NFL 2007 Preview
Carissimi amici, ormai ci siamo: questa notte avrà finalmente inizio la nuova stagione NFL.
È quindi venuto il momento di presentare le squadre ai nastri di partenza.
Per fare ciò, seguiremo l’ordine dell’ultimo draft, con una breve analisi della prima scelta di ciascun team.
Nello scorso Aprile, c’era grande curiosità per quanto avrebbero fatto gli Oakland Raiders, ai quali spettava la prima scelta assoluta, avendo terminato la precedente stagione col peggior record.
Nonostante Al Davis non abbia mai amato draftare QB al primo giro, la scelta dei Predoni, rispettando le aspettative degli addetti ai lavori, è caduta su JaMarcus Russell, il forte regista di LSU.
Il ragazzo ha mostrato non solo un gran braccio, ma anche buone doti atletiche al college.
Attualmente il giovane sta però facendo parlare di sé per un altro motivo: non ha ancora firmato il contratto con i Raiders, ed il suo è l’holdout più lungo nella storia della NFL.
Niente male per un rookie…
È stato comunque messo a roster, ma la situazione sta diventando quasi grottesca.
In passato, Russell è stato paragonato a Daunte Culpepper.
Proprio quest’ultimo, per uno scherzo del destino, è alla fine approdato nella Baia per vestire il Silver & Black, dopo essere stato rilasciato dai Dolphins; nella preseason, partendo titolare al posto del deludente Walter ed in attesa della firma del già citato Russell, ha ben impressionato, dimostrando di saperci ancora fare nonostante il lungo recupero dall’infortunio al ginocchio.
Molto dipenderà dal rendimento della linea offensiva, che negli ultimi anni ha lasciato parecchio a desiderare: a questo riguardo, si registra l’arrivo dell’OT Cornell Green, proveniente dai Denver Broncos, e del C Jeremy Newberry, che ha attraversato la Baia dopo l’esperienza con i 49ers.
Nella free agency, oltre al FB Justin Griffith (ex Atlanta Falcons) è giunto anche il RB Dominic Rhodes, fresco campione del Mondo con i Colts: quest’ultimo dovrebbe fungere principalmente da backup di Lamont Jordan e da special teamer, dovendo però saltare alcune partite in quanto sospeso per motivi disciplinari (beccato a guidare ubriaco poche settimane dopo il Super Bowl).
Nella batteria ricevitori, mancherà quest’anno Randy Moss, passato ai Patriots in cambio di una scelta al draft: vedremo se Travis Taylor (provenienza Vikings), Ronald Curry e Jerry Porter riusciranno a dare sostanza al gioco aereo dei Predoni.
In difesa, merita menzione la riconferma del DT Terdell Sands.
Quanto di buono visto nella preseason (specie in attacco) fa ben sperare i tifosi dei Raiders: vedremo se i ragazzi di Davis saranno all’altezza della situazione.
Passiamo ai Detroit Lions.
Tenendo fede ad un trend ormai da anni consolidato (ma che, in tutta onestà, non definirei propriamente vincente), Matt Millen ha selezionato il WR Calvin Johnson, prodotto di Georgia Tech, unanimemente ritenuto il miglior prospetto nel proprio ruolo in questo draft.
Secondo ricevitore nella storia della sua università, ha messo a segno 28 TDs e ricevuto per quasi 3.000 yards.
Pur avendo una velocità bruciante e grandi doti di saltatore, a volte non gioca al massimo delle proprie possibilità e sbaglia il tempo dell’intervento aereo; inoltre, specie in mezzo al traffico, tende a deconcentrarsi sentendo l’arrivo dei difensori, e deve imparare a leggere meglio lo scramble del proprio quarterback.
A dar man forte a Johnson, è arrivato Shaun McDonald, vecchia conoscenza dell’OC dei Lions, Mike Martz, che l’aveva avuto con sé a St.Louis. Rilasciato invece Kevin Kasper.
Nel backfield è invece giunto un buon runner, T.J. Duckett, proveniente dai Washington Redskins, mentre è stato tagliato Aveion Cason.
I Lions hanno deciso di attivare dalla lista degli infortunati il RB Kevin Jones, a lungo fermo per problemi al piede.
Ma anche quest’anno il vero punto interrogativo in attacco, per Detroit, sembra essere la cabina di regia: Kitna, giocatore esperto, è stato il QB più intercettato della Lega nello scorso campionato.
Purtroppo Marinelli e Martz dovranno fare a meno della grande speranza in quel ruolo, ovvero di Drew Stanton: il ragazzo, prodotto di Michigan State selezionato al secondo giro, si è infatti infortunato nell’off-season, e dovrà star fermo per parecchio tempo.
Quanto alla difesa, importante la conferma del DT Cory Redding (ora il più pagato nel suo ruolo in tutta la NFL); da segnalare anche l’arrivo del CB Travis Fisher dai Rams ed il taglio del LB Dontè Curry.
Parliamo ora dei Cleveland Browns, i quali, ad avviso di chi scrive, sono stati gli autori delle migliori scelte al draft.
Anzitutto, hanno puntato sull’OT di Wisconsin Joe Thomas, per rafforzare la linea d’attacco.
Il ragazzo si è dimostrato un bloccatore eccezionale: 69 dei 311 bloccaggi da lui effettuati si sono infatti tramutati in altrettanti TD per la sua squadra; se un difetto gli si può imputare, è quello di non essere sempre costante e tempestivo nell’uso delle braccia per contrastare l’avversario, ma già lo scorso anno ha mostrato significativi progressi in tal senso.
Inoltre, con la 22ma scelta (cedutale dai Cowboys), la formazione dell’Ohio si è assicurata l’altro QB più atteso del draft, Brady Quinn, prodotto di Notre Dame.
Pur non avendo doti eccezionali nel correre palla in mano e nell’andare in profondità, Quinn è un giocatore estremamente attento nella lettura delle difese avversarie, con grande velocità di rilascio e precisione sul medio-corto. Deve però imparare a proteggere meglio il pallone, avendo commesso diversi fumbles nei suoi anni universitari.
