Sbranati dai Bears, addio al sogno playoff
Sotto le luci della ribalta nazionale, nel Monday Night disputatosi la scorsa notte, i Rams sono stati piegati dai Chicago Bears dell’ex Lovie Smith con un impietoso 42-20.
La sconfitta è pesante non solo per come è maturata (difesa sulle corse e special teams inesistenti), ma anche perchè ha ormai messo la parola fine ai sogni di post-season.
Da salvare certamente le prestazioni dell’attacco: Bulger (oltre le 300 yards, 2 TD pass ed 1 INT), Jackson e il suo backup Davis, Holt e Bruce.
Veniamo alla cronaca dell’incontro.
La prima frazione di gioco, prettamente difensiva, si è chiusa senza segnature.
Con la sola eccezione di una corsa da 22 yards di Rex Grossman in situazione di terzo down ed un lancio da 42 yards di Marc Bulger per Kevin Curtis, gli attacchi non hanno mostrato granché.
I Bears hanno sprecato l’occasione di passare per primi in vantaggio, allorquando il kicker Robbie ha fallito il secondo FG stagionale, quests volta da 37 yards.
St. Louis ha iniziato l’ultimo possesso del quarto sulle proprie 1, e si è trovata sulle 25 di Chicago in situazione di 2° e 9 all’inizio del secondo periodo.
Quest’ultimo si è rivelato decisamente più movimentato del precedente, e si è chiuso con il vantaggio dei Bears per 14-13.
I Rams hanno chiuso in modo vincente quello che è forse stato il miglior drive dell’intera stagione, portandosi sul 6-0 grazie al TD pass da 1 yards di Bulger per Torry Holt.
Poi, il solitamente impeccabile long snapper Chris Massey ha incredibilmente ciccato lo snap (primo errore in carriera), impedendo ai Rams la realizzazione dell’extra point.
In 12 giochi, i Rams hanno guadagnato qualcosa come 99 yards, consumando ben 6’22” sul cronometro. Ciò non accadeva dalla sfida contro i Dolphins nella stagione 2001.
Da ricordare certamente una grande ricezione di Curtis, ma anche una scelta coraggiosa di Scott Linehan.
In situazione di 4° e 1 sulle 17 di Chicago, i Rams si sono allineati con Stephen Davis davanti a Steven Jackson nel backfield. Davis ha ricevuto l’handoff ed ha corso per 16 yards, dando il la alla segnatura.
Ma l’inerzia dell’incontro si è spostata immediatamente in direzione di Chicago.
Il rookie Devin Hester ha riportato in meta il kickoff al termine di una corsa da ben 94 yards: l’extra point di Gould ha portato i Bears in vantaggio per 7-6 a 12’32” dalla fine del primo tempo.
Quello è stato il quinto ritorno vincente in stagione per Hester, comprendendo anche i ritorni di punt ed quello di un FG mancato, un nuovo record NFL.
I Rams hanno ribattuto prontamente, conquistando 72 yards in 8 giochi, che ha visto grandi protagonisti Isaac Bruce e Steven Jackson.
Bruce ha ricevuto per 2 volte consecutive, conquistando 61 yards: alle restanti 11, incluse le 2 della corsa vincente, ci ha pensato Jackson.
Jeff Wilkins ha calciato l’extra point, che ha portato il punteggio sul 13-7 per St. Louis a 7’43” dal termine.
Ancora una volta, Chicago ha risposto, ma in modo decisamente più convenzionale. I Bears hanno conquistato 74 yards, la maggior parte delle quali su corsa, fino a quando Grossman ha imbeccato Bernard Berrian con una slant: la sua catch and run da 34 yards, ha portato nuovamente in vantaggio gli ospiti.
A 3’30” dalla fine del quarto, Chicago è passata sul 14-13 dopo l’extra point.
L’ultimo drive dei Rams è iniziato con una corsa da 15 yards di Jackson. Bulger ha poi pescato Bruce per un guadagno di 24 yards. Con quel completo, Bruce ha superato Steve Largent, divenendo l’ottavo ricevitore di sempre.
Il primo tempo si è però chiuso con una nota stonata: Wilkins ha infatti fallito la trasformazione del FG da 48 yards che avrebbe ridato il vantaggio ai padroni di casa.
Da segnalare l’infortunio al linebacker Pisa Tinoisamoa, che ha riportato la frattura della mano destra e non ha più fatto ritorno in campo.
I Bears hanno continuato a martellare anche nel terzo quarto, ma i Rams non hanno saputo tenere il passo, chiudendo la frazione sotto per 28-13.
Dopo un three and out dei padroni di casa, i Bears hanno conquistato 94 yards in 6 giochi, il tutto in poco più di 3′.
Thomas Jones ha dapprima ricevuto per 24 yards, poi ha corso fino in endzone per 30 yards, dando ai suoi il vantaggio per 21-13 a 8’40” dalla fine del quarto.
Nel successivo possesso di St. Louis, si è temuto per un attimo che Jackson si fosse infortunato, rimanendo a terra dopo un guadagno di 4 yards.
Fortunatamente, si è trattato solo di crampi. Sfortunatamente, i Rams non sono stati in grado di convertire un 3° e 1, dovendo nuovamente calciare il punt.
Ancora una volta, i Bears hanno giocato un drive vincente, guadagnando 74 yards finchè Grossman ha imbeccato Muhsin Muhammad con un TD pass da 14 yards.
Il big play del drive è giunto con uno screen pass di Grossman per Adrian Peterson, che è valso ben 32 yards. L’extra point ha dato a Chicago il vantaggio per 28-13 a 3’31” dallo scadere del quarto.
Dopo l’ennesimo three and out dei Rams nel successivo drive, Matt Turk ha restituito palla a Chicago con il punt.
I Bears hanno completato l’opera iniziata nel terzo quart:o Peterson ha segnato con una corsa da 1 yard, portando CHicago sul 35-13 a 13’04” dal termine.
Jackson è rientrato in campo nel primo drive dell’ultimo quarto, giocando un ruolo importante nella corsa vincente degli Arieti.
Bulger ha imbeccato Holt con un TD pass da 6 yards, completando così un drive da 15 giochi per 89 yards durato 5’29”.
L’extra point di Wilkins ha portato il punteggio sul 35-20 per Chicago a 7’35” dalla fine dell’incontro.
Per l’ennesima volta, la possibilità che l’inerzia volgesse dalla parte dei Rams è svanita all’istante: Hester ha infatti riportato in meta il secondo kickoff della serata, questa volta per 96 yards, portando i suoi sul 42-20.
I Rams hanno giocato un altro drive vincente nel possesso successivo: Bulger ha lanciato il terzo TD pass dell’incontro, stavolta da 6 yards per Jackson.
L’extra point di Wilkins ha portato il risultato sul definitivo 42-27 a 4’40” dallo scadere.