I leoni sono nella fossa ma Marinelli continua a crederci

Dopo due sconfitte contro squadre superiori sembrava che la terza partita potesse essere quella buona per i Lions: al Ford Field, contro una squadra in costante declino e guidata da un campione all’ultimo giro di danze che ha sempre sofferto, anche nei suoi anni migliori, gli stadi coperti. Lo scenario favorevole non è bastato ai Lions. La difesa, trasformata completamente in due sole settimane, non è mai riuscita nemmeno a sfiorare Favre, che ha giocato una partita da anni d’oro, di quelle che magari gli faranno venire voglia di continuare anche l’anno prossimo. Certo va detto che la secondaria di Detroit non era di quelle che fanno tremare i polsi: il promettente rookie Daniel Bullocks giocava la sua prima partita da titolare e uno dei due cornerback era il noto bidone Jamar Fletcher, ex prima scelta di Miami, caduto in disgrazia a causa della sua inabilità nel placcaggio e nella copertura.
Dopo un paio di drive di studio i Packers hanno aperto le danze grazie a un corto passaggio di Favre che Jennings ha convertito in un touchdown da 75 yard. I Lions però hanno risposto subito in attacco, aiutati da una pass interference e da alcune solide corse di Kevin Jones, alla sua miglior prestazione stagionale. Il gioco decisivo è stato un altro passaggio corto convertito in big-play, stavolta il quarterback era Kitna e il ricevitore Bryson (che tecnicamente è un runningback). Touchdown e 7-7. Nel resto del primo quarto Kitna disfava e ricostruiva. Prima si faceva intercettare un passaggio da Manuel, che riportava in touchdown, poi sfoderava il braccione e pescava Roy Williams per un touchdown da 42 yard. Col passare dei minuti nel secondo quarto diventava evidente la giornata di grazia di Favre, o la pochezza dei defensive back dei Lions, ma gli ospiti alla fine riuscivano a spuntare solo un field goal e la partita restava apertissima. Nel terzo quarto GreenBay prendeva piano piano il sopravvento, le squadre si scambiavano colpi in attacco ma i Packers riuscivano sempre a tenere almeno tre lunghezze di vantaggio. In un concitato finale Kitna subiva un sack su quarto down, lasciando la palla agli avversari, ma Ahman Green commetteva un fumble che Fletcher recuperava tra lo stupore dei presenti. Purtroppo c’era poco tempo per imbastire un drive e un paio di penalità quanto mai inopportune riducevano al lumicino le speranza, cancellate definitivamente solo all’ultima azione, quando il lancio della disperazione di Kitna cadeva incompleto.
In queste tre settimane i Lions hanno dimostrato a tratti che cosa potrebbero fare se riuscissero a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle. Purtroppo quando c’è la difesa non c’è l’attacco e viceversa. In generale Domenica sono stati molto bravi Kitna, Jones e Williams in attacco, Sims in difesa. Male la linea di difesa: la pressione su Favre è stata nulla, 0 sack e 0 hurries. Sui terzi down GreenBay ha convertito troppo: Rogers viene sempre raddoppiato o tagliato fuori ma gli altri devono imparare ad approfittarne per elevare il loro gioco. Migliorare la pass rush è la chiave per migliorare l’intera difesa. Oltre a Bullocks anche Scott ha giocato la sua prima partita da titolare, nella posizione di tackle destro, e si è comportato bene, nonostante alcuni falli ed errori di inesperienza. Nonostante dopo 3 sconfitte inizi a crescere il disappunto attorno alla squadra, l’ambiente Lions non è scoraggiato. Marinelli è un tipo combattivo, un motivatore, uno tosto insomma. Crede nell’insegnamento continuo e crede nel fatto che i suoi giocatori devono credere nel sistema e in se stessi, e per farlo non c’è via diversa dal duro lavoro. A mio parere finchè ci sarà lui al comando questa squadra ha una possibilità di crescere e maturare. Settimana prossima, contro i St.Louis Rams, sarà una partita fondamentale per la stagione e anche a livello personale per il coordinatore d’attacco Mike Martz, che coi Rams ha vinto un superbowl e partecipato in un altro. Non ci sarà in tutta la stagione una partita migliore di questa per provare a risorgere. I playoff sembrano lontani, ma tutto è ancora possibile, basta crederci.