No Big Ben No Party
Quando sulla Sideline sono presenti il QB titolare e il miglior WR della squadra non è mai facile, per nessuno, affrontare un qualsiasi impegno della Regular Season della National Football League. Se poi questi giocatori corrispondono ai nomi di Ben Roethlisberger e Hines Ward cioè il quarterback meno intercettato e con il miglior Rating di tutta Lega e un wide-receiver capace di mettere in piedi stagioni da più di 1000 yards e 10 TD che tra l’altro aveva una striscia di partite giocate che diceva 116 (non ne saltava una dalla sua stagione da Rookie) allora si capisce come le cose non andassero propriamente bene per Coach Cowher e i suoi Steelers.
Se a questo aggiungiamo il fatto che all’Heinz Field si presentava una squadra con il morale alle stelle come i Jaguars, che la settimana prima avevano battuto i Cincinnati Bengals, fino ad allora detentori di un Record immacolato, le cose si mettevano ancora peggio.
La vigilia della partita non lasciava quindi presagire niente di buono per Pittsburgh e i suoi tifosi.
Dopo soli 4 giochi però le cose andavano peggiorando, Tommy Maddox chiamato a sostituire il “Rookie Sensation” della scorsa stagione si faceva infatti intercettare per ben 2 volte (prima dal CB Cousin poi dal LB Peterson) quando, prima di questa partita, l’attacco degli Steelers non aveva concesso nessun intercetto in ben 4 partite. Il secondo di questi errori portava Jacksonville sulle 7 yards in territorio “nemico”. A questo punto era un gioco da ragazzi per Greg Jones portare la palla sino all’interno dell’endzone per chiudere il primo quarto sul punteggio di 7-0.
Nei 2 minuti e 10 secondi seguenti di inizio secondo quarto gli Steelers sembravano tornati ad essere quello squadrone che sono e che tutti nella NFL temono segnando 14 punti in questo lasso di tempo. Prima due penalità suicida della difesa dei Jaguars (un roughing the passer da 15 yards e una pass interference da 29) portavano il Rookie Heath Miller a ricevere la palla in territorio di meta e poi Antwaan Randle El riportava “all the way” un punt per ben 72 yards. Il punteggio era quindi fissato sul 14-7 Steelers. Nel secondo quarto si vedevano solamente punt su punt sino a che Mathis riusciva a toccare l’ovale calciato da Gardocki regalando al proprio attacco una posizione di campo molto favorevole che preparava il kicker Scobee ad un FG dalle 23 per diminuire il distacco dei sui Jags a sole 4 lunghezze.
Da qui in poi gli Steelers non sono riusciti a fare quello che solitamente riesce loro meglio e cioè controllare il cronometro della partita correndo e correndo sino a sfinire la difesa avversaria. A fine partita infatti le statistiche sono deficitarie a dir poco, le yards guadagnate con il gioco di corsa sono la miseria di 73 con una media di 2.4 a portata. Jerome Bettis, tornato nello scorso Monday Night in quel di San Diego dove ha anche segnato un TD, è stato chiamato in causa per quattro con un guadagno complesso di 4 yards mentre Willie Parker ha ricevuto l’end off per 21 volte guadagnando 55 yards. Sicuramente queste non sono statistiche da Steelers, il possesso palla vede persino i Jaguars avanti di 9 minuti! Se a questo aggiungiamo anche un field goal dalle 46 sbagliato da Reed capiamo che per Pitt era proprio giornata no.
Detto ciò sembrebbe che Jacksonville, priva dell’infortunato Fred Taylor sostituito comunque egregiamente da Greg Jones (77 yards e 1 TD per lui), abbia avuto vita non facile ma facilissima a segnare qualche altro punto e portare a casa la partita. La cosa non è però stata così semplice visto che c’era in campo una delle prime tre, se non la primissima, difese della Lega. Farrior, Polamalu e soci sono riusciti a contenere Leftwich e l’attacco dei ragazzi della Florida concedendo un solo TD pass per Matt Jones nel drive d’apertura del terzo quarto.