Il giovane regista, tra l’altro, aveva a chiare lettere espresso il desiderio di vestire la maglia della propria squadra del cuore, i Browns, appunto: ed il lieto fine ha decisamente soddisfatto entrambe le parti.
Dopo quanto ha fatto vedere in pre-season, molti l’avrebbero voluto titolare al posto di Frye, che finora non è stato all’altezza delle aspettative.
Ma Phil Savage ha fatto capire che il debutto non sarà immediato, e Crennell l’ha confermato: nell’opener contro gli Steelers, sarà Frye a scendere in campo.
In compenso, è stato tagliato il regista più esperto, Ken Dorsey.
A rafforzare il backfield, è giunto dagli odiati Ravens il RB Jamal Lewis, in cerca di un pronto riscatto dopo un paio di stagioni sotto tono.
Tarda ancora il pieno recupero del C LeCharles Bentley, a causa di un infortunio che l’ha tenuto fuori dal campo per tutta la scorsa stagione.
Nel ruolo di centro, oltre alle conferme di Fraley e di Friedman, è anche giunto (dai Dolphins) Seth McKinney.
Passiamo ora alla difesa: dagli Houston Texans sono giunti l’OLB Antwaan Peek e il DT Robaire Smith. Sempre nel ruolo di DT, da segnalare l’arrivo di Shaun Smith dai Bengals, mentre dai Washington Redskins è giunto il CB Kenny Wright.
La prossima sarà una stagione davvero cruciale per i Browns, ma soprattutto per il loro HC Romeo Crennel: un altro campionato con record negativo metterebbe seriamente a repentaglio la sua permanenza sulla panchina di Cleveland.
Ed eccoci giunti ai Tampa Bay Buccaneers.
Con la quarta scelta assoluta, la formazione della Florida ha puntato sul DE Gaines Adams, uscito da Clemson.
Il giovane, pur non dotato di mezzi atletici spaventosi per il suo ruolo, ha comunque mostrato grande velocità, riuscendo spesso ad avventarsi sul QB avversario ed a sorprendere i bloccatori meno reattivi.
E proprio in difesa si sono registrate numerose novità, a cominciare dal taglio di Simeon Rice, fino all’approdo di Cato June (Campione del Mondo con i Colts).
Da segnalare anche gli arrivi del DE Kevin Carter (ex Dolphins), dei CBs Philip Buchanon e Sammy Davis (rispettivamente dai Texans e dai 49ers), del LB Patrick Chukwurah (provenienza Broncos) e del DT Lance Legree (da San Francisco).
Colpo dell’ultim’ora è l’acquisto di Jeremiah Trotter, tagliato a sorpresa dagli Eagles in Agosto.
Decisamente affollata appare la cabina di regia: dopo il mancato arrivo di Jake Plummer (che ha preferito ritirarsi), è infatti giunto a Tampa Jeff Garcia, proveniente dagli Eagles.
Il veterano pare essere in vantaggio per il posto da titolare: alle sue spalle, si giocheranno il ruolo di backup ben 3 giocatori, ovvero Chris Simms, Luke McCown e Bruce Gradkowski.
Sempre in attacco, va registrato il probabile ritiro del grande FB Mike Alstott: proprio per sostituirlo, è giunto dai Jets B.J. Askew.
A rafforzare la linea offensiva, si segnala l’arrivo dell’OT Luke Petitgout (ex Giants).
In questa stagione, i tifosi di Tampa si attendono il riscatto del WR Michael Clayton e del RB Cadillac Williams, purtroppo condizionato dagli infortuni nello scorso campionato.
Come i Browns, anche gli Arizona Cardinals hanno mirato a rinforzare la linea d’attacco nel draft, selezionando l’OT di Penn State Levi Brown.
Quest’ultimo, che può vantare notevoli mezzi fisici ed una discreta velocità, dovrà però fare molta attenzione ad evitare le troppe penalità nelle quali è incappato al college.
Ha siglato un accordo pluriennale anche un altro difensore selezionato al draft: si tratta del DT Alan Branch, uno dei migliori prospetti nel suo ruolo.
Nella free agency, la squadra ha puntato molto sulla difesa: prova di ciò è costituita dall’arrivo dei DEs Rodney Bailey e Joe Tafoya (rispettivamente dagli Steelers e dai Seahawks), dei CBs Ralph Brown e Roderick Hood (ex Cleveland e Philadelphia), della S Terrence Holt (dai Lions) e del DT Russ Kolodziej (da Minnesota).
In attacco, da segnalare l’approdo del FB Terrell Smith (ex Browns), del WR Sean Morey (dagli Steelers), del TE Tim Euhus (ex Steelers), del C Al Johnson (ex Dallas) e dell’OG Mike Gandy (da Buffalo).
Altro motivo di interesse sarà l’impatto del nuovo HC Ken Whisenhunt, già OC degli Steelers: vedremo se saprà trasformare Matt Leinart in un vincente come ha fatto in passato con Ben Roethlisberger in quel di Pittsburgh.
Passiamo ai Washington Redskins, i quali hanno puntato, nel draft, a sistemare la secondaria: la scelta è caduta sulla FS LaRon Landry; il ragazzo, prodotto di Louisiana State, ha dimostrato di essere un grande colpitore ed avere fiuto per l’intercetto, ma proprio la tendenza ad andare sulla palla gli ha fatto sbagliare diversi placcaggi.
Si è inoltre segnalato per alcune costose penalità, specie in fase di recupero sui lanci.
Il trend difensivo non si è limitato al solo draft, interessando anche la free agency: sono infatti approdati nella capitale il LB London Fletcher (da Buffalo), nonché i CBs David Macklin e Fred Smoot (rispettivamente da Arizona e Minnesota)
In attacco, invece, si segnala l’arrivo dell’OT Jason Fabini (dai Cowboys).
La cabina di regia dovrebbe essere stabilmente occupata dal giovane Jason Campbell, che dopo un anno di apprendistato ha scalzato il veteranissimo Mark Brunell, a sua volta preceduto, nella depth chart, da Todd Collins.
I Minnesota Vikings si sono invece assicurati il miglior prospetto nel ruolo di RB, puntando su Adrian Peterson, stella di Oklahoma.
