Chicago strapazza Detroit grazie ai lanci!

Chicago batte Detroit 34-7, la difesa concede la prima meta in casa dopo 26 quarti di imbattibilità e il primato è condivisio con un record di 2-0 insieme ai sorpendenti Minnesota Vikings una settimana prima dello scontro diretto di Minneapolis. Fin qui tutto normale, più o meno, a parte proprio i Vikings che ottengono il primato grazie a due vittorie contro i pronostici ottenute su Washington e Carolina, entrambe squadre da playoff solo un anno fa. L’altro lato, meno consono a quanto visto di recente a Chicago, è il gioco offensivo, un lato dell’attacco spesso sconosciuto in questi ultimi anni e che va via via concretizzandosi grazie a Rex Grossman, oggi praticamente perfetto. Il quarterback che, fatti i dovuti scongiuri, sembra completamente recuperato, mette in piedi una prestazione da grande giocatore alla sua decima partita da titolare in NFL, completando 20 dei 27 passaggi tentati, conquistando 289 yards e condendo il tutto con 4 TD passes.

Rinviato il primo appuntamento con le 300 yards in partita, Grossman (che nell’utlimo drive ha ceduto il posto a Brian Griese) è stato comunque grande protagonista, giocando palloni spesso perfetti e capaci di aggredire il down field avversario grazie soprattutto alle fughe di Bernard Berrian (5/89, TD), autore di uno splendido touchdown nel secondo quarto quando, dopo essere stato pescato a poche yards dalla meta da un pallone veloce e piuttosto profondo, ha completato in tuffo per 41 yards riuscendo a tenere una palla piuttosto “bollente”. Nulla da fare per la difesa dei Lions, colpita a ripetizione anche dal tight end Desmond Clark (5/85, TD) e in endzone dal TE opposto John Gilmore, autore di due segnature. Grossman ha dato sicurezza al gioco aereo, mostrando pazienza, capacità di lettura e un rilascio rapido, con ottime abilità di movimento. Sei dei dodici terzi down convertiti sono anche merito del quarterback, in particolare nel terzo periodo quando in due occasioni ha risolto situazioni intricate grazie al proprio braccio. Nella prima ha pescato Rashied Davis per 31 yards servendolo tra le hash-marks dopo che questi si era splendidamente liberato; nella seconda occasione ha servito un Clark lasciato solo dopo un ottimo scramble sulla destra che ha attirato a se le secondarie avversarie e dato al tight end la possibilità di ricevere con tranquillità.

Ancora in affanno il gioco di corsa, e questo dato potrebbe davvero diventare preoccupante nell’arco della stagione, anche se è presto per parlare di crisi. Certo gli infortuni estivi cominciano a pesare, ora che si fa sul serio, sia su Thomas Jones (21/64) che su Cedric Benson (10/25). Jones, anche oggi partito titolare, ha mostrato una discreta forma, sufficiente a controllare bene il corpo e a muoversi bene prima dello scatto, ma non abbastanza per aggredire a fondo i buchi creati da una linea oggi incredibilmente solida e perfetta in fase di copertura. Benson, dal canto suo, è piuttosto in ritardo di preparazione, fatica a correre e non riesce a mettere in piedi nemmeno una giocata decente, cosa che, nonostante i numeri, riesce a Jones.

La difesa vive la solita grande giornata. Concessa una meta sul 24-0 ad inizio terzo quarto, i Bears non sono quasi mai sembrati in affanno, hanno forzato due fumble (Jon Kitna e Kevin Jones) dai quali sono nati i primi dieci punti e giocato blitzando spesso e con ottimi risultati. Nonostante questo Kitna è uscito senza subire intercetti e guidando bene un attacco che ha dato una mano ai propri avversari grazie a un numero elevatissimo di penalità, spesso forzate dal gioco predominante dei difensori di casa. Brian Urlacher è tornato vero leader della difesa, assieme a un Lance Briggs di sostanza e un gran gioco el front four che, a fine partita, a sei sacks e tre fumble forzati (e tutti recuperati). Ottima di nuovo la partita di Alex Brown (1 FF, 1 FR) capace nel primo tempo di mettere sempre pressione sul quarterback avversario, e buone le conferme del solito Adewale Ogunleye e del rookie Mark Anderson.

Il fallo più grave dei Lions (14 penalità per 104 yards) è comunque commesso da Fletcher, CB che commette un inutile e stupido fallo subito dopo lo snap che porta Bailey a intercettare e riportare in meta un lancio di Grossman. Gioco che avrebbe riaperto la gara e viene invece vanificato. La difesa di casa, diversamente, ha concesso davvero poco, our trovandosi di fornte un preciso Kitna è riuscita a chiudere sempre i varchi giusti limitando un Kevin Jones partito bene e poi limitato alla grande e soffrendo, di tanto in tanto, sulle ricezioni di Williams e Furrey.

La prossima settimana Chicago vola a Minneapolis in una gara dove sarà fondamentale ritrovare più consistenza nel gioco di corsa oltre a confermare i progressi avuti sui lanci di Grossman e da tutta la batteria di ricevitori. La difesa non sembra avere ancora incontrato troppe difficioltà, ma la partenza in sordina dei Vikings che segna già 2-0 deve mettere tutti in guardia per cercare di creare quel break all’interno della NFC North che diventerebbe già importantissimo dopo tre sole weeks giocate.