Questione McNair
Che qualcosa si sarebbe mosso a livello di quarterback in questa offseason lo avevo già accennato nell’articolo scorso. Adesso però la situazione ha preso una piega assolutamente inaspettata. Lunedì 4 aprile Steve McNair si è presentato agli allenamenti presso gli edifici dei Tennessee Titans ma, prima che potesse incominciare, gli è stato chiesto gentilmente di allontanarsi dal capo dei trainer Brad Brown in quanto è a rischio infortunio e la società non vuole, appunto, rischiare il giocatore. Effettivamente nei giorni seguenti la società ha dichiarato che questo provvedimento è stato preso per salvaguardare l’investimento che hanno nei confronti del QB; negli anni precedenti McNair ha sempre accettato di ristrutturare il proprio contratto venendo incontro alle esigenze della franchigia che richiedeva un aggiustamento del suo stipendio per liberare spazio salariale per firmare altri giocatori. Queste continue operazioni hanno portato a dover pagare $23,46 milioni nel 2006 al giocatore che risulta, quindi, incidere circa un quarto del cap dell’anno incorso. Certamente un bel investimento, su questo non si può dargli torto. La dirigenza ha aggiunto che il giocatore non potrà allenarsi fino al completo chiarimento del suo contratto.
Un piccolo passo indietro: a febbraio i Titans hanno scelto di non pagare un bonus da $50 milioni per l’opzione che avrebbe legato il giocatore alla squadra fino a 2009 come da contratto; al giocatore è dovuto quindi un bonus da $1 milione che lo lega per il solo 2006 alla fine del quale sarà free agent. Già questo ha fatto intendere a McNair come la squadra non puntasse su di lui a lunga scadenza, in oltre, i primi giorni di aprile, un uscita di Bud Adams, owner, dice che al draft di fine mese si aspetta un quarterback al primo giro. McNair ha fatto subito intendere che si sente ancora un titolare e che non è intenzionato a fare da balia al nuovo venuto.
Il trattamento ricevuto lunedì 4 ha mandato in confusione il giocatore come afferma il suo agente Bus Cook il quale ha ricevuto una telefonata il giorno seguente da Floyd Reese, GM (che si trovava insieme a Tony Fisher in California per visionare Matt Leinart), rassicurandolo che al suo ritorno avrebbero trovato un soluzione alla questione. Secondo Cook ci sono tre strade percorribili: trade, taglio o rinegoziazione del contratto. Si perché sia agente che giocatore sono disposti a rivedere tutta la situazione contrattuale per di rimanere a Nashville… con la condizione di un contratto pluriennale.
La situazione è tuttora in stallo ma in settimana si è mossa l’associazione dei giocatori, NFLPA, che ha accusato i Titans di aver violato il contratto di McNair impedendogli di allenarsi. Stando a Richard Berthelsen, consulente della NFLPA, la franchigia si vuole appigliare al fatto che nel contratto viene menzionato che “il giocatore deve rimanere in eccellente condizione fisica e dare il meglio di se per il suo club”. Berthelsen continua affermando che questo è solo un espediente per rinegoziare il contratto.
I Titans hanno 10 giorni per rispondere.
La situazione risulta quindi ingarbugliata la cui risoluzione non sembra aversi breve. Berthelsen afferma che una spiegazione esauriente da parte della società potrebbe chiudere il caso con un nulla di fatto, ma lo ritiene alquanto raro. Una soluzione sarebbe affidarsi ad un arbitro che medi le parti e acceleri le operazioni di conciliazione.