Questi si è dimostrato un atleta fortissimo (divenendo uno dei migliori runners nella storia dell’ateneo), ma ha palesato qualche problema nella protezione del pallone in fase di corsa.
Il front office ha puntato a rinforzare la difesa, come dimostrano gli arrivi della fortissima S Mike Doss (Campione del Mondo con Indianapolis) e del LB Vinny Ciurciu (dai Panthers).
Quanto all’attacco, è fresca la notizia dell’acquisizione del QB Kelly Holcomb dagli Eagles, ciò per dare a Tarvaris Jackson un backup d’esperienza (viste le pessime prove di Brooks Bollinger nella scorsa stagione); si segnalano anche gli arrivi dei WRs Robert Ferguson (ex Packers) e Bobby Wade (dai Titans), nonchè del TE Visanthe Shiancoe (dai Giants).
Parliamo degli Atlanta Falcons, che per tutta l’estate sono stati al centro di un vero e proprio pandemonio a causa del proprio QB Michael Vick.
L’atleta è stato infatti coinvolto in un’inchiesta condotta da parte delle autorità federali su un giro di combattimenti tra cani e relative scommesse.
Dopo essere stato sospeso dal Commissioner Roger Goodell, Vick ha ammesso la propria colpevolezza davanti ad un Tribunale della Virginia, e ora rischia grosso, non soltanto sotto il profilo della responsabilità penale.
La sua carriera potrebbe dirsi, salvo miracoli, praticamente conclusa: a causa di questa assoluta sciocchezza, Vick ha gettato al vento il contratto più lucroso nella storia della NFL (ben 130 milioni di $), ma anche il rispetto e la stima dei tifosi, oltre che della dirigenza e dei compagni.
Goodell ha mostrato di non essere di manica larga: si prospetta una lunga squalifica, che potrebbe anche precludere un suo ritorno sui campi di gioco; il che dovrebbe avvenire, comunque, lontano da Atlanta.
Il gravoso compito di sostituire Vick spetterà quindi a Joey Harrington (ex Dolphins), il quale avrà come backup Chris Redman (tolto dalla naftalina dopo anni di inattività).
Casey Bramlet (reduce dall’esperienza in NFL Europa) è stato inserito nella practice squad, e potrebbe quindi fungere da terzo QB all’occorrenza; a complicare le cose, la cessione di Matt Schaub (backup di Vick nelle ultime stagioni, che ora avrebbe fatto davvero comodo) ai Texans, e l’infortunio rimediato da D.J. Schockley (con caratteristiche simili all’ex titolare) in preseason.
Con una difesa fortemente indebolita dalla free agency (basti pensare alla partenza di Patrick Kerney alla volta di Seattle) e dai molti infortuni, nel draft i Falcons hanno ovviamente rivolto la propria attenzione al reparto arretrato.
Il nuovo HC Bobby Petrino ha puntato sul DE Jamaal Anderson, prodotto di Arkansas.
Secondo gli addetti ai lavori, il giocatore deve necessariamente migliorare dal punto di vista fisico, (specie negli arti inferiori) e nell’attacco diretto ai bloccatori avversari, avendo già mostrato di essere un buon colpitore.
Sempre in difesa, la free agency ha visto l’approdo in Georgia del LB Marcus Wilkins (dai Bengals) e del CB Lewis Sanders (ex Houston).
È stato invece tagliato il veterano CB Kevin Mathis, a causa della lunga inattività successiva ad un grave infortunio al collo.
In attacco, invece, Atlanta ha messo a segno un gran colpo, con l’acquisizione (dai Saints) del veteranissimo WR Joe Horn; a rafforzare la OL è giunta la OG Toniu Fonoti (da Miami), mentre nel backfield si segnala l’arrivo del FB Ovie Mughelli (ex Ravens).
Passiamo ai Miami Dolphins: anche quest’anno, la formazione della Florida non ha mancato di stupire e far discutere tifosi e addetti ai lavori.
Come sappiamo, Trent Green è giunto a Miami dopo una lunga trattativa coi Chiefs.
In occasione del draft, tutto faceva pensare che il nuovo HC Cam Cameron ed il front office puntassero su Brady Quinn, ancora libero al momento della loro prima scelta: invece, con una mossa del tutto inattesa, i Dolphins hanno selezionato il WR Ted Ginn Jr., uscito da Ohio State.
Oltre ad avere grande velocità e buone mani (quasi 2.000 yds ricevute), il giovane ha mostrato di essere un grande specialista nei ritorni su calcio (6 TDs su ritorno di punt e 2 su ritorno di kickoff); tuttavia, manca ancora della fisicità necessaria per liberarsi stabilmente dalle coperture avversarie.
Il QB è poi arrivato al 2° giro: i Dolphins hanno infatti selezionato John Beck, prodotto di Brigham Young. Buon braccio sul medio-corto e buone gambe, dovrà però rafforzarsi fisicamente per resistere agli urti e per lanciare più spesso in profondità; in preseason ha comunque mostrato discrete cose.
Sempre in attacco, da segnalare gli arrivi del TE David Martin (provenienza Packers), chiamato a rimpiazzare Randy McMichael e dell’OT Mike Rosenthal.
Il grande colpo di Miami ha avuto per protagonista un difensore, l’OLB ex Steelers Joey Porter; questi potrebbe dare una spinta decisiva alla difesa, che può già contare su veterani come Jason Taylor e Zach Thomas.
A rafforzare la secondaria è invece giunta la S Cameron Worrell dai Chicago Bears.
Infine, quanto agli special teams, si registra l’arrivo del K Jay Feely (ex Giants), per colmare il vuoto lasciato da Olindo Mare, passato ai Saints.
Veniamo agli Houston Texans: dopo aver selezionato Mario Williams con la prima scelta assoluta nel 2006, anche quest’anno la formazione del Sud ha puntato sulla difesa mentre, ad avviso di chi scrive, avrebbe fatto meglio a rinforzare la linea offensiva.
La scelta dei Texans è caduta sul DT di Louisville, Amobi Okoye, il quale è però parso sottodimensionato e poco veloce per il ruolo ricoperto, specie sulle corse.
