Sconfitta (prevista) e infortunio ad Aaron Smith

La trasferta a Foxborough, contro i leaders incontrastati della NFL e mai sconfitti in questa stagione i Patriots si presentava proibitiva.
Nessun bookmakers dubitava della vittoria dei New Englands al Gillette Stadium. I Patriots, erano dati favoriti con un uno scarto tra gli 11 e i 12 punti e 1/2. L’unica voce apertamente contraria era quella della free safety B & G Anthony Smith, che sostituiva Ryan Clark, listato come injured riserve.
Brady & co. non devono aver gradito molto le spavalderie di Smith sulla vittoria “garantita” degli Steelers e così si sono divertiti alle spalle dell’avventata f.s. dominando l’incontro con un secco 34 a 13.
Per tutta la prima metà di gioco l’incontro è stato, invero, abbastanza equilibrato terminando con un parziale di 17 a 13.
Nella ripresa del gioco, però, la maggior concentrazione e voglia di vincere dei padroni di casa ha prevalso con un parziale di 17 a 0.
Le statistiche di gioco non sono affatto negative, almeno per l’attacco degli Steelers, nonostante il punteggio. Willie Parker ha corso per 124 yarde e l’intero attacco ha superato le 180. Big Ben ha lanciato per 187 yarde con un TD pass senza subire intercetti, la linea offensiva lo ha sufficientemente protetto consentendo solo 3 sacks.
La formula classica, brevettata dagli Steelers (il mantra per la vittoria): controllo della palla (34 minuti e:43 secondi contro i 25 e 17 degli avversari), conversione dei terzi downs in situazioni limite, corsa oltre le 100 yarde e protezione del Q.B., questa volta non ha funzionato contro i New England Patriots, lanciati verso la perfect seasion.
Quello che è veramente mancato all’attacco dei B&G è stata la capacità di concludere, la volontà di vittoria. Una volta arrivati nella red zone avversaria gli Steelers sembravano perdersi finendo per essere sistematicamente sopraffatti dalla difesa dei Patriots. L’unico TD per Pittsburgh è, infatti, arrivato con un passaggio di 32 yarde per il runner tuttofare Davenport. Non si può contrastare una squadra come N.E. con dei semplici field goal!
Se l’attacco ha sprecato molte occasioni, anche grazie al reparto dei ricevitori, irriconoscibile per come hanno giocato male, la difesa ha le sue gravi responsabilità per la sconfitta. Pur avendo egregiamente arrestato il running geme avversario, che riuscirà a correre solo 22 yarde in nove tentativi, ha però consentito a Brady di completare la bellezza di 399 yarde su passaggio. Un’enormità considerato che nei precedenti 12 incontri nessun avversario era stato in grado di lanciare per oltre le 300 yarde e solo uno era riuscito a segnare un TD pass più lungo di 40 . Gli Steelers vantavano la prima difesa contro i passaggi, prima di incontrare i Patriots, ma dopo i due TD pass da 63 e 56 yarde di Brady hanno perso anche questo primato. La pressione su QB è stata minima considerato che ha sfiorato le 400 yarde di passaggi e non ha subito sack. Le secondarie hanno le maggiori colpe: il CB Ike Taylor, in marcatura ad uomo su Randy Moss, gli ha permesso di ricevere sette passaggi per 135 yarde e segnare due touchdown, il tutto “garantito” dalla safety Anthony Smith, ridicolizzata ed ingannata dal solito Brady, nelle due azioni da TD (la prima con play-fake e la seconda con un flea-flicker).
Altre importanti azioni hanno inciso sull’esito finale: il punt finito tra le gambe del CB rookie Gay, il kickoff muffato e ricoperto da NE ed infine il fumble di Randy Moss che però recupera il pallone e lo restituisce tempestivamente al proprio QB.
In sintesi è stata una vittoria voluta e cercata molto più dai Patriots che dagli Steelers, per i quali nulla è cambiato, o quasi (Indi è irraggiungibile ma il titolo divisionale è comunque molto vicino), mentre per i leaders incontrastati dell’AFC questa 13esima affermazione consecutiva rappresenta un decisivo passo per iscrivere il record stagionale di imbattibilità.
In chiave play off, questa sconfitta dovrebbe,in realtà, risultare molto utile per Tomlin e soci, se sapranno sfruttare a dovere le informazione acquisite al Gillette Stadium.
Il mese prossimo, infatti, gli Steelers potrebbero nuovamente incontrare l’invincibile “armada” di Belichick (sempre se batteranno Indianapolis), ma per quella data si spera che giocheranno nello stesso ruolo che fu degli inglesi agli ordini di Drake (M.Tomlin), Howard (B.Ariani) e Hawkins (D. LeBeau).
Archiviata, quindi, una sconfitta annunciata, si deve dolorosamente rilevare il serio infortunio occorso ad Aaron Smith, che ha subito lo strappo dei bicipite femorale ed è stato inserito ieri nella lista injured riserve. Per il 53 esimo posto in roster è stato messo sotto contratto il DE rookie Ryan McBean, quarta scelta, che ha trascorso la stagione in practice squad.
Difficile sarà, comunque, sostituire per la conclusione della stagione proprio A.Smith, che sicuramente rappresenta uno dei giocatori difensivi più importanti e determinanti degli ultimi anni per gli Steelers. Per la sua sostituzione sono in ballottaggio il 33enne Travis Kirschke (6-3 per 298) e il 27enne Nick Eason (6-3 per 305).
Domenica prossima, nell’ultimo incontro casalingo, contro i forti Jaguards non ci sarà più tempo per sbagliare.