Ancora molte incognite nell’ attacco dei Bills
Ancora poche le certezze in casa Bills per quel che riguarda l’ attacco.
Dalla corsa incertissima al ruolo di Qb titolare, alla ricerca del secondo Wr, fino al rebus Te.
Sotto gli occhi di coach Jauron e dell’onnipresente Levy, continua l’ intenso camp estivo dei Bills.
Ci si aspettavano risposte chiare sin dai primi giorni, ma giunti a metà Luglio nemmeno il cronista più smaliziato osa addentrarsi nei mille nodi irrisolti della franchigia newyorkese.
Innanzitutto il ruolo di Qb.
La corsa a tre tra Losman, Holcomb e Nall continua a suon di lanci, spostamenti laterali e applicazione degli schemi, ma ancora non emergono indicazioni decisive.
Per assurdo Holcomb, considerato pupillo di Jauron, pare al momento un gradino sotto i compagni.
Forse perchè in un anno di transizione sarebbe quantomeno strano puntare su un vecchietto terribile, forse perchè sarebbe anche venuto il momento di mettere alla prova Losman, fatto sta che ad oggi Holcomb pare il più lontano da una maglia da titolare.
In molti però non hanno dubbi, quando le partite diventeranno serie e il tempo per decidere si ridurrà a pochi istanti, allora Holcomb tornerà a essere un cliente scomodo.
Nel pollaio insomma al momento a beccarsi sono Losman e Nall.
I due continuano ad allenarsi con impegno e con alterne fortune non sembra ancora deciso il braccio che guiderà i Bills nella prossima stagione.
Nall, prima di approdare a Buffalo, aveva raccimolato solo pochi minuti con i Packers e sebbene le statistiche parlino di qualità indubbie, tutti sotto sotto pensano che fare il titolare sia tutta un’ altra storia.
Insomma il giocatore intriga lo staff tecnico, ma la scarsa esperienza potrebbe penalizzarlo, quantomeno all’ inizio.
Arriviamo allora al favorito, il predestinato Losman.
I discorsi sono sempre quelli, “buon braccio”, “buon fisico”, ” buona mobilità”…ma “scarsa personalità”, “cerca troppo il big play”.
I dubbi restano, ma almeno all’ inizio Losman dovrebbe essere titolare e trovarsi in campo nelle trasferte con New England e Miami…insomma un inizio comodo comodo.
Se il ruolo di Rb pare invece senza incertezze sulle spalle di McGahee, con un Antony Thomas in versione pochi possessi ma buoni, chi attende ancora un titolare è la maglia di secondo Wr.
Evans sarà primo ricevitore e la responsabilità non lo preoccupa affatto, per lui la strada per il successo pare già spianata.
Un passo indietro scalpitano invece Price, Reed e Davis.
Price è tornato a Buffalo al minimo sindacale, vuole rinverdire i fasti di 3 stagioni fa e i primi test in allenamento parlano di un giocatore ritrovato, che grazie alla sua esperienza potrebbe alla fine spuntarla.
Per Reed pare preannunciarsi l’ ennesima stagione da vorrei ma non posso, con un ruolo da ricevitore per i giochi disperati che certo non lo alletta.
Davis invece è ancora un’ incognita.
Una stagione da ProBowl e poi il nulla, ed ora si trova a sgomitare con una pattuglia sterminata di Wr ambiziosi…dovrà farsi trovare pronto quando passerà il treno delle occasioni.
Chi invece potrebbe stravolgere queste previsioni è Nance, ricevitore ignorato al Draft e che i Bills hanno messo sotto contratto con quello che molti esperti hanno definito il vero colpo gobbo della loro offseason.
Parte dalle retrovie, ma non sorprendiamoci se nel giro di poche settimane entrerà stabilmente nella rotazione che conta.
Passiamo infine al ruolo di Te.
In questa offseason i Bills hanno ceduto sia Campbell che Euhus, il titolare e il vice della scorsa stagione, mentre non si sono registrati arrivi di particolare rilevanza.
In lizza sono quindi Everett, Royal e Cieslak.
Sin dall’inizio del camp la parola d’ ordine di coach Farchild è stata : bloccare.
Notizia non troppo positiva per Everett, che considerato il talento più completo in quel ruolo, soprattutto per le sue doti di ricevitore, ora deve imparare il lavoro sporco a suon di tranvate in allenamento.
Crescono allora le quotazioni di Royal, il più forte mentalmente e forse il più pronto a partire come titolare, ma anche per lui l’ arte dei bloccaggi mantiene ancora molti segreti.
E allora ecco il terzo incomodo che non ti aspetti.
Cieslak, un armadio a muro che non ha paura dei contatti e che in allenamento si sta facendo valere, unico neo una velocità risibile.
Un rebus ancora irrisolto quindi, ma non l’ unico in un team alla ricerca di una nuova identità, che però Jauron e Levy hanno già ben presente.