Dura lezione per i Bills nella tana dei Bears

La buona volontà non basta per arginare lo strapotere dei Bears e per i Bills arriva un’ inevitabile batosta.
Anche in una giornata così è però giusto non fermarsi alla crudezza del risultato e cercare di analizzare i momenti salienti dell’incontro, per scoprire magari che non è poi tutto da buttare.
Il primo quarto vede dei Bills spigliati, attenti in difesa e non troppo timorosi in attacco.
A fare la differenza sono i troppi errori e le palle perse dei bisonti, che regalano facili possessi ad un Grossman formato Mvp.
Il primo possesso dei padroni di casa parte già sulle 40yd di Buffalo, grazie al fumble di Moorman al momento di calciare il punt.
La difesa si comporta però bene, limitando le corse di Jones e impedendo completi profondi.
Per i Bears arriva il Fg del 3-0.
Losman non sembra subire particolarmente la pressione di Urlacher e compagni, tanto che le giocate migliori in attacco vengono proprio dai suoi lanci.
La linea offensiva regge, c è il tempo per ragionare e Jp riesce a completare diversi buoni lanci.
A mancare però è l’apporto delle corse.
Qui i limiti sono più impietosi e per McGahee la giornata regalerà poche soddisfazioni.
In particolare quando il Rb verrà chiamato a chiudere down di poche yard sarà invariabilmente bloccato dai blitz di Chicago.
L’attacco dei Bears comincia allora a macinare terreno e quando incontra qualche difficoltà ci pensano le penalità dei Bills a semplificare il tutto.
Il risultato però non va oltre un altro Fg…6-0.
Il drive seguente i Bills sono vicini ad una facile chiusura del down, ma una falsa partenza di Peters rovina tutto e si arriva al punt da pessima posizione.
Ancora una volta i Bears partono già nel territorio ospite.
Grossman capisce che è il momento di sfiancare il morale della difesa e consegna il pallone a Jones che costruisce un ottimo drive.
Giunti sulle 8yd Grossman vede bene Berrian e lo trova centralmente nel traffico, il roockie ha stoffa da vendere e riesce a siglare il TD del 13-0.
Losman però continua la sua discreta giornata e riesce a chiudere un 3e10, portando i Bills alle soglie del territorio dei Bears.
Qui però arriva il secondo turnover della giornata.
Losman indietreggia, ha tutto il tempo di cercare un Wr e lascia partire la più classica delle anatre ferite.
La palla arriva dolcemente tra le braccia di Briggs che riporta l’intercetto fin sulle 30yd ospiti.
I Bears da squadra cinica ne approfittano subito e dopo un drive incentrato sulle corse di Benson, consentono proprio a quest’ ultimo di varcare l’ endzone con una corsa da 1yd…TD e 20-0.
Il match è già in ghiacciaia, ma Grossman ci mette la ciliegina.
Il possesso seguente infatti trova con un siluro da 62yd il solito Berrian e mentre le secondarie dei Bills boccheggiano sfiduciate, riesce ad inventare un Td pass da 15yd per Davis in una zona dove vi sono ben tre difensori…27-0.
Losman porta i Bills in territorio ostile nel suo drive successivo…ma non è giornata.
Ancora una volta senza una particolare pressione finisce per lanciare il pallone nelle grinfie della difesa…per il terzo turnover domenicale.
Il resto della partita è accademia.
I Bears mettono in campo diverse riserve, mentre i Bills non vedono l ‘ora di prendere il primo aereo per Buffalo.
C è ancora il tempo per vedere il terzo intercetto di Losman…stavolta sulle 24yd dei Bears…due Fg di Gould e il fumble di Mcgee su un ritorno di punt…che porterà al Td di Benson per il 40-0 Bears.
Nei secondi finali Td della bandiera per i Bills, che finalmente riescono a non commettere errori e regalano a Evans il pallone giusto per il 40-7 finale.
Insomma poco da dire sulla superiorità di Chicago, squadra indiziata per arrivare fino in fondo quest’anno, resta però la sensazione che il compito gli sia stato troppo facilitato.
Inizialmente infatti, con il risultato in equlibrio, la difesa reggeva bene e andava confermando le buone prestazioni precedenti, poi gli errori dell’ attacco hanno regalato 4 possessi all’interno del territorio di Buffalo nel momento cruciale del match, deprimendo inevitabilmente la prestazione difensiva.
Per l’attacco giornata nera…3int e 2 fumble tutti trasformati in punti dai padroni di casa.
Giusto però sottolineare che per tutto l’incontro la linea offensiva dei Bills, che spesso abbiamo indicato come ricettacolo di tutti i mali, non si è comportata affatto male.
Gli intercetti sono frutto di scelte sbagliate del Qb, mentre in ogni drive offensivo Losman ha potuto godere di una protezione nel complesso accettabile.
Lo stesso Losman va sicuramente giudicato con un voto negativo per i troppi errori commessi, ma non sarebbe giusto dimenticare alcune buone giocate e la sensazione di un giocatore comunque in crescita anche dal punto di vista caratteriale.
La sconfitta di Chicago è stata l’occasione per confrontarsi con l’eccellenza che offre l’Nfl in questo momento, un metro di paragone per capire quanto lontana sia ancora la vetta.
I Bills però non sono la squadra allo sbaraglio che si poteva immaginare quest’ estate ed è giusto sperare nell’ulteriore crescita di questo progetto.
Non sarà probabilmente questo l’anno del ritorno ai playoff, ma potrebbe in ogni caso essere un anno fondamentale per le stagioni future…e allora tutti a Detroit con la voglia di regalare ai tifosi qualcosa in più di una stagione discreta.