La stagione finisce a Foxboro: Jaguars-Patriots 3-28
Forse battere i campioni del mondo, in trasferta e con un quarterback che ritornava da una assenza di 5 settimane era chiedere un po’ troppo. I Jaguars hanno imparato qualcosa sul loro reale valore con la sconfitta di sabato. Non ci siamo ancora, i Jaguars non sono ancora nella stessa classe dei Patriots e delle altre squadre abbonate ai playoff degli ultimi anni, ma quello che è certo dopo una stagione come questa è che questa è una squadra che sta continuamente migliorando, e non è molto lontana dalle migliori.
“Penso che siamo una delle squadre emergenti della NFL. Ci piace questo team. Ci piacerebbe migliorarlo. Pensiamo che miglioreremo ancora perchè svilupperemo I giocatori che abbiamo e ne aggiungeremo altri. Ci concentreremo su alcuni free agents e continueremo a scegliere bene nel draft.”
Nel primo tempo della partita, i Jaguars hanno retto. Nonostante una posizione di campo costantemente sfavorevole, la difesa regge e Tom Brady non sembra il quarterback che non ha mai perso nei playoffs, anche se i Pats riescono ad andare avanti grazie a un touchdown pass di Bardy per Troy Brown. E’ il running game che non sembra funzionare per niente, e sarà così per tutta la partita. Byron Leftwich deve allora prendere la squadra sulle spalle, e alla fine del secondo quarto le sue spalle sembrano abbastanza larghe per farlo: Byron completa infatti 7 passaggi consecutivi e i Jaguars riescono a riportarsi sotto con un field goal di Josh Scobee prima dell’intervallo.
Il secondo tempo è però tutto per i Partiots che vanno avanti 14-3 nel primo possesso, grazie a un altro touchdown pass di Brady, che conclude un drive da 80 yards con una perfetta play action e un passaggio nella parte posteriore della endzone per David Givens.
I Jaguars tentano di reagire, ma uno scatenato Willie McGinest (4.5 sack per lui) e un gioco sulle corse inesistente fermano i Jaguars che crollano nella seconda metà del terzo quarto quando su un 3° e 13 Ben Watson rompe tre placcaggi e segna una meta da 63 yard. Poco più tardi Asante Samuel chiude il discorso Wild Card ritornando un intercetto 73 yards in meta.
Alla fine della partita il dolore alla caviglia sinistra si acutizza e Leftwich lascia il campo sostituito da David Garrard, a cui non rimane altro da fare che cercare di finire la partita prima possibile.
I Jaguars hanno ancora strada da fare prima di potersi ritenere una squadra d’elite, e soprattutto la filosofia di Del Rio non deve essere tradita così spesso, specialmente in attacco. Questa stagione ha dimostrato quanto le possibilità di vittoria della squadra risiedano nella sua possibilità di portare avanti una partita come vorrebbe Jack Del Rio. La sua idea del gioco del football è semplice: correre la palla e giocare la miglior difesa possibile. I Jaguars sono andati in crisi quest’anno quando il loro attacco non è stato paziente nel correre la palla, e quando la difesa ha incontrato grandi difficoltà a fermare le corse avversarie.
Inoltre, perché questa squadra riesca ad avanzare nei playoff, c’è bisogno che emerga un touchdown-maker, di un giocatore che trovi costantemente l’area di meta. Forse Ernest Wilford diventerà quel tipo di giocatore, forse Matt Jones, forse i Jaguars troveranno il giocatore che hanno bisogno il prossimo aprile nel draft. Per intanto, l’appuntamento è rimandato all’inizio della offseason.