Offseason delicata
Il 2005 è stato un anno decisamente travagliato per i ‘razzi’ della Grande Mela. La fantastica stagione 2004-2005, che aveva visto questa squadra ben allenata e competitiva in tutti i reparti uscire ai playoff per un’inezia contro gli Steelers, aveva dato molte speranze ai tifosi dei Jets. La stagione appena terminata è stata invece assolutamente disastrosa per i bianco-verdi, soprattutto a causa del numero pazzesco di infortuni gravi, che hanno colpito giocatori importanti in ruoli chiave. La prima tegola è arrivata con l’infortunio alla spalla subito dall’ottimo quarterback titolare Chad Pennington, costretto a rimanere fuori per l’intera stagione. Come se non bastasse, la stessa sorte è toccata al quarterback di riserva Jay Fiedler, lasciando i Jets scoperti nel ruolo più importante in assoluto del football e costringendoli ad affidarsi all’insicuro Bollinger alternato al rientrante Testaverde, giocatore di 42 anni ormai completamente fermo sulle gambe. I risultati sono stati catastrofici e, anche a causa di altri infortuni gravi (Curtis Martin e il centro Kevin Mawae su tutti) la stagione si è conclusa con un imbarazzante 4-12. Uniche note positive: l’ottima stagione del giovane linebacker Jonathan Vilma (già Rookie of the Year l’anno precedente e leader assoluto NFL per quanto riguarda il numero di tackle in stagione, ben 169!) e la possibilità di scegliere per quarti al draft di aprile. Per la prossima stagione è previsto il rientro dei giocatori di cui parlavo poco fa, ma ci sono anche parecchi problemi da risolvere. Il primo e più pressante è quello del Salary Cap. I Jets hanno, infatti, una delle situazioni più disastrose dell’intera lega da questo punto di vista e si sono già visti costretti a tagliare giocatori importantissimi come il CB Ty Law (probowler), Jason Fabini (tackle offensivo molto affidabile, anche lui reduce da un infortunio), Jerald Sowell (buonissimo fullback) e il già citato Jay Fiedler. Oltre a ciò, la dirigenza sta cercando di ridimensionare alcuni contratti, primo fra tutti quelli di Pennington e di Martin (con cui sembra l’accordo sia già stato raggiunto). Il formidabile difensive end John Abraham è stato taggato, ma potrebbe benissimo essere scambiato e finire in un’altra squadra.
Non è facile prevedere come i newyorkesi utilizzeranno il proprio pick al primo giro del draft. In molti affermano che il fenomenale tackle offensivo Ferguson sarebbe una scelta quasi obbligatoria nel caso ci si affidasse completamente a Pennington in cabina di regia (o si punti ad una maturazione di Bollinger), ma molti altri esperti mettono in dubbio l’affidabilità del numero 10 e pensano sia necessario investire su un nuovo giovane quarterback. Il nome che si sente sempre più spesso sarebbe quello del giovane Jay Cutler, per molti addirittura più forte del più rinomato Matt Leinart (ci sarebbe anche la possibilità Vince Young, ovviamente).
Sono tuttavia molti altri i settori sui quali i Jets devono lavorare. Curtis Martin è stato uno dei più grandi runninback degli ultimi anni, ma è stato fermo per metà stagione e soprattutto comincia ad avere qualche annetto sulle spalle. Laveranues Coles, il ricevitore più quotato, non ha avuto una stagione positiva, anche se sicuramente è stato danneggiato dalla pochezza dei quarterback che gli hanno lanciato i palloni. La linea offensiva può tornare solida col rientro di Mawae. La linea difensiva, nel caso se ne dovesse andare Abraham, diventerebbe piuttosto disastrosa (la partenza del DT Ferguson l’anno scorso non è stata ancora colmata), mentre il resto della difesa può essere affidabile, anche se è necessario trovare qualcuno che possa sostituire Ty Law (il giovane Justin Miller ha comunque ben impressionato). Il kicker Nugent, che è stato la prima scelta (al secondo giro) dei bianco-verdi nello scorso draft, ha avuto una stagione da 22 su 28, ma ha un piede molto potente e con un po’ di esperienza può diventare uno dei migliori della lega in quel ruolo.
Attraverso draft o trade bisognerà provvedere a colmare le diverse lacune sopra elencate, ma non è facile fare previsioni al momento.
Un ultimo appunto: non dimentichiamo che la squadra sarà affidata ad un coach giovane ed esordiente, Eric Mangini, e lo stesso discorso vale per l’offensive coordinator Schottenheimer.
I Jets, in conclusione, si apprestano ad affrontare una stagione 2006 estremamente ricca di incognite.