Super Bowl coverage: i Coach – Bill Belichick

Super Bowl covered: I Coach – Bill Belichick

Bill Belichick nasce a Nashville (TEN) il 16 aprile 1952.
Frequenta la Annapolis (dove si trasferisce col padre che fa l’Assistant Football Coach alla United States Naval Accademy) High School, in seguito la Philips Academy (Andover, Massachusetts) e infine la Wesleyan University (a Middletown, Connecticut) dove gioca a Football come Centro/Tight End, a La cross e a Squash e dove si laurea, nel 1975, in Economia.

Lo stesso anno, dopo la laurea accetta un lavoro come assistente, nei Baltimore Colts, del Coach Ted Marchibroda (per una paga di 25$ alla settimana).

Dal 1976 al 1978 Bill diventa prima Assistant Special Teams Coach e poi coach dei Receivers/Tight Ends nei Detroit Lions.

Nel 1978 si trasferisce a Denver, dove ricopre il ruolo di Assistant Special Teams Coach e Difensive Assistant.

Dal 1979 al 1990 rimane ai New York Giants dapprima sotto Coach Ray Perkins e poi sotto Bill Parcells, ricoprendo vari ruoli fino ad essere nominato Difensive Coordinator nel 1985.
Qui, nella grande mela, centra 2 Super Bowl (1986 contro Denver-1990 contro Buffalo.

Esaurita l’esperienza a New York, Belichick diventa Head Coach dei Cleveland Browns (1991-1995) dove ottiene un record di 36-44, portando la squadra alla sua unica partite vinta ai playoffs degli ultimi anni (1994).
Nonostante questo a Cleveland non lo amano. I fans lo reputano un arrogante dittatore poco comunicativo e non gli perdonano di aver rimpiazzato l’adorato Quarterback Bernie Kosar con Vinny Testaverde.

Bill, nel 1996, si accasa per la prima volta ai Patriots, riunendosi con Bill Parcells di cui è Assistente e per il quale allena i Difensive Backs.
Quell’anno New England vince l’ AFC Championship, ma perde il Super Bowl XXXI a favore dei Green Bay Packers del sempreverde Brett Favre.

Dal 1997 al 1999 migra con Parcells ai New York Jets dove, dopo l’uscita di scena del Grande Tonno viene nominato (1999) Head Coach, ma alla conferenza stampa di presentazione dichiara di non accettare l’incarico.
Infatti Bill ha accettato lo stesso ruolo per i New England Patriots.

Dal 2000 ad oggi, in quel di Boston, Bill Belichick ha collezionato una serie di successi straordinari fino ad arrivare a giocarsi il Super Bowl di quest’anno che, se vinto, lo porterebbe alla PERFECT SEASON che solo i Miami Dolphins del 1972 hanno centrato.
2000: stagione perdente (5-11), l’unica a Boston.

2001: 11-5 in regular season, i Pats vincono il Super Bowl battendo i St. Louis Rams, fermando a 17 punti il loro stellare attacco. 20-17 il risultato finale per una delle più grandi sorpresa della storia del Grande Ballo.

2002: La stagione finisce 9-7 e NE resta fuori dai Playoffs.

2003: Stagione regolare con record di 14-2 e secondo Vince Lombardi Trophy dell’era Belichick con la vittoria per 32-29 sui Panthers.
Bill viene nominato Coach of the year.

2004: Ancora 14-2 in regular season e terzo Super Bowl in 4 anni (record degli Steelers degli anni ’70 pareggiato).
Stavolta gli sconfitti nella finale sono i Philadelphia Eagles che perdono di soli 3 punti.
Nello stesso anno Bill perde due pedine fondamentali della sua crew di Assistenti: Charlie Weis e Romeo Crennel. Il primo diventa Coach di Notre Dame, il secondo dei Cleveland Browns.

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Belichick alza il Vince Lombardi Trophy

2005: Stagione da 10-6 e sconfitta al Divisional Playoff contro i Denver Broncos.

2006: I Patriots chiudono 12-4 e dopo aver battuto New York e San Diego nei playoffs vengono sconfitti dai futuri Campioni, gli Indianapolis Colts di Peyton Manning.

Il 2007 è storia che conosciamo bene. I Patrioti arrivano al grande ballo imbattuti dopo una regular season chiusa 16-0 e dopo aver sconfitto, rispettivamente nel Divisional e nel Championship della AFC, Jacsonville e San Diego.

Che chiedere di più ad un Head Coach? Nulla direi.
Belichick si è meritato nella sua splendida carriera di arrivare nell’Olimpo dei Coaches NFL.
Non servono certo i miei complimenti ad un uomo che rasenta la perfezione quando guida la sua squadra; una squadra che ha forgiato a sua immagine, una squadra che non lascia nulla al caso e che mai si dà per vinta.
Un Coach, Bill Belichick, che difficilmente potrà essere uguagliato in futuro, uno che ha sempre la situazione in pugno, che dà sicurezza ai suoi ragazzi ogni volta che vanno in campo.

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Bentornato al Grande Ballo “Perfect Coach”!