Colts, la delusione perfetta
Continua la maledizione degli Indianapolis Colts, ancora una volta fermati prematuramente nella corsa verso un Super Bowl che proprio non vuole arrivare. Nel Divisional della Afc che li vedeva opposti ai Pittsburgh Steelers, Peyton Manning e compagni sono usciti dal campo sconfitti per 21-18 al termine di una partita dalle mille emozioni ma vinta meritatamente dalla squadra di Bill Cowher.
Ancora una volta nulla è andato come i Colts volevano: mai in controllo nel punteggio (subito sotto 14-0), i ragazzi di Tony Dungy hanno faticato enormemente ad entrare in partita. Quando lo hanno fatto, aiutati anche da un errore degli arbitri, sembrava decisamente troppo tardi, perchè il 21-3 sarebbe stata per tutti una montagna troppo alta da scalare. In realtà i Colts incredibilmente ce la stavano per fare, e se Ben Roethlisberger non avesse placcato un Nick Harper lanciato verso la end zone dopo il fumble di Bettis, ora saremmo qui a commentare la miracolosa vittoria dei Colts.
Invece siamo a commentare l’ennesima mostruosa delusione. “Siamo molto delusi – le parole di un affranto Tony Dungy -, delusi perchè non abbiamo portato a termine il lavoro iniziato mesi fa. E’ un momento difficilissimo, non c’è molto altro da dire. Se guardo alla nostra stagione vedo che abbiamo fatto tanti progressi, tante belle cose. Ma non è bastato nonostante ci fossimo messi nella miglior posizione possibile“.
Anche per Manning non posso che esserci parole di delusione: “Sono dispiaciuto e deluso, Non siamo stati capaci di compiere questo ulteriore passo, ed è molto dura da inghiottire, molto dura“.
A fine partita il proprietario dei Colts, Jim Irsay ha cercato comunque di razionalizzare e stemperare la tensione, parlando di delusione ma con un occhio verso il futuro: “E’ ancora più dura di quanto sembra accettare questa sconfitta, eravamo nella situazione ideale per arrivare in fondo ma non siamo stati capaci di approfittarne. Sono deluso, ovvio, anche perchè per un momento ho sperato nella clamorosa e miracolosa rimonta. Ma è andata male, e ora dobbiamo guardare avanti. Torneremo a lavorare presto, nonostante la delusione, io, Tony Dungy ed il presidente Bill Polian, e vedrete che saremo ancora un team da vertice. Per quel che riguarda James, la cosa non è completamente in nostro controllo. Dovremo negoziare, ma abbiamo già sostituito giocatori importanti. La nostra filosofia non cambierà“.
Probabile dunque che The Edge non ritenti l’ennesimo attacco al Super Bowl con i Colts. Ma ad oggi non sembra nemmeno il problema più grande.