Emmitt James Smith III

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Nato a Pensacola, Florida, il 15 maggio 1969 in una famiglia non certo agiata, Emmitt (in realtà Emmit) si trovò fin da subito a fare i conti con la dura realtà della vita. Già all’inizio delle scuole medie era costretto a lavorare per poter acquistare i vestiti per andare a scuola, vestiti che la madre non poteva permettersi di comprargli. Ma il football già gli scorreva nelle vene: la madre ha sostenuto che fin da piccolo l’unico modo per farlo star buono era metterlo davanti a una partita di football, sebbene non capisse bene cosa fosse.

L’inizio

E’ al college che Emmitt Smith cominciò a dimostrare il suo valore come giocatore: prima del suo arrivo a Escambia, la squadra locale non era riuscita a giocare una sola stagione vincente nei precedenti 18 anni, ma quando Emmitt mise piede in campo la striscia perdente si interruppe magicamente. Corse 1.525 yds e mise a segno 19 TD. Nonostante questo inizio nessuno sarebbe stato capace di immaginare i numeri che il giovane running back avrebbe messo insieme nella sua carriera all’high school: 8.804 yds e 106 TD. Il suo coach Dwight Thomas dichiarò: “Per quattro anni abbiamo fatto tre sole cose e con esse vinto due campionati: hand-off su Emmitt, pitch su Emmitt, lanci su Emmitt. Non era un segreto. Tutti sapevano che avremmo dato la palla a lui. L’unico dubbio era come“.

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Iscrittosi all’Università della Florida, irruppe immediatamente sulla scena nazionale correndo per più di 100 yds al secondo incontro giocato con la maglia dei Gators. La settimana seguente fu schierato tra i titolari e stabilì il nuovo record di franchigia con 224 yds corse. Alla fine della sua prima stagione, Emmitt aveva corso 1.341 yds, nuovo record per Florida. L’anno successivo fu temporaneamente fermato da un infortunio al ginocchio, ma riuscì a contribuire con 998 yds e 9 TD. Il suo anno da junior fu caratterizzato dall’ennesimo record: 1.599 yds e 14 TD. Dopo tre anni aveva segnato 37 TD, aveva corso più di 100 yds in 23 incontri ed era stato selezionato come NCAA All-American. 58 record universitari ancora gli appartengono. Smith non rimase all’università per il suo anno da senior decidendo di dedicarsi da subito al football professionistico.

La carriera Pro

Durante il draft del 1990 sedici team passarono sul suo nome considerandolo troppo piccolo e lento, ma i Dallas Cowboys decisero di prenderlo: Emmitt si trovava così a giocare nel club che aveva sempre sognato da bambino. Smith ebbe immediatamente successo con i Cowboys: guadagnò 937 yds nella sua stagione da rookie e fu il running back più prolifico della NFL l’anno successivo con 1.563 yds. Smith trasformò, insieme al QB Troy Aikman e al WR Michael Irvin, l’attacco di Dallas nel migliore della lega. Era nato il trio delle meraviglie, “The Triplet”.
Nel 1992 vinse il titolo di MVP della Lega dopo essere di nuovo stato il miglior runner con 1.713 yds e 18 TD. Dallas finì la stagione con il record di 13-3 e andò a vincere il Super Bowl XXVII contro i Buffalo Bills.

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I Cowboys si ripeterono l’anno seguente, sconfiggendo di nuovo i Bills al Super Bowl XXVIII. Il cammino di Smith verso quella finale fu travagliato e doloroso a causa dell’infortunio alla spalla subito durante l’ultima, decisiva, partita della stagione contro i New York Giants. Entrambi i team arrivarono all’incontro con un record di 11-4: erano in palio il titolo della NFC East e il vantaggio-campo per tutti i playoff.
Con i Cowboys in vantaggio 10-0 poco prima della fine del secondo quarto, Emmitt Smith riuscì a correre dalla propria goal line fino alla metà campo dei Giants. Ma l’azione si concluse con un brutto colpo sul turf che ebbe come risultato una lussazione alla spalla. Smith, nonostante l’infortunio, continuò a giocare. I New York Giants riuscirono a recuperare e a portare la partita all’overtime nel corso del quale, però, Smith guadagnò 42 delle 52 yds del drive che consentì ai Cowboys di mettere a segno il field goal della vittoria. Anni dopo Smith confessò di aver sofferto tremendamente per l’infortunio e che ad ogni placcaggio, mentre cercava di contenere le lacrime, poteva sentire strani rumori e sinistri scricchioli provenire dalla sua spalla. Quella fu l’unica volta che John Madden, nel corso della sua pluriennale carriera da commentatore, a fine partita scese in campo per congratularsi con un giocatore. Il compagno di squadra Darren Woodson, in un’intervista a Sporting News, disse: “Non c’è dubbio, Emmitt ha il cuore più grande di tutti. Vuole vincere le partite e non vuole che qualcuno le vinca per lui”.

