Siamo alle solite…
“Here we go again”: ci risiamo.
L’avevo detto una settimana fa, lo vado dicendo da tempo, e i fatti mi danno (purtroppo) ragione: i Rams non hanno ancora capito che non si può vincere senza una difesa e degli special teams decenti.
E la sconfitta contro i 49ers è amara per diversi ordini di ragioni: non solo perchè si è perso di solo un punto, ma anche perchè abbiamo perso in casa contro una diretta rivale di Division e questa è la quarta sconfitta negli ultimi 5 incontri con i rosso-oro.
Ma più di tutto, ciò che amareggia maggiormente è il modo in cui la sconfitta stessa è maturata.
L’attacco ha fatto bene: Marc Bulger semplicemente eroico, 368 yards lanciate, 1 TD pass e 0 intercetti.
Isaac Bruce, 145 yards ricevute; Torry Holt, 1 TD da circo per lui, mentre Bennett e McMichael discreti.
Latita ancora Steven Jackson, ma non me ne stupisco: con una linea offensiva come la nostra, si può fare ben poco… E come già dicevo la scorsa settimana, l’infortunio ad Orlando Pace è quanto di peggio poteva capitare.
Ma andiamo a commentare i tanti errori ed orrori di St.Louis…
Nonostante tutto, la partita era iniziata bene: a circa 9′ dalla fine del primo quarto, i Rams hanno recuperato un fumble dei ‘Niners su ritorno di punt.
Gli Arieti hanno capitalizzato al meglio il turnover, con una ricezione in ginocchio di Torry Holt in endzone su una slant di Bulger, anticipando di un soffio l’intervento del difensore.
In apertura di secondo quarto, ecco il pareggio di San Francisco: Frank Gore non ha avuto alcun problema a fendere la porosa linea difensiva bluoro come il coltello nel burro…
A circa 11′ dalla fine del primo tempo, Bulger ha fatto qualcosa di straordinario: nonostante un blitz feroce dal lato cieco, con il difensore avversario ormai addosso e pronto al sack, Marc è riuscito miracolosamente a lanciare per McMichael, che ha ricevuto benissimo e conquistato un ampio primo down.
Il drive si è chiuso con il FG di Jeff Wilkins, che ha portato il punteggio sul 10-7 in favore di St.Louis.
Ma Bulger si è incredibilmente ripetiuto a poco più di 5′ dall’intervallo: con la linea ormai collassata ha deciso di correre; pur placcato, in caduta ha ceduto lateralmente palla a Steven Jackson, che l’ha afferrata al volo e conquistato un bel primo down.
Wilkins ha messo a segno il secondo FG della serata, portando il punteggio sul 13-7.
Veniamo al terzo periodo: i Rams avrebbero potuto mettere altri punti a referto a metà circa del quarto, se Nate Clements non avesse strippato il pallone a Torry Holt ad un passo dalla endzone, provocando un touchback.
Ma a poco meno di 3′ dalla fine della frazione di gioco, si sono spalancate le porte del museo degli orrori…
Gore ha corso centralmente, evitando dapprima l’intervento di tackles e linebackers, prendendosi poi gioco dell’intera secondaria dei Rams e galoppando indisturbato fino in endzone per 43 yards…
Mi chiedo: ma questi giocano a football o alle belle statuine???
L’ultimo quarto sembrava essere iniziato benissimo per i Rams: il rookie DT Clifton Ryan ha infatti provocato un fumble di Alex Smith, ricoprendolo successivamente.
Wilkins ha messo poi a segno il terzo FG dell’incontro; portando il punteggio sul 16-14.
Ma ecco poi il secondo patatrac: a poco meno di 6 minuti dal termine, il solitamente bravo Dante Hall ha pensato bene di commettere un sanguinosissimo muff su un punt avversario, prontamente ricoperto dallo special team di Frisco.
Nonostante ciò, i Niners non ne hanno approfittato fino in fondo, mettendo comunque a segno un FG con Nedney.
Bulger ha sospinto i portato i suoi nella metà campo avversaria, ben supportato da Isaac Bruce,
Sotto di solo un punto a poco meno di 1’ dal termine, Wilkins ha avuto l’occasione di mettere tra i pali il FG della vittoria: ma il calcio di “Money” è purtroppo terminato corto, e addio sogni di gloria…
Che dire? La sfiducia inizia ormai a serpeggiare di qua e di là dall’oceano…
Mi aspettavo (e con me, credo, anche tutti gli altri tifosi bluoro) molto di più da questi Arieti: ma finora si sono avute ben poche ragioni per gioire.
Mi sento solo di fare i complimenti a Marc Bulger: uscito ormai dall’ombra di Kurt Warner, si è ormai affermato come un vero leader, rispettato dai compagni e dal pubblico.
Ma un solo giocatore non basta a fare una squadra, nè a vincere le partite.
Urgono correttivi, e al più presto: siamo sul 0-2, e non è il caso di proseguire su questa china…
Comunque: GO RAMS GO!!!