aver finalmente trovato l’uomo giusto in posizione di right tackle.
Il rookie Alex Barron ha fatto davvero bene nella protezione del quarterback Marc Bulger, che ne avrebbe avuto ancor più bisogno.
La solita, vecchia sensazione di dover tentare la rimonta si è nuovamente ripresentata per Bulger nel secondo tempo, ed il regista ha chiuso con delle giocate ridicole.
Bulger ha completato 40 passaggi su 62, per ben 442 yards.
Non c’è da stupirsene, quando, per l’ennesima volta, ha dovuto cercare di trarre d’impaccio i suoi e farli rientrare in partita.
I Rams sono riusciti a mettere insieme un paio di buoni drives, quando stavano sul 27-7 per i padroni di casa, portandosi a – 10.
Dopo l’errore di Jeff Wilkins appena prima dello scadere del secondo quarto, i Rams sono partiti a spron battuto, entrando nel territorio avversario, fino alle 6 yds dei Giants.
A quel punto, St. Louis deve aver pensato di poter rimontare, ma i risultati non sono stati quelli sperati.
Bulger ha dato palla a Steven Jackson, che si è mosso lateralmente, passandola a sua volta al ricevitore Shaun McDonald, benchè avesse spazio per correre.
Ma era così che il gioco era stato chiamato, ha detto Jackson.
McDonald non ha mai ricevuto quel pallone, che è stato recuperato da Fred Robbins sulle 13 di St. Louis.
New York non ci ha pensato 2 volte, realizzando un TD che li ha portati sul 34-17.
“E’ stata colpa mia”, ha detto Jackson. “Non di Shaun. Ho lanciato un pò dietro di lui, e non sono stato deciso, essendo un individualista. All’ultimo, ho deciso di seguire lo schema e di lanciare, ma ho sbagliato”.
Anche se Jackson si è preso la responsabilità per il gioco sbagliato, coach Martz ha fatto notare che, se fosse stato eseguito a dovere, avrebbe cambiato la partita.
“Marshall (Faulk) lo fa sempre, ma non era in campo”, ha detto Martz. “L’abbiamo sempre provato in allenamento con Marshall. E doveva esserci lui in campo, così abbiamo fatto confusione”.
Faulk non ha saputo rispondere alla domanda circa la sua assenza in campo in quel momento, ma Jackson ha detto che è un gioco che ancora deve imparare bene, indipendentemente da chi lo prova in allenamento.
“L’ho provato“, ha detto Jackson said. “Conosco tutti i giochi di questo attacco, non ci si può attaccare al fatto che di solito sia Marshall ad eseguirlo. Qui siamo tutti professionisti, e devo fare tanto quanto Marshall”.
Mentre l’attacco stava danto tempo sufficiente a Bulger per avvicinarsi al record di franchigia di 62 passaggi e per raggiungerne uno di 40, i Rams sono comunque riusciti nell’impresa di realizzare ben 5 turnovers, brutta accoppiata con lo zero assoluto della difesa
I Rams hanno avuto dei finali di partita tirati all’inizio di questa stagione, ma quando sembravano aver trovato la soluzione ai loro problemi, un altro se n’è presentato.
“Dobbiamo fare meglio“, ha dichiarato Archuleta. “Tutto questo è inaccettabile”.