I Chargers si inchinano davanti a Favre
C’era apprensione in casa di San Diego per la trasferta di Green Bay e lo si è potuto constatare anche negli ultimi due minuti di gioco, quando i Chargers avanti per 21 a 17 si sono fatti “infilare” da Jennings per un TD da 57 yards su passaggio di Favre.
Cosa sia successo alla squadra in questa stagione è difficile da capire, il clima idilliaco che si respirava un anno fà sembra lontano anni luce; ciò è testimoniato anche dal litigio avvenuto domenica tra Tomlinson e Rivers per un passaggio sbagliato verso Gates, ma indice di un certo malcontento in seno alla squadra. LT soprattutto non sta giocando sui livelli della passata stagione e il TD di domenica è arrivato su passaggio e non su una delle sue solite “corse”.
Dopo la stentata vittoria contro Chicago, i Chargers sono incappati in due sconfitte che non precludono nulla per il proseguo della stagione ma gettano delle ombre sulla stabilità, soprattutto mentale della squadra. Contro Green Bay, Rivers e soci hanno giocato discretamente per buona parte della gara, limitando Favre e trovando la endzone con delle buone intese tra Rivers (che ha finito con 306 yds per 3 TD e 1 INT) ed i suoi ricevitori. Di contro Tomlinson è stato ancora una volta limitato a sole 62 yds su corsa in 22 tentativi, una media davvero deprimente per il miglior giocatore della passata stagione.
Nonostante tutto la partita sembrava dirigersi verso i binari giusti per Turner e la sua squadra ma un’invenzione di Favre, o meglio, una grossa svista della difesa dei Chargers, dava il là al trionfo dei Packers e alla gloria del suo QB che raggiungeva il record “storico” di Dan Marino per TD in carriera, imbeccando Jennings per il touchdown del sorpasso.
San Diego, a quel punto, sotto per 24 a 21 aveva ancora tempo per recuperare la partita ma l’intercetto lanciato da Rivers faceva svanire ogni possibità di rimonta.
A poco servono le parole di Merriman in conferenza stampa, il quale non riconosce più i San Diego Chargers e si dice certo che questo trend cambierà molto presto. Per ora quello che esce da queste prime tre giornate di regular season è una squadra ancora alla ricerca della sua veste migliore e soprattutto la concentrazione che spesso ha causato grossi problemi a questa squadra pare essere ancora “viva” in tutti i giocatori e gli ultimi due minuti di domenica ne sono la testimonianza più lampante. Domenica arriveranno i Kansas City Chiefs, non certo una corazzata di questi tempi; è imperativo raggiungere la seconda vittoria stagionale, altrimenti bisognerà iniziare a rivedere i programmi per il mese di gennaio.