Battuti i campioni del mondo

Riprende a pieno regime la marcia dei San Diego Chargers che nel Sunday Night superano i campioni del mondo dei Pittsburgh Steelers con una gara dai due volti. Nel primo tempo Rivers e compagni hanno faticato non poco a produrre gioco, permettendo alla difesa degli Steelers di avere spesso e volentieri la meglio. Porter e Farrior mettevano a dura prova la linea offensiva dei Chargers che spesso lasciava passare gli avversari che avevano gioco facile nel mettere le mani sul giovane quarterback californiano. Come se non bastasse Tomlinson non trovava sbocchi e quel poco di produzione offensiva ricadeva sulle spalle del wide receiver Parker.
Dall’altra parte Rothlisberger, ancora ben lontano dagli standard che hanno contraddistinto la sua passata stagione, si affidava più che altro alle corse di Willy Parker, visto che nei giochi di passaggio veniva quasi sempre afferrato dal “bulldozer” Williams e dal duo Merriman – Edwards. Ciò nonostante gli Steelers riuscivano a spostare la catena, con un super Hines Ward che dimostrava, se ancora ce ne fosse bisogno, tutto il suo valore ed il perché era stato eletto miglior giocatore del superbowl della passata stagione. Nel primo quarto l’attacco di San Diego chiudeva con un preoccupante –2 di total offense. Ed anche nel secondo quarto le cose non miglioravano, oltretutto Gates non veniva mai chiamato in causa e tutto il peso dell’attacco, con Tomlinson fuori gioco, ricadeva su Rivers e i suoi ricevitori.
Dall’inizio del terzo quarto però la partita prendeva subito un’altra piega; Rivers iniziava a trovare le giuste misure alla difesa avversaria, e Tomlinson iniziava ad ingranare. Un grossa mano veniva data dal running back Turner che con la sua potenza riusciva a scardinare l’arcigna linea difensiva degli Steelers che colpo dopo colpo iniziava a vacillare. Gates alla seconda ricezione della sua partita, segnava il TD del sorpasso e i Chargers una volta passati a condurre non si sarebbe più voltati indietro. Rothlisberger era praticamente accerchiato ad ogni snap e Parker non trovava più i varchi del primo tempo. Un field goal di Keading metteva fine alle speranze degli Steelers di evitare la terza sconfitta stagionale.
I Chargers “salgono” invece a 3 vittorie e 1 sconfitta ma nonostante il record positivo, ci sono ancora molte cose da sistemare, in particolare sembra che Gates, sia ancora emarginato dal gioco offensivo di San Diego e l’intesa con Rivers stenta a decollare. Quando Tomlinson incontra qualche difficoltà, muovere il pallone diventa un po’ complicato, anche perché nel reparto ricevitori a parte Parker, Lyod e il veterano McArdell non paiono garantire solide basi su cui costruire il gioco offensivo. Ottime notizie invece dal running back Neal che ha dimostrato di poter essere una valida alternativa a Tomlinson contro difese molto chiuse. Dalla difesa i piccoli problemi arrivano dalle secondarie che non sono certo al livello della linea difensiva e dei linebacker. Spesso incappano in errori grossolani, soprattutto Florence, autore comunque di un intercetto e del rookie Cromartie.
Schotteneimer questi problemi li conosce bene e cercherà nel corso della stagione di migliorare i reparti più deboli; il prossimo impegno per i Chargers sarà a poche miglia di distanza, ovvero domenica faranno visita ad una delle peggiori squadre della lega, i San Francisco 49ers. L’impegno appare molto abbordabile, quale migliore occasione per provare qualche nuova soluzione sia in attacco che in difesa; tuttavia dopo le esperienze dello scorso anno e la sconfitta di Baltimore sarà opportuno scendere in campo con la dovuta concentrazione, anche se si tratta di una partita “semplice”.