Dolphins(2-3) perdono a Tampa(4-1) per 27 a 13
Buccaneers 27 Dolphins 13 Terza sconfitta in altrettante partite in trasferte per i Miami Dolphins di Nick Saban che porta Miami ad un record di 2 vinte e 3 perse. Non ce’ stato il duello tanto atteso tra i 2 ex RBs di Auburn, Carnell Williams ora con Tampa e Ronnie Brown ora con Miami in quanto il primo e’ fuori per infortunio da 2 settimane, ma ce’ stato il ritorno al football giocato da parte di Ricky Williams dopo un anno sabbatico e 4 giornate di squalifica per uso di sostanze proibite. Ricky Williams ha portato la palla per solo 5 volte per un totale di 8ys, e ricevuto 6 palloni per 22ys. Ronnie Brown invece 9 palle portate per 22ys e 1 meta piu’ 2 ricevute per 44ys. I Dolphins subiscono subito nel drive di apertura una meta su ricezione con Brian Griese che pesca Joey Galloway in endzone su lancio di 7ys : Buccaneers 7 Dolphins 0.
I Dolphins reagiscono, riescono anche ad andare in meta con una reverse di Chrsi Chambers ma una penalita’ commessa in linea di attacco annulla il gioco. Alla fine i Dolphins devono accontentarsi di mettere la palla tra i pali un FG del K OlindoMare dalle 47ys che porta il punteggio sul 7 a 3 per Tampa. I Buccaneers nel drive sucessivo riescono a segnare un FG con Matt Bryant dalle 36ys e si portano sul 10 a 3 a loro favore. Nel secondo quarto le difese dominano il gioco con i Dolphins costretti al punt spesso dopo solo 3 giochi e Buccaneers anche dopo 2 downs anche se il loro QB Brian Griese viene forzato dal LB Zach Thomas a raggiungere gli spogliatoi anzi tempo per un colpo ad un ginocchio. Al riposo la partita e’ ancora in bilico, bloccata sul 10 a 3 per Tampa. Alla ripresa delle operazioni nel terzo quarto i Dolphins mettono a segno un altro FG sempre con il buon Olindo Mare dalle 53ys, il piu’ lungo della stagione per il 10 a 6 per Tampa. Con Chris Simms in regia i Buccaneers rispondono con un FG di Matt Bryant questa volta dalle 32ys portando il punteggio sul 31 a 6 per i padroni di casa. Da qui le penalita’ diventano una costante per i Dolphins che iniziano a buttare via la palla con i punts.
La difesa dei Buccaneers riesce sempre a mettere in crisi la linea di attacco dei Dolphins, chiudendo bene il gioco di corsa e mettendo sottopressione il QB Gus Frerotte. Con tre giochi tre tutti e tre di corsa il loro RB Michael Pittman arriva in meta dopo un’ultima corsa di ben 57ys! Jason Taylor che per tutta la partita aveva dei problemi ad un piede capisce che e’ una corsa di Pittman, lo anticipa addirittura dietro la linea e gli arriva troppo sotto, Pittman con una finta lo spiazza, poi si riferma e si toglie il LB Channing Crowder e dopo corre le restanti yards con Taylor dietro che lo rincorre.
Extra point dentro, Tampa 20 Miami 6! con questa azione si chiude la partita. Falli per falsa partenza e holding offensivi a ripetizione bruciano terreno e tengono sempre i Dolphins a dover affrontare primo e lungo, secondo e lungo e terzo e lunghissimo. Nel drive seguente i Dolphins non proteggono bene il QB Frerotte che viene messo nel sacco perde la palla che viene riportata in meta dal Allen per 33ysper il provvisorio 27 a 6 per Tampa. I Dolphins tentano di recuperare andano a cercare di rivitalizzare il gioco aereo ma sempre con scarsi risultati. Sul finale, con ormai con i Buccaneer rilassati, i Dolphins riescono ad arrivare in meta con il RB rookie Ronnie Brown su una corsa di 8ys piu’ la trasformazione a buone fine di Olindo Mare il punteggio finale diventa Tampa 27 Miami 13. I Dolphins tornano a casa con la terza sconfitta stagionale e con un altro bel carico di penalita’ a sfavore. Con poca concentrazione e scarso impegno difficilmente si vincono le partite.