I Broncos si confermano la bestia nera dei Patriots
E’ diventata una regola, la routine, la norma…A questo punto è forse meglio che i Patriots non affrontino i Broncos per i prossimi trent’anni perchè altrimenti si sà già che accade…
Per di piu’ New England sembra giocare al peggio quando ha di fronte Denver e ciò è avvenuto pure domenica sera per il Sunday Night di week.3 al Gillette Stadium con una sconfitta 17-7 in un game veramente giocato male.
Dall’inizio alla fine della partita ci sono stati solo i Broncos nonostante la difesa dei Pats abbia poi alla fine concesso solo 17 punti agli avversari e l’attacco non abbia concesso nè sacks neè commesso turnovers; ma ciò non è stato sufficiente ad evitare la sconfitta che fà doppiamente male poichè c’era da ‘vendicare’ anche il game degli scorsi play-offs.
Il gioco di corsa ha visto prevalere Denver con Tatum Bell e le sue 123 yards su 27 portate mentre dall’altra parte il rookie rb Laurence Maroney di yards ne portava a casa solo 18 su 12 portate con una media, misera, di 1,5 yards ed ‘orfano’ di Corey Dillon che, pur partendo bene e sembrando di essere in buona serata, si infortunava però quasi subito e così la partita cominciava già a prendere una brutta piega.
La linea offensiva dei Broncos faceva poi al meglio il suo mestiere mentre, viceversa, quella dei Patriots non riusciva ad aprire varchi al running game.
La difesa ? Eccellente la prova dei due LB di Denver (DJ Williams e Ian Gold) autori di ben 17 placcaggi.
Dall’altra parte invece Asante Samuel veniva letteralmente bruciato dalle bombe a lungo raggio di Plummer su Javon Walker; un Plummer ben diverso da quello visto le prime due giornate e che ha gestito la partita al meglio.
Partita che si decideva all’inizio del quarto quarto quando i Broncos dalle proprie 17 yards fronteggiavano un critico terzo e 6. Jake Plummer lanciava l’ovale verso la sideline sinistra dove, sempre lui, Walker sbeffeggiava prima Samuel, poi Sanders ed andando direttamente nella endzone con una ricezione da td per ben 83 yards. 17-0…Ed il pubblico di casa a quel punto ammutolito e sfiduciato.
Il drive da 80 yards di Tom Brady che portava alla meta il WR Doug Gabriel giungeva un po’ tardi per riaprire il match.
Forte, fortissima la paura di lanciare verso Champ Bailey; i Patriots sembravano troppo timorosi in attacco sia in campo che sulla sideline mentre Shanahan ancora una volta usciva con un game plan perfetto contro New England.
Qualche ombra pure sul rookie kicker Gostkowski che dopo un’ottimo training camp ed una altrettanta convincente pre-season, si vedeva un altro field goal, il secondo nelle ultime due partite, bloccato.
Questa volta ad inizio partita dalle 37 yards e quello che poteva essere un 3-3 diventava subito dopo un 10-0.
Proprio tutto contro i bostoniani, anche qualche chiamata arbitrale dubbia tra cui un evidentissimo fumble ricoperto da Tedy Bruschi ed invece incredibilmente dato come passaggio incompleto.
Ma stà di fatto che i Pats quando,e ciò accade spesso, incontrano Denver non riescono proprio a convincere anche se, come stavolta, si giocava in casa e quindi l’altitudine non era argomento di discussione.
Ed ora Cincinnati…
Dopo aver visto i Bengals vincere in trasferta contro i Pittsburgh Steelers già si delinea il veder dominare i ricevitori nero-arancio.
Però storicamente i Patriots hanno sempre risposto bene quando messi, come ora, con le spalle al muro.
Ci si attende che Belichick ed il suo staff mettano in carreggiata il team per domenica prossima ed evitare una eventuale seconda sconfitta consecutiva per la franchigia: un evento che non si verifica dal lontano 2002.
Una lunga striscia.
E, comunque, nonostante la recente debacle casalinga i New England Patriots hanno comunque un record al momento vincente (2-1) e molti fans gradirebbero arrivare alla ‘bye week’ con un risultato di 3-2.
Per tornare alla partita di Cincinnati i Patriots dovranno fare una partita basata in attacco su un forte gioco di corsa ed in difesa di blitzare Palmer tenendolo, se possibile, sotto pressione; tenere il punteggio relativamente basso ed effettuare lunghi drive in attacco.
Semplice…a dirsi…
Vedremo: di sicuro una partita da non perdere.