In casa Packers
E’ passato ormai un mese dal draft, il primo minicamp di 3 giorni è stato effettuato e siamo sempre più vicini all’inizio della stagione. Si potrà dire che 3 mesi sono ancora tanti, ma per una squadra che ha cambiato Head Coach i primi giorni sono fondamentali: se la chimica di squadra non viene creata adesso, i risultati tarderanno ad arrivare.
Ma vediamo di riepilogare quanto è successo nell’ultimo mese.
Il draft
Thompson è riuscito a raggiungere l’obiettivo che si era prefissato da giorni, firmare A.J. Hawk, il linebacker da Ohio State, l’uomo che dovrebbe risolvere molti problemi della difesa verde-oro e dovrebbe diventare il franchise man negli anni a venire. Le aspettative nei suoi confronti sono alte, ma tutti sono convinti che ce la possa fare grazie al suo talento.
Al secondo giro, dopo aver ceduto la propria quinta scelta ai Patriots in cambio di 2 scelte più basse, Thompson ha scelto il WR Greg Jennings da Western Michigan che si è già messo in luce durante i primi giorni di minicamp grazie ad una ricezione in faccia a Woodson, ultimo acquisto dei Packers durante la free agency. Il talento di Jennings potrebbe essere utile a rimpiazzare la partenza di Walker destinazione Broncos (questa trade ha permesso di ottenere. Come già accennato, i Packers sono stati molto attivi nel tradare scelte per poter ottenere un maggior numero di scelte di livello più basso per rinforzare un roster che ha avuto parecchi problemi di infortuni nella stagione appena passata. Sempre al secondo giro, 5 pick prima di Jennings è stato selezionato l’OT Daryn Colledge sempre nell’ottica di rinforzare l’attacco di cui si è lamentato Brett Favre. Le 2 scelte disponibili al terzo giro sono ricadute sull’ILB Abdul Hodge e sul C Jason Spitz.
Il secondo ha visto la scelta di altri 7 giocatori da parte di Ted Thompson: i WR Cory Rodgers e Will Blackmon, il QB Ingle Martin, l’OT Tony Moll, il DT Johnny Jolly, la FS Tyrone Culver e il DE Dave Tollefson.
Probabilmente solo Hawk sarà titolare nel lineup dei Packers, ma questa base di giocatori servirà a ricostruire un gruppo negli anni a venire. L’arrivo di Hawk, unito a quelli di Woodson, Manuel e Pickett eleverà il livello qualitativo di una difesa deificitaria. Per quanto riguarda l’attacco, l’unico che sembra in grado di competere per un posto da titolare è Daryn Colledge. Molto strana la scelta di non draftare nemmeno un RB nonostante Davenport e Green debbano rientrare da gravi infortuni: probabilmente sono arrivate conferme dai medici che permettono di stare tranquilli. Per quanto riguarda gli special team, il WR Rodgers dovrebbe essere usato come ritornatore.
Il primo minicamp
Come sempre, il primo giorno è sempre emozionante. E’ di nuovo tornato in campo Favre, pronto per la stagione del riscatto, si sono visti i rookies, si sono visti i nuovi acquisti e per McCarthy è stata una giornata veramente particolare: il primo giorno da head coach NFL sul campo. Il primo giorno è passato attraverso allenamenti senza armature e con McCarthy che ha cominciato a spiegare la sua filosofia del gioco di attacco. Nel secondo giorno, la cosa più interessante è aver visto Favre parlare con tutti: i coach, i giocatori e con i manger: un buon segno riguardo la sua disponibilità in questa nuova avventura. Il terzo giorno è proseguito attraverso drill dedicati ad ogni ruolo e così si è conclusa la prima esperienza collettiva dei Packers.
Ormai il roster è pressoché completato e quello che manca è il lavoro da parte di McCarthy per spiegare la nuova filosofia di gioco che dovrebbe aiutare i Packers a raggiungere i playoff. Le uniche incognite rimangono Favre e la sua voglia di giocare e il ritorno degli infortunati: se questi 2 fattori dovessero essere positivi, vedremo ancora i Packers nella post-season.