Brees e Tomilson: campioni anche fuori dal campo

Un altro riconoscimento alla strepitosa annata dei Santi di New Orleans è giunto con l’assegnazione a Drew Brees (parimerito con l’ex compagno di squadra, nonché running back dei Chargers, LaDainian Tomilson) del “Walter Payton Man of the Year award”. Il premio, dedicato al mitico running back degli Orsi passato a miglior vita nel 1999, è un riconoscimento che la National Football League assegna annualmente a chi si è saputo distinguere non solo per le prodezze sul campo di gioco, ma anche per quelle al di fuori di esso.

Brees, che si è unito alla compagine “Black & Gold” dopo che il devastante uragano Katrina ha messo in ginocchio la città, è che è divenuto subito uno dei simboli principali della rinascita della squadra, ha compreso l’importanza di dare il massimo non solo lanciando palloni, ma anche da un punto di vista filantropico. A lui si devono la creazione e l’investimento in fondi che sono stati usati per i più svariati motivi: dalle donazioni alle squadre giovanili, alla ristrutturazione di campi da gioco che erano andati distrutti, nonché (cosa ben più importante), ad ospedali ed associazioni benefiche nate per dare sostegno alle parti più lese della comunità.
In tutto questo ha coinvolto anche molti dei compagni di squadra, tra i quali Deuce McAllister, con il quale ha creato la raccolta fondi “Cocktails for Katrina”.

Parliamo però anche di football, dato che, accanto agli importantissimi meriti umani, ci sono per Brees anche quelli sportivi. Il nostro “eroe” ha infatti guidato i suoi in una stagione record, contribuendo in maniera basilare al raggiungimento del titolo di Campioni della NFC South con le sue 4.418 yarde passate (record di tutti i tempi per un QB trasferitosi in una nuova squadra) e con otto partite chiuse con una media di passaggi superiore alle 300 yarde.
Oltre al premio, i due vincitori, disporranno di 25.000 dollari da donare ad associazioni da loro scelte.

Che dire…Bravo Drew!