La vendetta dell’ex
Non è stata una replica del Greatest Show on Turf orchestrata da Kurt Warner, ma ci è mancato poco.
Questa volta, Warner ha impiegato tutta la sua magia in favore dei ragazzoni che uscivano dall’altro spogliatoio, guidando Arizona alla vittoria per 38-28 nella sua prima apparizione all’Edward Jones Dome da quando è stato rilasciato 2 anni fa.
“Ovviamente, è stato speciale per me, con tutto quello che ho vissuto qui”, ha detto Kurt. “Essere capace di tornare in questo posto e davanti a tante persone che ancora mi rispettano per quello che io e la mia famiglia abbiamo fatto qui… bè, questo rende tutto ancora speciale. Li ringrazio dal profondo del cuore per quegli anni meravigliosi”.
Warner ha avuto uno strano modo di ringraziare i tifosi dei Rams, comunque.
Ha letteralmente fatto a pezzi la difesa degli Arieti, la terz’ultima della Lega, con metodica precisione.
Al termine dell’incontro, Warner ha chiuso con un ottimo 27/39 per 285 yards e 3 touchdowns.
Ma non sono state tanto le statistiche di Kurt (ha fatto anche di meglio in quel di St. Louis) a provocare il disappunto dei Rams e dei loro tifosi, quanto la tranquillità con la quale è stato in grado di annichilire la sua ex squadra.
Quando i Rams sono riusciti a portare un blitz, Warner ha lanciato una slant veloce ai suoi WRs, Anquan Boldin e Larry Fitzgerald.
Quando hanno cercato di difendere a zona, Kurt ha trovato il punto debole, piazzando un lancio perfetto.
Tutto ciò ha condotto ad una sconfitta sorprendente ed inaspettata per i Rams, che si aspettavano di fare un sol boccone dei Cardinals.
“E’ sempre riuscito a liberarsi del pallone prima che potessimo placcarlo”, ha detto il defensive end Leonard Little. “Ha disputato una grande partita. Giù il cappello per Kurt, che è entrato in campo pronto a giocare ed ha condotto i suoi alla vittoria”.
Arizona non puntava certo ad agganciare il treno dei playoffs, ma si è portata sul 3-7.
Ben più devastanti gli effetti della sconfitta sui Rams, dato che St. Louis aspirava ad una wild card: le speranze sono ormai pressochè nulle.
“Dovevamo vincere questa gara per avere una chance di arrivare ai playoffs”, ha dichiarato la guardia di destra Adam Timmerman.
“E’ demoralizzante, perchè penso che abbiamo una squadra migliore. Non abbiamo giocato così, oggi, ma avremmo dovuto vincere ad ogni costo. Bisogna riprendersi alla svelta, ma fa davvero male”.
Le ragioni della sconfitta non risiedono solo nell’ottima prestazione di Warner.
St. Louis è stata inconsistente sia in attacco che in difesa.
Ogni volta che gli Arieti sembravano sul punto di poter sferrare l’attacco decisivo, ecco arrivare una penalità sanguinosa.
Sotto il profilo difensivo, c’è stata troppo poca pressione sul QB avversario, e poca intensità nelle secondarie.
Molto semplicemente, i Rams sono stati battuti in ogni settore.
A rendere ancora più amara la débacle, si è aggiunto il nuovo infortunio alla spalla destra di Marc Bulger.
Se Arizona non ha avuto problemi a contenere le corse, Bulger ha invece potuto lanciare.
Il regista ha completato 19 passaggi su 24 per 224 yards e 2 touchdowns in poco più di 2 quarti.
Sembrava potesse rispondere a Warner lancio su lancio, ma le speranze sono svanite con il sack messo a segno ai suoi danni dalla safety Adrian Wilson, a 4’47” dalla fine del terzo periodo.
Per una squadra praticamente nulla sulle corse – Steven Jackson ha chiuso con misere 6 yards in 12 portate – l’uscita di Bulger ha coinciso con un ovvio spostamento dell’inerzia.
St. Louis era in vantaggio di un solo punto (17-16), ma le cose stavano per cambiare.
I Rams sono andati al punt 2 giochi più tardi, andando in evidente stallo offensivo, in attesa che Jamie Martin entrasse in ritmo partita.
Quando ciò è accaduto, i Cardinals avevano ormai assunto le redini dell’incontro.
Warner ha imbeccato il tight end Adam Bergen con un TD pass da 9 yards, pescando poi Boldin per la conversione, dando così il vantaggio ai suoi per 24-17.
Boldin e Fitzgerald hanno fatto impazzire la secondaria dei Rams, che ha sbagliato di tutto e di più.
Il rookie Ron Bartell ha avuto un pessimo battesimo del fuoco, faticando oltremisura a contenere i due wideouts avversari.
Tanto per rendere ancor più difficili le cose, oltre all’assenza del titolare Travis Fisher, i Rams hanno perso anche il cornerback DeJuan Groce per buona parte dell’incontgro a causa di un infortunio al collo, e la strong safety Adam Archuleta per un trauma cranico.
“Non è stato bello, ma devi fartene una ragione e continuare a giocare”, ha detto Bartell.
I Rams hanno fatto quello che hanno potuto, rispondendo agli avversari con un buon drive.
Martin ha cominciato a prendere il giusto ritmo, servendo diversi ricevitorie spingendo i suoi fino alle 19 di Arizona.
E rieccoci alle solte.
Dopo un pessimo 1 su 5 nella zona rossa totalizzato a Seattle la settimana precedente, i Rams hanno saputo fare anche peggio.
Il drive ha visto 3 passaggi consecutivi per Torry Holt, che hanno fruttato la miseria di 5 yards; così, coach Joe Vitt si è trovato a dover prendere una decisione: calciare il FG con ancora più di 3 minuti e mezzo da giocare o provare a segnare un touchdown?
Con grande sorpresa di molti, Vitt ha optato per il calcio, accorciando le distanze sul 24-20.
“A quel punto, a 3’58 dal termine, avevamo ancora 2 timeouts e stavamo giocando bene in difesa”, ha detto Vitt.
“Pensavo che saremmo riusciti a vincere. Avremmo preso 3 punti, calciato, li avremmo costretti al three and out, avremmo speso bene i nostri there, ridato palla all’attacco con circa 2’25” – 2’35” al termine, oltre al two minute warning e avremmo vinto. La pensavo esattamente così”.
L’idea era buona sulla carta: a rovinare tutto è stato Reggie Swinton, che ha riportato il successivo kickoff per ben 90 yards, dando la possibilità a Warner di imbeccare Fitzgerald con un TD pass da 7 yards.
Neil Rackers, autore di 3 field goals, ha realizzato l’extra point, portando i Cards sul 31-20.
Le cose sono andate di male in peggio: Martin ha subito un sack e commesso un fumble, recuperato e portato in meta da J.J. Arrington, con una corsa da 7 yards.
I Rams sono tornati a mettere punti sultabellone con un TD pass da 26 yards di Martin per Kevin Curtis, e la conversione da 2 punti di Arlen Harris.
Per la seconda stagione consecutiva, i Rams hanno affrontato una partita importante nel finale di stagione contro Arizona, venendo sconfitti in modo imbarazzante in entrambe le occasioni.
Al termine dell’incontro, non c’era molto da dire in uno spogliatoio ammantato di delusione.
“Continuamo a spararci nei piedi”, ha detto Vitt. “Siamo autodistruttivi”.
Autodistruttivi, sì: con un piccolo aiuto da parte di un vecchio amico.