Nonostante ciò, ha chiuso la carriera universitaria con ottimi numeri: 121 placcaggi (68 dei quali da solo), 10 ½ sacks e 23 placcaggi con perdita di yards.
Altra mossa che ha lasciato perplessi è stato il taglio di David Carr (prima scelta assoluta del 2002), passato ai Panthers; il ragazzo è certamente un buon QB, ma i troppi sacks subiti altro non fanno se non dimostrare che la OL era quantomeno porosa…
In cabina di regia è arrivato Matt Schaub dai Falcons: vedremo se senza la pesante ombra di un giocatore come Vick saprà dimostrare quanto di buono si è sempre detto su di lui.
Sempre in attacco, il gran colpo è stato certamente l’acquisizione di Ahman Green, forte RB proveniente dai Packers: con lui e Ron Dayne a fargli da secondo, il backfield di Houston è di tutto rispetto.
Il reparto offensivo ha visto anche gli arrivi del WR Andre Davis (da Buffalo) e dell’OT Jordan Black (ex Chiefs).
Quanto alla difesa, si registrano gli arrivi dei CBs Roc Alexander (dai Broncos) e Jamar Fletcher (ex Lions), dei LBs Shawn Barber (dagli Eagles) e Danny Clark (ex Raiders), ed infine del DT Jeff Zgonina (provenienza Miami).
Proprio all’ultimo giorno disponibile per i tagli a roster, è arrivato lo scambio con i Seattle Seahawks: questi ultimi hanno ceduto la forte S Michael Boulware in cambio del DE Jason Babin.
Anche i San Francisco 49ers hanno deciso di rafforzare il pacchetto arretrato, selezionando il LB Patrick Willis, proveniente da Mississippi.
Pur essendo un colpitore eccellente, il giocatore pare non brillare particolarmente nel lavoro contro i bloccatori avversari più fisici, e nemmeno quanto ad intercetti e letture dei passaggi.
Sempre al primo giro, con la 28ma scelta assoluta, i ‘Niners si sono assicurati l’OT Joe Staley, prodotto di Central Michigan.
Nonostante la stazza, il ragazzo ha mostrato grandissima velocità dopo lo snap e grande mobilità, ma deve migliorare nell’uso delle mani.
Ma la volontà di sistemare la difesa è apparsa con ancor maggior evidenza nella free agency: la franchigia rosso-oro si è infatti assicurata il CB Nate Clements (ex Bills), blindandolo con un contratto a dir poco faraonico, da ben 80 milioni di $!!!
Sempre in difesa, si registrano gli arrivi dei LBs Tully Banta-Cain (da New England) e Hannibal Navies (provenienza Bengals), del DT Aubrayo Franklin (ex Ravens), del CB Donald Strickland (dagli Eagles), e della S Michael Lewis (sempre da Philadelphia).
Quanto all’attacco, è giunto nella Baia il WR Ashley Lelie (ex Broncos).
Questo sarà probabilmente l’anno della verità per il QB Alex Smith, ormai giunto al terzo anno tra i Pro, ma che non ha sinora pienamente convinto.
Si attende invece la conferma del RB Frank Gore, protagonista di un’eccellente stagione l’anno scorso.
Passiamo ora ai Bills: la formazione di Buffalo, dopo la partenza di McGahee alla volta di Baltimore, aveva la primaria necessità di colmare la voragine venutasi a creare nel backfield.
Ovvio quindi che la prima scelta cadesse su un runningback: è stato infatti selezionato Marshawn Lynch, prodotto di California.
Grande atleta, molto versatile, è divenuto uno dei più forti runners di sempre del proprio ateneo, mostrando ottime doti anche come ricevitore e negli special teams.
Deve però migliorare nella protezione del pallone e nel gioco di gambe, non essendosi dimostrato un runner esplosivo quanto a velocità.
Ma i Bills sembrano aver pescato bene anche in difesa: è stato infatti selezionato il LB Paul Posluszny, prodotto di Penn State; il ragazzo ha ben impressionato, ed è stato nominato titolare per la prossima stagione.
In attacco, da rilevare il rafforzamento della OL, con gli arrivi delle OGs Derrick Dockery (ex Washington) e Jason Whittle (ex Minnesota) e dell’OT Langston Walker (proveniente dai Raiders).
Come Smith a San Francisco, anche i tifosi di Buffalo sperano nella definitiva esplosione di J.P. Losman, chiamato al salto di qualità decisivo per sé e per la squadra.
La 13ma scelta assoluta spettava ai St. Louis Rams: ormai da anni, il tallone d’Achille della formazione bluoro è notoriamente la difesa.
Scott Linehan è riuscito nel suo intento, accaparrandosi il forte DE di Nebraska Adam Carriker.
Il ragazzo ha messo a segno oltre 20 sacks nella carriera universitaria, ma deve migliorare nella velocità; Linehan, in considerazione della sua versatilità, lo schiererà come NT.
Anche nella free agency si è pensato al reparto arretrato: prova ne sono gli arrivi del DE James Hall (ex Lions), del LB Chris Draft (dai Panthers), del CB Lenny Walls (ex Chiefs) e della S Mike Rumph (da San Francisco).
Quanto agli special teams, il gran colpo è stata l’acquisizione di Dante Hall, grande KR e PR proveniente da Kansas City; inoltre, è da segnalare l’arrivo di Todd Johnson dai Bears.
Ma ancora una volta è stato l’attacco a farla da padrone: anzitutto, i Rams si sono assicurati forse il miglior free agent tra i ricevitori, quel Drew Bennett che aveva già fatto vedere grandi cose tra le fila dei Titans. Il suo arrivo è importante, non solo come terzo ricevitore (stante la partenza di Curtis alla volta di Philadelphia), ma anche come sostituto di Torry Holt, tuttora alle prese con una lunga riabilitazione.
Un giovane di sicuro interesse, chiamato a fare da spalla a Steven Jackson, è certamente il RB Brian Leonard, autore di ottime giocate in preseason.
