Si torna coi piedi per terra!

Arizona Cardinals – New England Patriots: 3-30

Due partite, due risultati, due stati d’animo.
Chi sono i Cardinals? Sono quelli che hanno battuto i Campioni, i Pittsburgh Steelers, o sono quelli disintegrati dai New England Patriots?
La vittoria, sull’onda dell’entusiasmo che veniva dall’inaugurazione del nuovo e bellissimo stadio, aveva creato grande entusiasmo attorno alla Franchigia dell’Arizona, la pesante sconfitta rimediata a Foxboro da Tom Brady e compagni ha rimesso tutti coi piedi per terra.
Quei piedi per terra li ha rimessi per primo Matt Leinart da USC, ragazzo dalle grandi potenzialità ma capriccioso col suo atteggiamento da primadonna, ultimo tra le prime scelte del draft di aprile a firmare il contratto (6 anni per 51 milioni di$) e in holdout da 15 giorni. La prima uscita tra i Pro lo ha visto completare 4 passaggi su 11 per 45 misere yards. Buone le 2 corse che hanno fruttato 29 yards, ma non è quello che gli si chiede di fare.
Da sottolineare che lo stesso QB è stato il miglior rusher della squadra!

E non si pensi al fatto che era una partita di preseason; conterà anche poco ma la differenza tra NE e Arizona è parsa abissale.
Mentre il grande Brady e il bravo Cassel completavano e centravano ben 16 diversi ricevitori totalizzando 341 yards, Warner, Leinart e Navarre completavano per 6 compagni totalizzandone, in tre, poco più di un centinaio.
Imbarazzante anche il divario sulle corse: 157 a 55.

Così non va, così si rischia di trasformare la stagione delle rivincite in un’ennesima delusione.
E’ suonato fortissimo il campanello d’allarme e Green dovrà far dimenticare in fretta la scoppola ai suoi, che, forse, si erano un po’ troppo esaltati per aver battuto gli Steelers.

L’attacco non ha mai preso ritmo, la difesa ha concesso in ogni dove. Vero che i titolari della difesa stessa hanno concesso non moltissimo (2 FG e 1 TD), ma la squadra ha stentato sempre, non ha mai preso in mano le redini del gioco e mai ha mai impensierito la collaudata difesa dei ragazzi di Bill Belicick.

Vedremo. Lavoro ce n’è, Leinart è da valutare essendosi allenato poco o nulla, The Edge entrerà in forma e, in generale, non manca la qualità per fare bene.
Sicuramente lo spirito, la sicurezza, la cattiveria dovranno essere molto diversi.

A volte una scoppola presa in un momento non decisivo può essere salutare, basta farne tesoro. La stagione è alle porte, con lei arriva l’anno della rivincita. Le aspettative ci sono, il materiale umano per concretizzarle non manca, ma non basta.

Queste aspettative hanno un nome: playoffs; se non si migliora però resteranno tali. La scommessa è lanciata, tra alti e bassi. La scommessa non è facile ma tutt’altro che impossibile.

In bocca al lupo.