Ai Bills basta la difesa per annichilire Miami

Il timore era, che la buona prova di una settimana fa sul campo dei Patriots, si rivelasse un fuoco di paglia.
La solita immensa difesa, per di più imbottita di roockie per le assenze di Vincent e Spikes, domina per l’ intera partita un attacco dei Dolphins si mal protetto dalla linea, ma che Culpepper affossa con una serie di errori decisivi.
L’ attacco dei Bills invece risponde rigidamente ai dettami di Jauron, conservativo fino al midollo, basato quasi esclusivamente sulle corse di McGahee e che a Losman chiede solo di non commettere turnover.
Il Qb non delude il suo tecnico e con zero intercetti in due gare pare aver risolto un suo atavico problema di precisione, sacrificando peraltro il gioco in profondità e realizzando statistiche semplicemente irrisorie.
Il primo possesso dei Dolphins è lo specchio dell’intero incontro.
In un pochi giochi Culpepper viene sackato due volte e per due volte commette fumble, ma per sua fortuna sempre ricoperto dai compagni.
I Bills allora pensano bene di portarsi avanti e con un drive fatto esclusivamente di corse mettono Lindell nella condizione di poter cercare i pali, il Kicker dalle 33 non sbaglia e i Bills vanno 3-0.
La reazione dei padroni di casa è frustrata dai blitz di Simpson e Denney, che tagliano come burro la linea offensiva e non lasciano altra scelta se non il punt.
Buffalo non approfitta della situazione e colleziona drive offensivi senza costrutto, rinunciando spesso anche solo a tentare di prendersi rischi in profondità.
Miami dal canto suo riesce nel finale di secondo quarto a imbastire un drive notevole, ben alternando le corse di Brown con i lanci per Chambers e McMichael.
Giunti sulle 14 avversarie, con un 2e10 e con meno di 1 minuto sul cronometro, Culpepper sotto pressione pensa bene di andare in scramble e lanciare in side line, peccato che sulla traiettoria non vi siano compagni ma Angelo Crowell, che intercetta e manda tutti negli spogliatoi con i Bills ancora avanti 3-0.
Gli special team dei Bills diventano protagonisti nella seconda metà di gara, costringendo Miami a partire sempre da posizioni molto scomode e regalando all’ attacco invidiabili punti di partenza.
Così avviene nel primo gioco del terzo quarto, quado la partita viene di fatto decisa da una grossa ingenuità delle secondarie dei Dolphins.
Dopo un paio di buone corse, Losman lancia una saetta in profondità, dove Evans difficilmente ci sarebbe arrivato, ma Allen pensa bene di strattonare il ricevitore commettendo pass interference e portando i Bills sulle 4yd.
Qui Losman è bravo a trovare Reed solo soletto in endzone per il 10-0.
Il copione non cambia in seguito.
Culpepper si trova a partire quasi sempre nelle proprie 10yd e la pressione dei difensori non gli consente di imbastire drive degni di nota, in compenso a fine giornata collezionerà 7 sack.
La ciliegina sulla torta la mettono però ancora gli special team di Buffalo che con Wire bloccano uno dei tanti punt dei delfini e con Andre Davis ricoprono il pallone.
L’attacco segna anche un altro Td, che però viene giustamente annullato per contatto illegale e allora ai Bills non resta che arrontondare con un Fg..16-0(in precedenza i Bills avevano realizzato un altro Fg).
La reazione di Culpepper e compagni si materializza solo nel finale di partita, quando la difesa ospite se la prende con più calma.
Buona serie di passaggi e Td centrale ben ricevuto da Chambers che fissa il punteggio sul 16-6.
La fallita realizzazione dei 2 punti chiudi i giochi e i Bills portano a casa un successo inaspettato quanto meritato.
Per Buffalo ora sono in arrivo due turni casalinghi con Jets e Vikings, due partite che ci diranno se la stagione potrà assumere significati inattesi o limitarsi a lanciare buoni segnali per il futuro.
In attesa di queste risposte sottolineamo il buon lavoro di Jauron e del suo staff, mentre Mularkey si rivela la mossa segreta di Wilson jr. per affossare una rivale divisionale.