Il 1993 fu un anno magico: Smith divenne il primo, e per ora unico, running back a vincere, in una sola stagione, il Super Bowl, la classifica dei runner, il titolo di MVP NFL e quello di MVP del Super Bowl. Riconoscendo sua dedizione e suo immenso talento, i Cowboys gli offrirono un contratto quadriennale da 13,6 milioni di dollari, rendendolo, all’epoca, il più pagato running back della storia.

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Gli anni seguenti contribuirono, yard dopo yard, record dopo record, ad accrescere la sua fama. Nel 1996 arrivava il terzo anello, guadagnato vincendo il Super Bowl XXX giocato contro i Pittsburgh Steelers. Emmitt Smith è stato il primo giocatore nella storia della NFL a correre più di 1.400 yds per 5 stagioni di seguito e con le 1.021 yds guadagnate nel 2001, è divenuto il primo a mettere insieme 11 stagioni da almeno 1.000 yds, peraltro consecutive. E’ anche l’unico giocatore ad aver corso più di 18.000 yds. Detiene, infatti il record NFL di yds guadagnate su corsa in carriera (18.355) ottenuto battendo quello di Walter Payton, l’eroe della sua infanzia, il 27 ottobre 2002 al Texas Stadium. Inoltre, comanda la classifica dei TD segnati da un running back (166) e i suoi 175 TD totali lo classificano secondo solo all’immenso Jerry Rice (207). La somma delle yds corse e di quelle ricevute (21.564) lo rende uno dei soli quattro giocatori che siano stati capaci di guadagnare più di 21.000 yds dalla linea di scrimmage.
Smith ha accumulato anche una quantità di record per quanto riguarda la postseason: TD su corsa (19), TD totali (21, in coabitazione con Thurman Thomas), incontri consecutivi con almeno un TD su corsa (9), partite da almeno 100 yds (7) e yard totali guadagnate (1.586). Inoltre è l’unico giocatore, insieme al solito Jerry Rice, ad aver segnato più di 1.000 punti in carriera senza essere un kicker.

Lo stile

Oltre che per le sue impressionanti statistiche, Emmitt Smith va ricordato, grazie alla sua longevità sportiva, alla sua visione di gioco, al bilanciamento perfetto dovuto al suo baricentro basso, all’innato spirito competitivo, come uno dei più completi giocatori che abbiano ricoperto il ruolo di running back. Smith non solo eccelleva nelle corse tra i tackle, correndo “dritto e forte” e tagliando rapidamente verso i buchi che si aprivano, ma anche all’esterno, o come ricevitore. Nonostante non fosse mancino, portava, di solito, la palla con la mano sinistra. Come Walter Payton, Smith sapeva essere un grande bloccatore: il grande fullback Darryl “Moose” Johnston lo riteneva migliore di se stesso. Durante la sua carriera, fu spesso paragonato a Barry Sanders, che però non poteva disporre della fenomenale linea d’attacco che apriva la strada a Smith (Larry Allen e Mark Tuinei su tutti).

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Il ritiro

Nel 2002 Smith correva per l’ultima volta per Dallas totalizzando 975 yds (l’unica stagione sotto le 1.000 a parte quella da rookie) e l’anno successivo passava ai Cardinals, dove sarebbe rimasto per due campionati. Il 3 febbraio 2005 Emmit Smith firmava un contratto di un giorno con Dallas e immediatamente si ritirava, con indosso quella maglia a cui tanto aveva dato e da cui tanto aveva ricevuto. Il 19 settembre dello stesso anno veniva inserito nel Ring Of Honor dei Cowboys, raggiungendo i suo ex compagni Troy Aikman e Michael Irvin: The Triplets erano di nuovo al completo.

Titoli e Statistiche

3 Super Bowl (1992-1993-1996)
8 Pro Bowl (1991-1992-1993-1994-1995-1998-1999-2000)
4 NFL Rushing Titles
1 NFL MVP (1993)
1 Super Bowl MVP (1993)
1 NFC Offensive Player of the Year (1993)
1 Offensive Rookie of the Year (1990)
NFL 1990s All-Decade Team

Partite Giocate: 226
Portate: 4.409
Yard su Corsa: 18.335
Media: 4.16
Ricezioni: 515
Yard su Ricezione: 3.224
TD: 175

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