Da segnalare anche l’arrivo del TE Randy McMichael, proveniente dai Dolphins, che ha scalzato l’ormai ex rookie Joe Klopfenstein, il quale aveva comunque ben figurato lo scorso anno.
Dell’ultim’ora sono la cessione ai Bengals del terzo QB Ryan Fitzpatrick in cambio di una settima scelta al prossimo draft e l’arrivo del RB Antonio Pittman, tagliato dai Saints.
Passiamo ai N.Y. Jets, i quali, in occasione del draft, hanno selezionato il CB Darrelle Revis, proveniente da Pittsburgh.
Pur disponendo di grandi mezzi fisici e di grandi doti di intercettore, deve migliorare nella copertura uomo a uomo sul ricevitore e prestare maggior attenzione nella protezione della palla sui ritorni di punt, altra sua specialità.
In attacco, Mangini potrà contare su un eccellente runner, quel Thomas Jones approdato al Super Bowl con i Chicago Bears nella scorsa stagione.
Nel backfiield, va invece segnalato l’addio (nemmeno troppo rimpianto) di Kevan Barlow, mai definitivamente esploso.
Sempre in attacco, da registrare gli arrivi del QB Marques Tuiasosopo da Oakland (chiamato a fare da backup dell’ottimo Chad Pennington) e del FB Darian Barnes (dai Dolphins).
In difesa, sempre da Miami, è invece giunto il DE David Bowens.
Da registrare, invece, i tagli del WR Tim Dwight e del DT Kimo Von Oelhoffen
L’anno scorso, i Jets sono state una delle rivelazioni: vedremo se sapranno riconfermarsi.
È giunto il turno dei Pittsburgh Steelers: avendo perso Joey Porter nella free agency, non c’è da stupirsi che i Black & Gold abbiano puntato su un outside linebacker, selezionando Lawrence Timmons, prodotto di Florida State.
Grande colpitore, molto veloce nell’esecuzione, deve però irrobustirsi fisicamente se vuole giocare ad alto livello tra i pro.
Dopo l’addio di Bill Cowher (che potrebbe però tornare ad allenare nella prossima stagione), c’è grande curiosità intorno al nuovo HC Mike Tomlin, primo allenatore capo afro-americano nella storia degli Steelers. Se ne dice un gran bene, anche quanto ai rapporti con i giocatori.
Ben Roethlisberger è chiamato alla riscossa, dopo che nella scorsa stagione non aveva particolarmente brillato.
Da segnalare l’arrivo, in difesa, del DE Nick Eason (da Cleveland), oltre alla sontuosa estensione di contratto quadriennale per una delle migliori safeties della Lega, Troy Polamalu.
Quanto agli special teams, Pittsburgh ha preso il CB e ritornatore Allen Rossum dai Falcons in cambio di un conditional pick al prossimo draft.
Tagliato invece il FB Verron Haynes.
Anche i Green Bay Packers hanno selezionato un uomo di difesa, scegliendo il DT Justin Harrell, proveniente da Tennessee.
Il ragazzo ha grandi mezzi atletici per il suo ruolo, è molto bravo nel contenimento delle corse, ma deve imparare a leggere più velocemente gli attacchi avversari ed a tenere alta la testa uscendo dalla stance, o rischia di perdere di vista il pallone, specie nelle azioni più concitate.
Sempre in difesa, da segnalare l’arrivo del CB Frank White (ex Giants).
In attacco, importante la riconferma di Brett Favre per un’altra stagione, nonostante le continue voci di ritiro.
Ha invece lasciato perplessi il taglio del veteranissimo WR Robert Ferguson, passato ai diretti rivali di Minnesota.
Ad ulteriore dimostrazione del trend difensivo che ha caratterizzato il draft, i Denver Broncos hanno puntato sul DE Jarvis Moss, prodotto di Florida.
Alcuni problemi di salute (un’infezione da stafilococco) hanno rallentato la sua carriera universitaria, ma il giovane può vantare delle grandi doti fisiche ed un’ottima attitudine al lavoro duro.
Il 2007 della formazione di Denver si è purtroppo aperto con la precoce e tragica scomparsa del CB Darrent Williams (assassinato in uno scontro a fuoco ancora avvolto nel mistero), seguita da quella del RB Damien Nash a distanza di poco più di un mese.
Dopo il ritiro di Jake Plummer, la cabina di regia sarà stabilmente occupata dal giovane Jay Cutler.
Eccellenti i colpi messi a segno in attacco: ad iniziare dall’acquisizione del RB Travis Henry (ex Titans), passando per il TE Daniel Graham (dai Patriots) ed il WR Brandon Stokley (limitato dagli infortuni l’anno scorso ad Indianapolis, ed in cerca di riscatto), per finire con il FB Paul Smith (ex Rams).
La OL è stata rinforzata con l’arrivo dell’OG Montrae Holland dai Saints.
Quanto alla difesa, da segnalare l’acquisizione del LB Warrick Holdman (ex Redskins), del DE Kenny Peterson (da Green Bay) e del DT Alvin McKinley (dai Browns).
Ma la perdita certamente più dolorosa è stata il taglio del LB Al Wilson, uno dei migliori difensori della Lega.
Sono stati tagliati anche i WRs David Kircus, David Terrell e Quincy Morgan, il FB Kyle Johnson oltre al DE Kenard Lang.
Notizie dell’ultim’ora: ingaggiato per una stagione il forte DE Simeon Rice (tagliato dai Buccaneers), mentre è stato rilasciato il LB Wesly Mallard.
I Cincinnati Bengals hanno speso la loro prima scelta sul CB Leon Hall, proveniente da Michigan.
Il ragazzo ha eccellenti mezzi fisici e doti naturali per l’intercetto, oltre ad essere un buon placcatore; tuttavia, tende ad aspettare troppo il ricevitore anziché ad anticiparlo in modo secco, ed a volte tende a fidarsi troppo delle sue capacità di recupero sui lanci.
Marvin Lewis dovrà lavorare molto sul reparto arretrato, oltre a dover fare i conti con una situazione disciplinare molto difficile: si è ormai perso il conto degli arresti totalizzati dai suoi giocatori…
L’attacco è sempre stellare, con Carson Palmer alle spalle del centro, Rudi Johnson nel backfield e ricevitori del calibro di Chad Johnson e T.J. Houshmandzadeh; va purtroppo rilevata, invece, la defezione del giovane RB Kenny Irons, infortunatosi nell’offseason, e sul quale si puntava molto.
