Iniziato il training camp: tutti presenti.
Il training camp dei Chicago Bears è finalmente scattato; giovedì 27 luglio tutto il roster più i vari free agents invitati, si sono ritrovati a Bourbonnais (Illinois) con il solito carosello di pick-up e macchinoni che accompagnavano gli atleti di ritorno dalle brevi vacanze. Ci sono tutti i rookies scelti al draft che senza alcun problema sono stati messi sotto contratto da Jerry Angelo; c’è Cedric Benson, quest’anno ben lontano dalle bizze di un anno fa e pronto a giocarsi la stagione da protagonista; c’è Lance Briggs, che non ha ancora trovato un accordo sul prolungamento del contratto ma vuole essere protagonista della partita come al solito. Infine c’è Rex Grossman, speranzoso di giocare senza problemi fisici e, con lui, Mark Bradley, receiver infortunatosi troppo presto nella stagione 2005 ma che, assieme a Bernard Berrian, rappresenta il futuro dei WR a Chicago. Il coaching staff è soddisfatto, confermato Ron Rivera come defensive coordinator, parla Lovie Smith, capo allenatore e grande artefice di quelle che sembra la rinascita dei Bears. “Sono eccitato dall’opportunità di poter fare un altro passo in avanti nel nostro programma” ha detto l’allenatore dell’anno 2005. “Abbiamo fatto molti progressi e un grande passo avanti lo scorso anno. Ma quando ho accettato questo lavoro” ha continuato Smith, “ho parlato di tre mete. Abbiamo raggiunto le prime due, ma la terza è quella per cui se chiedete alla nostra squadra ne sentirete parlare tantissimo e capirete qual è la nostra ultima meta”. Facile intuire a cosa si riferisca Smith, difficile parlarne seriamente ora. Il Super Bowl è lontano un’intera e logorante stagione da Chicago, ma è indubbio che la squadra stia crescendo per essere dominante nei prossimi anni di NFL e ritrovare il vecchio blasone.
Offensive game plan.
Ron Turner proseguirà il proprio progetto di West Coast Offense, conscio di avere, questa volta, un QB sul quale fare davvero affidamento. Con la speranza di avere per tutta la stagione il vero Grossman a disposizione, il problema nello spot potrebbe comunque essere risolto. a mali estremi, con Brian Griese, ottimo ed esperto passer rilasciato da Tampa Bay. Smith però ha sottolineato come l’attacco di Chicago abbia un trazione basata sul gioco di corsa e l’avere a disposizione tre RB di valore aiuta molto. Ma Turner cercherà di sfruttare il modo in cui Grossman riesce a colpire centralmente gli avversari, approfittando delle ottime tracce interne (come le drag e le post) che possono correre Bradley e Berrian, abilissimi anche nello sfruttare alcune option ed essere utilizzati in trick play di corsa.
Thomas Jones è comunque sempre più lontano da Chicago, oltre a una presunta offerta di trade giunta da Denver, infatti, Jones sembra in procinto di allontanarsi in ogni caso a fine stagione, vista la probabile “retrocessione” a backup di Benson. E’ presto per dire come andranno le cosee, ma lo spot rimarrebbe comunque occupato da due ottimi atleti che oltre l’ex Texas University prevedono Adrian Peterson, giocatore in grado di grandi numeri quando è stato chiamato in causa. Il tutto anche per merito della riconfermata offensive line, non più giovanissima in alcune sue parti ma ancora solidissima ed efficace.
Un capitolo che interessava parecchio i tifosi di Chicago era quello riguardante la posizione di tight end, stranamente trasformata in caso nonostante il tipo di gioco offensivo della squadra. Presenti al camp ci sono i soliti Desmond Clark, che può fare la sua figura anche grazie a un passato da WR e John Gilmore, con l’aggiunta del rookie Tim Day, interessante acquisizione dagli undrafted free agent. Resta da vedere se Turner vorrà sfruttare il ruolo anche su più giochi o continuare ad utilizzarlo come offensive lineman aggiunto e sulle situazioni di short yardage.
Defense! Defense!
Il pezzo forte di Chicago ha aggiunto valori importanti alla propria line-up, valori che dovrebbero dare longevità al reparto e maggior rotazione nella zona più impegnata e logorata della squadra. Grandi confronti nello spot di safety per affiancare Mike Brown; dopo la partenza di Mike Green verso Seattle, Chris Harris dovrebbe sentirsi sicuro del posto, ma il rookie Danieal Manning (che ha esordito al TC con un intercetto), sta mostrando finezze tattiche che non appartengono al più rude Harris. Altri nuovi arrivi come Ricky Manning jr., Dusty Dvoracek e Devin Hester, uomo che risulterà utilissimo negli special team.
Ciò che preme di più è comunque la situazione contrattuale di Lance Briggs, il quale non ha ancora prolungato la propria data di scadenza. Una stagione sopra le righe della squadra potrebbe convincerlo, ma Briggs sembra avere pretese piuttosto alte e, anche per questo motivo, le attenzioni del coaching staff si sono spostate di recente sul rookie Jamar Williams, rookie da Arizona State che ha mosso i primi passi sorprendendo tutti per la fisicità e la conoscenza messe a disposizione del ruolo. L’era Briggs non è ancora finita che già un sostituto degno di tal nome pare essere pronto.
Il training camp è appena partito e, come sottolineato da Smith, nessuna squadra è pronta per affrontare una partita, ma deve sudare per esserlo a settembre; il fatto di avere il roster completo per la prima volta (2004 infortuni di Azumah e Urlacher che minarono la preparazione, 2005 holdout di Benson) aiuterà Smith a crescere al meglio la squadra e, per un gran lavoratore come lui, questa è la soluzione ideale per cercare la continuità che a questa squadra manca davvero da troppe stagioni.