Around the Offseason
Bud Adam, owner dei Tennessee Titans, è ottimista sul futuro della sua franchigia. Certo il record 9-23 degli ultimi due anni non è esaltante, ma ha dichiarato la sua fiducia nel general manager Floyd Reese e al capo allenatore Jeff Fisher: “Abbiamo due grandi uomini di esperienza“ ha detto Adams sul sito web della squadra in riferimento a Reese e Fisher. “Loro sono in grado di operare nel modo giusto”. Fisher è head coach più vincente della franchigia con un record di 102-89 e allo stesso modo Reese è il GM più vincente con quattro apparizioni ai playoffs in cinque anni, un Super Bowl nel 2000 e 2 Championship.
Ma nell’era del salary cap (chissà ancora per quanto) le franchigie sono destinate a dei cicli vincenti e a dei cicli perdenti e se non riesci a cavalcare l’onda al momento giusto potrebbero passare degli anni prima di avere l’occasione importante. I Titans sono quindi in una fase di ricostruzione, costretti a tagliare veterani di grande calibro (Jevone Kearsy, Derrick Mason per citarne un paio) per poter restare all’interno del cap. Nella stagione appena conclusa la franchigia del Tennessee è stata quella col roster più giovane della lega. Con un buon lavoro da parte della dirigenza e del coaching staff si può sperare che in un paio d’anni i Titans possano ritornare ai vertici della AFC South.
Se Eddie George, fondamentale pilastro della squadra a cavallo dei due secoli, ha lasciato Nashville nel 2004 per accasarsi a Dallas e ritirarsi l’anno seguente, Steve “Air” McNair è ancora del gruppo. Ma le 11 stagioni alle spalle (si appresta ad iniziare la dodicesima) e i numerosi infortuni che ha subito nella sua bella carriera mostrano i segni di una parabola discendente. Il veterano da Alcorn State ha ancora, a mio avviso, un paio d’anni da dare alla NFL, il problema è capire in quale squadra. Credo che il volere delle parti, giocatore e squadra, sia quella di continuare il rapporto e fare in modo che il QB finisca la carriera nella Città della Musica. Ma gli interessi economici potrebbero non concordare con queste posizioni. 50 milioni di dollari di bonus options sono veramente molti e ovviamente Reese vuole ristrutturare il contratto. Le parti hanno già avuto degli incontri ma per ora nessun accordo è stato trovato. E’ quasi certo, invece, il taglio di Brad Hopkins da 13 anni tackle dei Titans (prima Oilers). Oneroso il suo bonus di 5 milioni di dollari e avendo declinato una significativa ristrutturazione del suo contratto, per l’ufficialità della notizia, si aspetta l’inizio delle free agency (il 3 marzo se non ci sono proroghe per via delle trattative della lega e dell’Assiociazione Giocatori per il rinnovo del contratto generale). Al suo posto, sul lato sinistro, dovrebbe essere spostato Michael Roos che ha giocato a destra nel suo primo anno di NFL. Ma i problemi della linea offensiva non finiscono qui: Justin Hartwig, centro, diventerà unrestricted free agent (UFA), mentre Benji Olson, guardia, ha un bonus da 5 milioni di dollari che la società non vuole pagare. Infine Zach Piller, guardia, potrebbe essere tagliato.
Insieme ad Hartwing anche Tank Williams (safety), Rocky Boiman (linebacker), Tony Beckham (cornerback) e Brad Kassell (linebacker) diventeranno UFA. Se Hartwing e Williams sono i nomi più probabili ad essere rifirmati, rimane un problema a livello di linebacker. Pilastro fondamentale della difesa è Keith Bulluck a cui si vorrebbe affiancare un giocatore di velocità che possa complementarsi col veterano. Infatti al draft di quest’anno “c’è un ottimo gruppo” come dice coach Fisher dalla Combine di Indianapolis. “… c’è profondita… Siamo fortunati perché nelle posizioni in cui abbiamo bisogno c’è talento al draft. E’ comunque possibile che ci indirizzeremo anche al mercato Free Agent.” A tal proposito un rumor dava un certo interessamento a Julian Peterson, LB dei 49ers.
Ma con la terza scelta assoluta al draft quale giocatore verrà scelto dai Titans? I mock draft sono come Maurizio Mosca: se ne dicono così tante che prima o poi qualcuno ci azzecca.
A mio avviso molto dipende dalle decisioni che prenderanno gli Houston Texans. Una corrente di pensiero dice che nelle prime scelte, e Houston ha la prima assoluta, bisogna scegliere il miglior talento indipendentemente dal ruolo. Seguendo questo ragionamento si deve cadere su Reggie Bush da USC anche se il ruolo di runningback non è quello che necessita upgrade imminenti. La vera necessità della franchigia è la linea offensiva che risulta essere la più perforata della lega da sempre con il quarterback più “sackato” in ogni stagione. La scelta ponderata dovrebbe essere quindi D’Brickashaw Ferguson, da Virginia, ma scegliere un tackle alla prima potrebbe sembrare uno spreco. Per questo una trade down non è assolutamente da scartare: scendere di qualche posizione, avere comunque a disposizione Ferguson e guadagnarci qualche altro pick o un giocatore importante. Una delle voci più insistenti sembra quella relativa ai New York Jets. Gli ultimi rumors dicono che sarebbero disposti a cedere la loro prima scelta (quarta assoluta) e John Abrham, DE di indiscusso valore, in cambio, appunto della prima scelta dei Texans. Se così fosse, la franchigia di New York punterebbe sicuramente ad un quarterback non avendo più fiducia in Chad Pennington. Fiducia venuta a mancare non per l’abilità del giocatore ma per i due infortuni, con conseguente operazione, alla spalla con cui lancia. Senza andare ad indagare oltre su quale QB potrebbero scegliere tra Matt Leinart, Vince Young e Jay Cutler (con le quotazione di quest’ultimo in netto rialzo a scapito di quelle di Young), anche i New Orleans Saints, secondi a scegliere, dovrebbero draftare un QB visto che, anche per loro, è venuta a mancare la fiducia in Aaron Brooks. Considerando che alla terza scelta Leinart sarà già uscito, i Titans si ritroverebbero con uno tra Young e Cutler, ma anche con Bush a disposizione. Cosa fare? Come già detto McNair ha ancora un paio d’anni di NFL, prendere un QB adesso vuol dire metterlo sotto la sua custodia e potrebbe essere pronto proprio quando il veterano decide di ritirarsi. D’altro canto nello spot di RB siamo messi solo discretamente. Chris Brown mi sembra il talento migliore a disposizione ma ha dimostrato anche di essere incline all’infortunio che ne mina le prestazioni qualora non sia necessario lasciarlo sulla side line. L’alternativa è Trevis Henry arrivato da Buffalo l’anno scorso. Il giocatore però dopo uno strepitoso inizio di carriera sembra essere calato in prestazioni. Reggie Bush potrebbe essere quindi una tentazione molto interessante. Congetture. Personalmente drafterei un QB, più che altro perché sono mesi che ho questa idea per la testa mentre la possibilità Bush mi solletica solo da pochi giorni. Mi sembra comunque una difficile decisione che il solo tempo potrà aiutarci a prendere.
(Certo che sarebbe paradossale se andassero via i tre QB e alla quarta fosse ancora a disposizione Bush con Houston a dover scegliere: assolutamente improbabile.)
Fonti
http://www.nashvillecitypaper.com
http://sportsillustrated.cnn.com