Nella free agency, è giunto a rafforzare la OL il C Alex Stepanovich (ex Cardinals).
Sono stati invece tagliati il LB Edgerton Hartwell, il QB Doug Johnson ed il DT Kenderick Allen.
Anche i Tennessee Titans hanno pensato a rafforzare la secondaria in occasione del draft, puntando sulla FS Michael Griffin, uscito da Texas.
Ottavo miglior placcatore nella storia dell’ateneo (368 all’attivo), ha intercettato 8 passaggi e recuperato 7 fumbles, provocandone 9; deve migliorare nel gioco all’interno del box, ed avere più pazienza nello svolgimento dell’azione, avendo la tendenza ad essere iperattivo. Inoltre, deve assolutamente migliorare la propria tecnica con le mani, fondamentale sul quale dovrà lavorare a fondo.
E in difesa si registrano altri eccellenti colpi: basti pensare alla FS Nick Harper (ex Colts), ed ai LBs LeVar Woods (dai Lions) e Ryan Fowler (ex Cowboys), oltre alla recente acquisizione del DT Corey Simon (anche lui dai Colts).
In attacco, da segnalare gli arrivi dei WR Eric Moulds (ex Bills) e Justin Gage (da Chicago).
Ci si attende molto dal QB Vince Young, trascinatore della squadra nello scorso campionato, grazie alle sue grandi doti atletiche.
La secondaria l’ha fatta da padrona anche con i N.Y. Giants, che hanno puntato sul CB Aaron Ross, compagno del sopra citato Griffin a Texas.
Oltre ad essere un buon cornerback, il ragazzo si è segnalato come ottimo punt returner, con 3 segnature all’attivo.
Pur disponendo di grandi mezzi fisici, ha la tendenza ad abboccare a cambi di direzione della linea d’attacco e finte di pompata del QB avversari; nei primi anni universitari, ha mostrato qualche problema di apprendimento, e potrebbe faticare a digerire un playbook complicato.
Dopo settimane, è terminato il lungo holdout del DE Michael Strahan.
Per un grande che torna, un altro che se ne va: non si può infatti dimenticare il ritiro di uno dei più grandi RB di sempre, Tiki Barber, che verrà sostituito da Brandon Jacobs.
In difesa, si segnalano gli arrivi del LB Kawika Mitchell (ex Chiefs) e del CB Michael Stone (da Houston).
In attacco, a fare da backup ad Eli Manning, è stato chiamato Anthony Wright (provenienza Cincinnati), mentre è stato tagliato Tim Hasselbeck.
Quanto agli special teams, si registra l’arrivo del K Lawrence Tynes (ex Chiefs).
Nell’ultimo giorno disponibile, sono giunti la G Kevin Boothe (dai Raiders) ed il CB Dovonte Edwards (provenienza Minnesota).
Un giocatore di secondaria anche per i Jacksonville Jaguars, che hanno selezionato, con la loro prima scelta, la FS Reggie Nelson, proveniente da Florida.
La sua situazione è simile a quella di Ross, avendo anch’egli palesato difficoltà di apprendimento, con le medesime possibili conseguenze in presenza di playbook non agevolmente assimilabili.
Dalla sua, può vantare un grande fisico e un altrettanto grande spirito di sacrificio, oltre ad essere particolarmente portato per gli intercetti.
Il ragazzo non dovrà far rimpiangere Donovin Darius, rilasciato in off-season.
Nel reparto safeties, da segnalare altresì l’acquisizione di Kevin McAdam (ex Browns).
Sempre da Cleveland, è giunto anche il WR Dennis Northcutt; a rafforzare la linea offensiva, è arrivato l’OT Tony Pashos (ex Ravens).
Del Rio ha scelto il QB titolare: Leftwich è stato infatti rilasciato (un po’ a sorpresa, ad essere onesti), e quindi il posto da titolare sarà di David Garrard, che lo scorso anno aveva degnamente sostituito il compagno infortunato.
Tagliati, tra i veterani, anche il LB Nick Greisen e il DT Seth Payne.
Dell’ultim’ora è l’acquisizione del CB Aaron Glenn, tagliato dai Cowboys.
I Kansas City Chiefs avevano l’assoluta necessità di correre ai ripari quanto a ricevitori, reparto che negli ultimi anni (se si esclude il grandissimo Tony Gonzalez, che è peraltro un TE) si è rivelato particolarmente deficitario.
Nessuna sorpresa, quindi, che la prima scelta dei rosso-oro sia caduta su Dwayne Bowe, prodotto di Louisiana State.
Nella carriera universitaria, ha messo a segno 26 TDs, ed è diventato il sesto atleta nella storia del college a ricevere per oltre 2.000 yards.
Pur avendo ottime mani, non ha una velocità bruciante, necessitando di spazio per poter accelerare e battere il marcatore avversario, e sa correre meglio tracce medio-corte che andare in profondità.
Dopo diverse stagioni, la bandiera Trent Green è passato ai Miami Dolphins: a contendersi il posto in cabina di regia saranno il veterano Damon Huard (che l’aveva ottimamente sostituito per metà stagione dopo l’infortunio nell’opener contro i Bengals) e Brody Croyle, giovane di belle speranze.
Anche un altro pilastro della squadra e della OL, Will Shields, ha appeso il casco al chiodo, al termine di una carriera davvero su livelli stratosferici.
Per diverse settimane, il Pro Bowler RB Larry Johnson è rimasto in holdout, in attesa del rinnovo di contratto: l’estensione (di ben 6 anni) è alla fine arrivata, con reciproca soddisfazione delle parti.
Ancora incerta è invece la situazione di Priest Holmes, presentatosi a sorpresa al training camp dopo una lunghissima assenza: dal punto di vista medico pare essersi completamente ristabilito, ma a quanto pare Edwards non sembra volergli dare una possibilità (avendolo inserito nella PUP list); chance che è stata invece data all’OT Kyle Turley, alla disperata ricerca di un rilancio dopo un lungo stop per problemi fisici.