L’altra metà di Pittsburgh, cioè quella offensiva, continuava però ad avere grossi problemi e tra un punt e l’altro (a fine gara saranno ben 15 quelli totali, 6 dalla parte di Gardocki e degli Steelers e 9 dall’altra) non si riusciva a pareggiare il risultato che era fermo sul 14-17 per la squadra di DelRio.
Con un drive da 11 giochi che ha fruttato 69 yards, Pittsburgh riusciva finalmente a rifarsi vedere nei pressi della Endzone. I tentativi di Maddox e Parker non andavano però a buon fine, cosa che invece succedeva al calcio di Reed (dalle 29 yards) che pareggiava il conto a 17, una mini impresa per Pittsburgh e il suo attacco.
I Jaguars, andando verso il finire dei 40 minuti, avevano di che rammaricarsi visto come avevano letteralmente buttato al vento minimo 3 opportunità di vincere la partita: la scelta di giocare un quarto-e-due dalle 22 di Pittsburgh concluso con una perdita di yards, oppure il passaggio “droppato” dal FB Wishburn completamente solo nei pressi dell’endzone o ancora il FG di Scobee dalle 23 quando Leftwich e compagni avevano avuto un primo-e-goal nei pressi dell’area di meta.
La partita andava quindi all’Overtime dove è ormai risaputo che chi vince il “coin toss” ha una grossa chance di vincere anche la partita visto che attaccherà per prima. Come fosse un segno del destino era proprio la squadra di casa a vincere il lancio della monetina e, come fosse un altro segno del destino, il redivivo Quincy Morgan era in grado di riportare il Kickoff per ben 74 yards dando una posizione di campo più che ottimale al suo attacco, già in posizione di Field Goal. Tutto sembrava fatto, sugli spalti le “Terrible Towel” sventolavano quasi in segno di vittoria. Sarebbe bastato mettere la palla in posizione centrale con un paio di corse per sistemare al meglio il FG per Jeff Reed. Troppo bello per essere vero e infatti ecco che succede l’incredibile, dopo un Fumble di Parker, recuperato però da Pittsburgh, e una corsa da 2 sole yards Cowher decide di non calciare. Il risultato è disastroso: la difesa di Jacksonville riesce a mettere le mani su Maddox che perde la palla. Questa volta è la difesa ospite a recuperare la “Wilson”, i segni del destino per Pittsburgh sembrano finiti…
Leftiwich e il suo attacco non riescono a fare niente di più che guadagnare poche yards prima di puntare la palla per l’ennesima volta. Il possesso torna agli Steelers. Maddox chiama il gioco che prevede una slant per Quincy Morgan. Il cornerback Rashean Mathis si accorge subito della disposizione in campo dei suoi avversari, intuisce il gioco che sta per arrivare, anticipa sia Maddox che Morgan e vola per 41 yards verso la endzone con l’ovale stretto tra le mani. 17-23, W per Jacksonville che in due settimane batte due delle squadre più calde della Lega.
Se al posto di Maddox e Morgan ci fossero stati Roethlisberger e Ward probabilmente ora staremo parlando di un finale diverso ma, come si sa, con i se e con i ma non si va da nessuna parte, figuriamoci vincere una partita nella NFL…
A questo punto la situazione degli Steelers non è affatto semplice, il Record dice 3 vittorie e 2 sconfitte mentre i Bengals guidano la Division con 5 W e 1 L. La prossima settimana ci sarà proprio la partita tra Pittsburgh e Cincinnati. Una sconfitta per i ragazzi di Cowher potrebbe significare addio alla corsa per i Playoffs, una vittoria farebbe risalire quotazioni e, soprattutto, morale. Incontrare subito i rivali di Division guidati da Carson Palmer è sicuramente un bene ma potrebbe trasformarsi in un male definitivo, almeno per questa stagione… Che sia un altro di quei segni del destino di cui parlavamo in precedenza? Solo il campo saprà darci la risposta, sperando di vedere il nostro #7 in campo a guidare le danze.