Alexander grande anche sulla neve
Hasselbeck e Alexander in campo assieme. Un evento straordinario alla luce degli ultimi eventi, e come si dice in questi casi : “verrà a nevicare” ? Così è stato a Seattle. Nel Monday Night contro Green Bay la partita è stata giocata sotto un’abbondante nevicata, evento abbastanza insolito da quelle parti tanto che questa è stata la prima partita casalinga nella storia dei Seahawks giocata sotto la neve. Alexander era rientrato settimana scorsa dopo una frattura al piede che l’ha tenuto lontano dal campo per sei settimane, Hasselbeck invece rientrava dopo 4 settimane di pausa per un infortunio al ginocchio subito nella sconfitta contro Minnesota.
Il suo sostituto, Seneca Wallace, nelle 4 partite precedenti si era comportato comunque bene e i Seahawks hanno avuto un record di 2 vittorie e 2 sconfitte: Wallace ha passato per 787 yds (con quasi il 60% di completati), 8 TD e 5 intercetti. Il vero problema per Seattle più che dall’attacco è arrivato dalla difesa, incapace di fermare le corse avversarie.
A Kansas City senza appunto Alexander e Hasselbeck i Seahawks sono comunque riusciti a mettere a segno 28 punti, ma non sono riusciti a fermare l’attacco avversario che ne ha invece messi a segno 35 con un’eccezionale prestazione di Larry Johnson (155 yds e 3 TDs).
Due settimane dopo in casa contro i Rams spesso Seattle è sembrata in difficoltà nel fermare Stephen Jackson (che ha concluso con 93 yds e 1 TD) e la vittoria, per 24 a 22 è arrivata all’ultimo secondo grazie ad un calcio di Josh Brown e ad alcune chiamate dubbie da parte degli allenatori di St. Louis.
E la settimana successiva è stato un tracollo contro dei rinati 49ers: il RB di San Francisco, Frank Gore, ha corso 212 yds e Seattle è uscita sconfitta per 20 a 14.
L’unica partita in questo periodo dove la difesa ha ricordato quella della stagione precedente è stato il Monday Night contro gli Oakland Raiders, vinto per 16-0.
Seattle si è quindi presentata a questa partita con un record di 6-4 e con il fiato sul collo da parte di 49ers nonché con molti punti interrogativi sia sull’attacco che sulla difesa. Certo la sconfitta di San Francisco il giorno prima ha diminuito la pressione sull’incontro ma all’inizio della partita, causa anche la neve che a fatto sentire Brett Favre e compagni più a loro agio, le cose non hanno girato per il meglio per i Seahawks. Nella prima metà Hasselbeck ha faticato a trovare il ritmo: al secondo passaggio della serata ha colpito il casco di un suo uomo di linea e la palla è finita tra le mani di Charles Woodson sulle 36 di Seattle permettendo ai Packers di portarsi in vantaggio dopo poco con una corsa di Ahman Green (un’altro dei tanti ex di questa partita) per 7-0.
Hasselbeck arriverà all’halftime con 3 intercetti ma, grazie ad una buona prestazione della difesa (un importante intercetto di Hendron in endzone ed un FG bloccato), i Seahawks sono andati negli spogliatoi sotto di soli 2 punti (14-12) con 4 FG di Josh Brown. La quarta palla persa di Hasselbeck, questa volta un fumble riportato in meta dal rookie Hodge, ha caratterizzato l’altra segnatura dei Packers.
Al rientro in campo Favre incrementato il vantaggio per la sua squadra, trovando Donald Driver per un td da 48 yds.
Ma dopo una serie di punts l’ex riserva dello stesso Favre è tornato ad essere il qb di qualche settimana fa: tre drive conclusi con altrettanti passaggi da TD (23 yds per DJ Hackett, 4 yds per Jackson e 3 yds per Stevens, oltre ad una trasformazione da due punti sempre per quest’ultimo) hanno portato in vantaggio Seattle per 34-24. Due intercetti di Marcus Trufant e del rookie Jennings hanno poi definitivamente chiuso la partita.
Determinante per la vittoria di Seattle, oltre all’opportuno risveglio di Hasselbeck nella seconda metà della partita è stato Shaun Alexander: se il suo ritorno settimana scorsa non era stato molto convincete e lo stesso giocatore aveva ammesso di aver avuto qualche problema, più che altro perché non ancora pienamente fiducioso del proprio stato di salute, questa volta ha dimostrato di aver pienamente recuperato. 40 corse (record sia personale che di squadra) per 201 yds sono un’ottima dimostrazione di come sia tornato ai livelli della scorsa stagione. La media di 5 yds per corsa è stata importantissima, in una partita giocata con quelle condizioni di tempo, per il controllo del pallone e per far muovere la squadra anche nel primi due quarti, mantenendo i Seahawks vicini nel risultato nonostante i 4 palloni persi.