Da perfetti a sconfitti. Giants corsari.

Scintillanti e spreconi.
E’ riassumibile in due parole la prestazione dei Philadelphia Eagles nell’opener casalingo contro i New York Giants.
Già durante il kickoff si capisce che la partita sarà dura e spigolosa, con Akers che per ostacolare il ritorno avversario finisce nella zona dei Giants a bordo campo, facendo scatenare un piccolo tafferuglio con Feely, prontamente sedato da Barber e gli altri.
Il primo drive, come da tradizione ormai per gli avversari degli Eagles, è un successo per [b]Eli Manning[/b] che senza sforzo imbecca prima Burress per 16 yards e poi, grazie ad una efficacissima play action, il tight end Amani Tooner per il Td da 37, con la connivenza di Lewis che lo lascia completamente libero.
Anche l’attacco degli Eagles sembra girare bene ed infatti il pareggio è subito realtà con due giocate in ricezione stupende di LJ Smith (7 x 111 yds alla fine) e un Td droppato clamorosamente da Schobel. Dopo questo errore, però, entra in scena Westbrook che su corsa realizza il suo 31esimo TD di carriera (l’ottavo contro i Giants).

Sul punteggio di sette pari ritorna in campo con vigore la difesa di Phila, che fa bella mostra di sé concedendo, da qui alla fine del primo tempo ben 5 sack sul povero Manning e una pressione prossima all’asfissia.
Al contrario la linea offensiva di Phila è una fortezza inespugnabile e porta [b]McNabb[/b] a trovare il suo ricevitore preferito in Dontè Stallworth per il primo vantaggio dei padroni di casa.
La difesa continua a soffocare non solo Manning, ma anche Barber che corre solamente 8 yds in tutto il primo tempo. Akers quindi, ha la possibilità di arrotondare il bottino del primo tempo con due field goal. Il primo dalle 49 yd prende il palo, mentre il secondo dalle 35 va a bersaglio e chiude il primo tempo sul 17-7 per degli Eagles davvero impressionanti. Mcnabb lancia a sei ricevitori diversi e ripartisce quasi come un computer i suoi bersagli (6 lanci ai WR, 5 ai TE e 7 ai RB).

La seconda frazione inizia ancora sotto il segno di McNabb che manda subito nel primo drive al TD Brown e dilata ulteriormente il vantaggio a +17 (24-7).
La grandissima pressione di Kearse (devastanti le sue penetrazioni) e Trotter non lascia nulla agli avversari e garantisce tanta inerzia ad un Lincoln Financial Field davvero soddisfatto e rumoroso.
L’azione che cambia la partita arriva in apertura di quarto periodo con un lancio di Manning per Burress che commette un fumble, apparentemente ricoperto da Dawkins, che a sua volta perde il controllo dell’ovale, che carambola definitivamente nelle mani di Carter in endzone.
L’attacco dei “verdi” perde completamente smalto e colleziona due 3 & out consecutivi, culminati con un sanguinoso fumble di Westbrook sulle proprie 23. A questo punto Manning non si fa pregare e pesca ancora Tooner per il TD del –3 ad altrettanti minuti dal termine.
A 58” dal termine (dopo l’ennesimo infruttuoso drive degli Eagles) Manning riparte dalle sue 20 yds senza timeout a disposizione per cercare il Fg del pareggio e grazie a Barber e Toomer arriva in una buona posizione di campo. In seguito Cole, con una banalissima penalità da 15yd, regala il comodo FG a Feely del pareggio dalle 35. Overtime!

La palla è in mano agli ospiti ma non riescono ad arrivare in raggio Field goal, rischiando moltissimo su un fumble generato da Kearse e fortunosamente ricoperto dai Giants. La palla passa a McNabb e soci che proseguono la siccità offensiva che dura ormai da 40 minuti di gioco e sfoderano l’ennesimo 3 & out che questa volta risulterà fatale.Un drive da più di sei minuti dei Giants arriva ad un cruciale 3 & 6 dalle 31 yds di Phila. La scelta di Reid è di blitzare pesantemente Manning che poco prima dell’arrivo di Trotter scaglia il pallone verso [b]Burress[/b] che si ricorda di essere un grande ricevitore e converte in TD chiudendo il match e zittendo tutto lo stadio.

Sconfitta pesantissima dal punto di vista psicologico per le “aquile” perché dopo aver dominato per lunghi tratti, sono stati risucchiati da un vortice di incertezza e paura. In vista della prossima partita, oltre allo scoglio psicologico ci sarà anche quello dell’assenza di [b]Kearse[/b] a causa di un infortunio al ginocchio.
Nella gestione Reid la squadra è 3-5 negli opener casalinghi e questo non è certamente un dato confortante, ma lo è ancor meno quello della sconfitta nonostante i 7 sacks inflitti a Manning.
In una partita praticamente perfetta per tre quarti di gioco uscire sconfitti con un 23-0 tra ultimo periodo e overtime fa molto male. Vedremo quanto domenica in casa dei 49ers.