Parole Pesanti dai Giornali
I Vichinghi hanno fatto male, molto male ! A se stessi, al proprio pubblico, alla dirigenza.
In quella che Zygi Wilf (Owner di Minnie) aveva definito “solo” venerdì la “New Era” i Vikings sono rimasti gli stessi… poco lucidi e arrendevoli.
La dichiarazione di Wilf nasceva venerdì, dopo i problemi legati ad un sex-party avvenuto nella località di Lake Minnetonka a cui avevano preso parte membri del coaching staff e alcuni giocatori.
Ovviamente lo scandalo ha fatto il giro di tutto lo stato; in queste cose si sa, se va tutto bene si chiude un occhio (e magari anche l’altro) ma quando le cose vanno male come in questo periodo certi “scivoloni” fanno male al pubblico pagante.
E qui iniziano i problemi ! “New Era – Same Team” dice Startribune.com (quotidiano locale di Minneapolis-St.Paul) perchè nulla è cambiato in queste due settimane.
Minnesota parte bene, guida un drive eccellente, si porta in RED-ZONE ma non riesce a concludere; bene comunque, da quella distanza per Edinger il field-goal è assicurato, buono snap e… Brad Johnson fa il pasticcio non appoggia correttamente la palla Edinger non riesce a calciare e la palla viene “buttata” in avanti per evitare problemi maggiori.
Cose che possono capitare, e quindi dentro la difesa; concesso un 1° down, poi però Bears costretti al punt.
Secondo drive di attacco per i Vikings e per i Bears in cui le difese concedono poco o nulla, nel terzo drive i Vikings siportano ancora vicini alla Red-Zone tentano un field-goal da 52Yd che Edinger NON trasforma.
Dopo un quarto di partita nessun punto segnato, e Bears che non sono nemmeno arrivati in RedZone.
Un fumble all’inizio del 2° quarto consente ai Vikings di mettere i primi 3 punti sul tabellone dopo un drive di 7 minuti.
E la partita dei Vikings finisce qui, dopo non aver concesso nulla a Chicago inizia una serie di sack, intercetti (2 per Culpepper), perdite di Yard che porterà i Bears a condurre, meritatamente, per 28-3.
Le cose vanno aggiustate velocemente, la difesa c’è, subisce poco anche se deve concedere meno big-plays (anche in questa partita è da segnalare una corsa da 24Yds).
L’attacco invece è decisamente peggio. Goal-To-Go e Red-Zone efficiency sono praticamente inesistenti, stesso discorso per la third-down conversion. Sono punti su cui lavorare, perchè all’atto di concludere il team vacilla paurosamente.
La prossima partita vedrà Minnesota impegnata in un altro scontro intra-divisionale, proprio con gli odiati Packers.
Un altro passo falso metterebbe, la già complicata stagione, in una situazione quasi irreparabile, per un team che alla vigilia puntava addirittura al titolo di Conference.