Tra gli ultimi tagli, si segnalano quelli del CB Will Poole e del LB Rich Scanlon.
Con la 24ma scelta assoluta, spettante ai New England Patriots, Bill Belichick e Scott Pioli hanno deciso di puntare sulla FS di Miami (Florida) Brandon Meriweather.
Il ragazzo è particolarmente attento nelle coperture e non abbocca facilmente alle finte, mostrando anche una buona predisposizione per l’intercetto; di contro, deve necessariamente irrobustirsi per affrontare nel modo migliore i bloccatori avversari.
Inoltre, deve stare molto attento a non infortunarsi nuovamente alla spalla sinistra, già oggetto di due interventi chirurgici nel recente passato.
Come i Broncos, anche i Patriots hanno purtroppo vissuto un evento luttuoso: la scomparsa del giovane DE Marquise Hill, morto in seguito un incidente occorsogli mentre praticava sci nautico.
La squadra di Boston si è segnalata come una tra le più attive nella off-season: tra i colpi migliori, l’arrivo del WR Randy Moss dai Raiders (vedremo se metterà la testa a posto….), dell’altro WR Dontè Stallworth (ex Saints) e del LB Adalius Thomas dai Ravens
Tra le conferme, quelle dell’eterno Junior Seau, di Tedy Bruschi e di Troy Brown, nonché il ritorno del TE Marcellus Rivers.
Importantissima anche la fine dell’holdout del franchise player Asante Samuel, risoltosi con la stipula di un contratto annuale.
Tagliato, invece, il WR Reche Caldwell.
Rodney Harrison dovrà invece saltare 4 incontri per abuso di sostanze proibite, mentre Richard Seymour resterà fuori (ancora non si sa per quanto) a causa di un infortunio.
Ovviamente, il punto di riferimento sarà come sempre il grandissimo Tom Brady, uno dei migliori QB della Lega.
Robert Kraft e i suoi sembrano determinati a tornare al Grande Ballo, e le premesse paiono esserci tutte.
La prima scelta dei Carolina Panthers è caduta sull’OLB Jon Beason, proveniente anch’egli da Miami (Florida).
Essendo sottodimensionato per il suo ruolo, dovrà irrobustirsi fisicamente, nonostante giochi con grande intensità ed abbia mostrato un’ottima velocità ed un buon uso delle mani nei placcaggi.
La formazione ha perso uno dei suoi punti di riferimento in difesa, la FS Mike Minter, ritiratosi dall’attività.
Anche il DE Al Wallace se n’è andato, passando ai Bills.
In attacco, importante l’estensione di contratto per il grande WR Steve Smith, mentre è stato tagliato (e si è ritirato) Keyshawn Johnson.
Nell’ultimo giorno, sono giunti in Carolina il QB Matt Moore (ex Cowboys), il TE Marcus Freeman (dai Ravens) ed l’OT Frank Omiyale (da Atlanta)
Questa stagione sarà decisiva per l’HC John Fox: dopo l’apparizione al Super Bowl, il rendimento della squadra è andato in calando; se dovesse fallire, qualcuno sussurra che il suo posto potrebbe essere preso niente meno che da Bill Cowher, il quale farebbe il proprio rientro dopo il ritiro seguito alla conquista del Lombardi Trophy con i Pittsburgh Steelers.
È stato poi il turno dei Dallas Cowboys, i quali hanno speso la 26ma scelta assoluta per assicurarsi il DE di Purdue Anthony Spencer.
Il giovane, dotato di eccellenti mezzi atletici, è sensibilmente migliorato sotto il profilo tecnico nel 2006, soprattutto nella lettura degli attacchi avversari e sui placcaggi; per contro, gli manca la stazza per battere i bloccatori più massicci, il che diventa maggiormente evidente sulle corse.
In cabina di regia, sempre più confermato Tony Romo, che ha anche siglato una fruttuosa estensione di contratto.
Il nuovo HC Wade Philips, a quanto pare, potrà anche contare su un Terrell Owens determinato a ben figurare nel prossimo campionato.
È stato invece tagliato il CB Aaron Glenn.
Quanto agli special teams, il rookie Nick Folk dovrebbe partire titolare: il veterano Gramatica (oltre ad essere infortunato) non ha infatti mostrato granché in preseason.
I New Orleans Saints hanno puntato sul WR Robert Meachem, prodotto di Tennessee.
Sesto ricevitore di sempre nella storia dell’ateneo ad infrangere la barriera delle 2.000 yards, molto veloce e particolarmente bravo negli aggiustamenti in corsa, Meachem deve però migliorare in campo aperto, imparando a scivolare dietro il marcatore avversario.
È anche un ottimo bloccatore in linea, e sa guadagnare molte yards dopo la ricezione.
In difesa, da segnalare l’acquisizione del DT Lance Legree dai Giants.
La formazione della Louisiana, approdata al Championship nella scorsa stagione, vuole assolutamente ripetersi: potrà certamente contare su Drew Brees in cabina di regia, su Reggie Bush e Deuce McAllister nel backfield e su Marques Colston alla ricezione.
La prima scelta dei Baltimore Ravens è invece caduta sulla guardia Ben Grubbs, proveniente da Auburn.
Si tratta di un eccellente bloccatore, che può ricoprire diverse posizioni nella linea d’attacco; ha grande forza fisica e velocità; deve però curare la posizione di gambe e ginocchia per non farsi trovare impreparato dai linebackers e defensive tackles avversari.
La difesa è da sempre il punto forte dei Corvi: vedremo se anche l’attacco, guidato dal veterano Steve McNair, saprà fornire prestazioni convincenti.
Proprio nel reparto offensivo, si segnala l’interessante acquisizione dei RBs Willis McGahee (ex Bills) e Mike Anderson (dai Broncos).
I San Diego Chargers hanno puntato sul WR Craig Davis, prodotto di Louisiana State.
È divenuto il settimo ricevitore nella storia della propria università ad infrangere il muro delle 2.000 yards, pur realizzando soli 7 TDs.
