Riaperto il caso Tillman
Nella giornata di ieri, l’Esercito statunitense ha reso noto che aprirà un’inchiesta penale avente ad oggetto la morte di Pat Tillman, rimasto ucciso dal fuoco amico nell’Aprile 2004 in Afghanistan.
La precedente inchiesta aveva concluso per la morte accidentale.
Il Colonnello Joseph Curtin, portavoce dell’Esercito, ha detto che l’ufficio dell’Ispettore Generale del Dipartimento della Difesa ha riesaminato il caso su richiesta dello stesso Esercito, ed ha deciso di dare il via all’inchiesta.
La notizia è stata comunicata ai membri della famiglia Tillman Venerdì scorso, ha aggiunto Curtin.
Nel recente passato, il padre dell’ex giocatore NFL, Patrick Tillman Sr., ed altri famigliari hanno criticato l’Esercito e le sue indagini.
“Abbiamo il dovere di dare una risposta agli interrogativi della famiglia, come a tutte le altre famiglie“, ha detto Curtin.
Quest’ultimo ha altresì dichiarato che l’oggetto e l’ampiezza della nuova indagine del Criminal Investigation Command non è stato ancora determinato nei dettagli.
Un ufficiale del Pentagono, che ha accettato di parlare con la stampa a condizione che ne fosse garantito l’anonimato, ha detto che, non essendo l’inchiesta ancora iniziata formalmente, potrebbe avere ad oggetto un omicidio per negligenza.
Un secondo ufficiale, anche lui rimasto anonimo, ha detto che nessun soldato in particolare è sotto inchiesta al momento.
Ha dichiarato che il CID condurrà un’inchiesta ad ampio spettro, e “lascerà che siano i fatti a guidarlo“.
L’ufficiale ha aggiunto che l’inchiesta – la quinta sul caso – si concenterà sulla causa della morte di Tillman, non necessariamente sull’accuratezza o meno delle precedenti.
E’ la prima inchiesta di natura penale.
“Potrebbe ovviamente portare ad una delle tre seguenti cose“, ha detto al New York Times Eugene Fidell, docente di diritto militare al Washington College of Law dell’American University.
“E’ stato un omicidio per negligenza? Qualcuno è venuto meno al proprio dovere? C’è stato un insabbiamento?“.
Sabato, la madre di Tillman, Mary, ha dichiarato al Washington Post che l’inchiesta penale avrebbe dovuto essere avviata immediatamente.
“I militari hanno avuto tutte le possibilità di fare la cosa giusta e non l’hanno fatta“, ha detto. “Lo sapevano dall’inizio che c’era stato qualcosa di terribilmente sbagliato, ed hanno cercato di coprirlo“.
Il padre di Tillman ha detto al Post di dubitare che la nuova inchiesta possa fornire ulteriori risposte.
“Credo sia un altro passo“, ha detto. “Ma se si mandano dei detective a re-investigare su un’indagine che è stata falsificata in prima battuta, cosa credete potranno mai trovare?“.
Due inchieste erano iniziate subito dopo la morte dell’atleta. Questi era membro del 75° Reggimento Ranger dell’Esercito.
Una terza inchiesta è stata condootta dal Comando Operazioni Speciali dell’Esercito americano, ed un’altra dal Centro di Sicurezza dell’Esercito.
Tillman, 27 anni, ha perso la vita il 22 Aprile 2004, ferito a morte durante uno scontro a fuoco nei pressi del confine tra Pakistan ed Afghanistan.
L’Esercito dichiarò, sulle prime, che il decesso era stato causato dal fuoco nemico.
Da un rapporto dell’Esercito, in seguito, emerse che alcuni commilitoni di Tillman sapevano che era stato il fuoco amico ad uccidere il compagno.
Ad oltre tre settimane dalla cerimonia funebre, tenutasi a San Jose, California, l’Esercito annunciò, il 29 Maggio 2004, che il fuoco amico – e non quello del nemico – aveva provocato la morte di Tillman.
Comunque, già all’epoca del funerale, alcuni alti ufficiali dell’Esercito erano consci del fatto che, dall’inchiesta, era emersa una “grave negligenza”, determinante nel decorso causale che aveva portato alla morte dell’ex stella di Arizona.
Nonostante quanto scoperto dall’Esercito, l’ufficiale che aveva redatto il rapporto per il Comando Operazioni Speciali, il Generale di Brigata Gary M. Jones, concluse affermando che non c’era stata alcuna riluttanza a riportare la verità.
L’Ispettore Generale del Dipartimento della Difesa ha cominciato ad occuparsi del caso lo scorso Agosto, in seguito alle lamentele della famiglia Tillman sul modo in cui la vicenda era stata gestiita.
Tillman era entrato nell’Esercito dopo gli attentati dell’11 Settembre 2001, pur avendo un contratto multimilionario con i Cardinals.
Lui ed il fratello erano stati in Iraq prima di venire trasferiti in Afghanistan.