Il bicchiere mezzo pieno…
E così i Cowboys lasciano andare l’ennesima occasione per dare una sterzata importante alla loro stagione: avevano potenzialmente in mano la possibilità di vincere la NFC East e di disputare due partite su tre dei playoffs in casa, oltre al possibile vantaggio di ottenere il bye al primo turno. Ora avranno da giocarsi tre partite su tre lontano da Irving, anche se non è tutto ancora deciso per il titolo di division, qualora Michael Vick e soci facessero il miracolo di vincere al Lincoln Financial Field.
Lasciano andare, si è detto, perchè in realtà gli Eagles hanno fatto non più di tanto per vincere questa partita contro una squadra irriconoscibile, a tratti parsa svagata e deconcentrata. Basti dire che quando si è trattato di accelerare per chiudere il gap di svantaggio con Philadelphia (rimasto a lungo di soli nove punti) gli unici risultati prodotti dall’attacco texano sono stati, in sequenza, un long snap sbagliato convertito con un’acrobazia in un buon lancio da Tony Romo, due false start della linea di attacco e un sack ciclopico concesso alla pass rush degli Eagles. Anche l’attacco, a parte l’intercetto ad inizio partita di Anthony Henry, ha messo pressione solo un paio di volte su Jeff Garcia, e poi è sembrato subire abbastanza passivamente l’attacco di Philadelphia.
Tony Romo, autore di una delle prestazioni più opache della sua breve carriera (14/29 per 142 yards, 1 TD pass su Terrell Owens e 2 intercetti) non è da considerarsi il responsabile dello scarso rendimento dell’attacco: sottoposto ad una continua pressione, ha faticato a trovare uomini liberi, scaricando più volte sulla sua valvola di sicurezza preferita Patrick Crayton e su Jason Witten, autore di una prestazione volitiva. Terry Glenn è risultato pressochè impalpabile. Una parola su T.O.: è vero che ha droppato anche stavolta un paio di palloni, ma un atleta che scende in campo con una mano piena di viti e placche e l’atra con un dito dal tendine spezzato, merita comunque un plauso per il proprio spirito di abnegazione, al di là delle critiche che si possono muovere al personaggio.
Che dire a questo punto, se non tentare di vedere il bicchiere mezzo pieno? Sembra quasi che i Cowboys non riescano a vincere gli scontri “importanti”, o che non ne abbiano il carattere, dato che il tasso di classe, in attacco e in difesa, è indiscutibile. E’ quasi come se questa squadra avesse l’attitudine degli outsider: è andata a strapazzare Carolina, Atlanta e Tennessee a casa loro, ha vinto partite sul filo dei nervi al Giants Stadium e in casa contro i Colts, ma ha anche sbracato miseramente con gli stessi Giants, contro i Saints e due volte contro gli Eagles. A conti fatti, si direbbe che Dallas renda più in trasferta, e molto di più quando non ha il favore dei pronostici.
Nè più nè meno come in questi playoffs che andranno ad iniziare a breve. Gli antichi romani dicevano “Spes ultima dea“…
SCORING SUMMARY
PHI – DAL 23-7 (7-0 6-7 3-0 7-0)
1ST QUARTER
TD Matt Schobel, 25 Yd pass from Jeff Garcia (David Akers kick is good), 4:00. Drive: 13 plays, 89 yards in 7:12.
2ND QUARTER
FG David Akers 25 Yd, 5:16. Drive: 12 plays, 89 yards in 7:36.
TD Terrell Owens, 14 Yd pass from Tony Romo (Martin Gramatica kick is good), 0:36. Drive: 10 plays, 81 yards in 4:40.
FG David Akers 45 Yd, 0:00. Drive: 6 plays, 38 yards in 0:36.
3RD QUARTER
FG David Akers 21 Yd, 12:14. Drive: 7 plays, 77 yards in 2:46.
4TH QUARTER
TD Correll Buckhalter, 1 Yd run (David Akers kick is good), 6:54. Drive: 12 plays, 80 yards in 7:00.