Molto bravo in campo aperto ed ottimo bloccatore, deve però rinforzarsi fisicamente e rimanere concentrato nelle situazioni di traffico, oltre a curare le ricezioni sui passaggi alti.
La formazione californiana, candidata al Super Bowl ed uscita dai playoffs al termine di un rocambolesco incontro con New England, ha il dovere di andare fino in fondo.
Il nuovo coach Norv Turner potrà contare su un reparto offensivo eccezionale, con uomini come LaDainian Tomlinson, Antonio Gates e Philip Rivers, oltre ad una retroguardia con giocatori del calibro di Shawne Merriman e Shaun Phillips.
I Chicago Bears hanno selezionato il TE Greg Olsen, proveniente da Miami (Florida).
Ottime mani, buona visione di gioco e velocità, il ragazzo non è però esplosivo come farebbero pensare i suoi rilevamenti cronometrici; deve altresì imparare a leggere meglio i blitz e la pass rush, oltre ad essere più tempestivo nella ricezione.
A tener banco in casa Bears è stato il lungo holdout del LB e franchise player Lance Briggs, risoltosi poi con un rinnovo annuale per non pochi dollari…
Sempre in difesa, si segnala il contratto quinquennale siglato con il DT Darwin Walker (ex Eagles).
Una curiosità: il CB Devin Hester, eccezionale KR e PR, è stato provato come WR, per sfruttarne la velocità, e figura in quella posizione nell’attuale depth chart. Vedremo cos’avrà in serbo per lui Lovie Smith…
Sempre in attacco, si segnala l’arrivo del FB Lousaka Polite, tagliato dai Dallas Cowboys.
Infine, non può non ricordarsi Rex Grossman: il ragazzo, lo scorso anno, è arrivato al Grande Ballo, ma ha palesato non pochi problemi, specie quanto a consistenza psicologica; questo potrebbe essere per lui l’anno dell’esplosione, oppure della definitiva resa.
I Campioni del Mondo in carica, gli Indianapolis Colts, hanno speso la loro prima scelta sul WR Anthony Gonzalez, proveniente da Ohio State.
Mani sicure (nessun fumble e 13 TDs), grande coordinazione e mezzi fisici notevoli, il giocatore deve però migliorare le tracce in profondità ed imparare ad essere più elusivo sfruttando la sua velocità.
La formazione di Dungy può contare su un attacco stratosferico, guidato dal grande Peyton Manning: con giocatori del calibro di Marvin Harrison, Reggie Wayne, Dallas Clark e Joseph Addai si può e si deve puntare in alto. Va invece registrato il ritiro di una colonna portante della OL, il tackle Tarik Glenn.
Tuttavia, il tallone d’Achille è certamente la difesa: nella off-season, molti sono stati i pezzi pregiati che hanno lasciato Indianapolis; a cominciare dalla S Mike Doss (passato ai Vikings), passando per Corey Simon (ai Titans), per finire col taglio del LB Gilbert Gardner.
Va però sottolineato che i Colts hanno blindato con un contratto principesco il fortissimo DE Dwight Freeney.
Manning e compagni sono chiamati a difendere il titolo conquistato (meritatamente) lo scorso anno; l’impresa non sarà facile, specie con squadre del calibro di New England e San Diego.
Passiamo ai Philadelphia Eagles: la loro prima scelta, giunta al secondo giro, è caduta sul QB Kevin Kolb, prodotto di Houston.
Di lui si dicono grandi cose, dopo 4 ottime annate al college.
Il front office ha deciso di puntare su un giovane, che possa in futuro prendere le redini della squadra al posto di Donovan McNabb, limitato dagli infortuni nelle ultime stagioni; la scelta di Kolb pare, però, averlo indispettito, almeno a giudicare da alcune dichiarazioni rese ai media.
Comunque il suo posto da titolare non dovrebbe essere in discussione. A.J. Feeley sarà il backup di McNabb, almeno a giudicare dall’attuale depth chart.
Sempre in attacco, va segnalata un’importante acquisizione, quella del WR Kevin Curtis (ex Rams), chiamato a sostituire Stallworth (passato ai Pats).
In difesa, se n’è andato uno dei più forti colpitori della Lega, Jeremiah Trotter; è stato invece firmato un triennale con il DT Montae Reagor.
Sempre con riferimento alla retroguardia, va rilevato che la S Quintin Mikell è stata messa sotto contratto per 4 anni, e per 5 il DE Juqua Thomas; un anno, invece, per il DT Ian Scott.
Un altro DT, Kimo Von Oelhoffen, è stato invece ingaggiato in extremis dopo il taglio da parte dei Jets; all’ultimo è arrivata anche la S J.R. Reed, che ha già vestito la maglia di Philadelphia in passato.
Da menzionare, infine, il ritiro del veteranissimo TE-C Mike Bartrum.
Anche i Seattle Seahawks hanno potuto effettuare la prima scelta al secondo giro: la formazione dello Stato di Washington ha puntato sul CB Josh Wilson.
Pur non avendo una stazza imponente, il ragazzo è intelligente ed ha fiuto per il pallone; è in grado di seguire il ricevitore avversario, ma potrebbe pagare contro giocatori più grandi ed esperti.
Potrebbe anche diventare un eccellente ritornatore.
La difesa ha avuto un rinforzo eccellente, ovvero il DE Patrick Kerney, forse il miglior free agent nel suo ruolo.
Quanto agli special teams, il kicker Josh Brown è stato designato quale franchise player: il giocatore è stato in molti casi decisivo nella scorsa stagione; anche il WR Bobby Engram ha firmato un’estensione di contratto, come pure il secondo QB Seneca Wallace.
Matt Hasselbeck sarà ancora al comando in cabina di regia, mentre Shaun Alexander dovrebbe aver superato i problemi fisici dello scorso anno, e potrebbe quindi tornare ad altissimi livelli.
E con questa ho finito, uff…
Mi scuso se sono stato prolisso, ma ci tenevo a dare una panoramica approfondita della Lega che tutti amiamo.
Non mi resta altro da fare, se non augurare una buona stagione agli utenti di Endzone, che il football sia con voi!!!