Super Bowl coverage : Le Squadre – New England Patriots

Probabilmente i fans della NFL avrebbero preferito vedere al Super Bowl il duello tra Tom Brady e Brett Favre ma i New York Giants hanno pensato altrimenti e pertanto domenica 3 Febbraio ci sarà la possibile rivincita per un team che già fece il possibile lo scorso 29 dicembre per negare la striscia vincente dei Patriots nella regular season anzichè una rivincita, dopo oltre un decennio, tra i bostoniani ed ancora lui: Brett.

Il sogno di New England si è concretizzato lo scorso 20 Gennaio quando i malridotti, acciaccati Chargers sono stati sconfitti al Gillette Stadium per 21-12: la loro seconda sconfitta in stagione al ‘The Razor’.

Ed ora rimangono solo i Giants, rimane solo un unico game a separare i Patriots dalla storia: quarto anello in sette anni ed una ‘perfect season’ (19-0) che non ha eguali e che è stato il tormentone dell’anno.

Ci hanno provato tutti, alcuni giocandosi il ‘loro Super Bowl’ (vedi Eagles, vedi Ravens) ma nulla da fare contro un team che quest’anno sembra imbattibile.

Il game contro i Bolts di 10 giorni fà è stato pero’ vinto, stavolta, piu’ che dal n.12 dei Pats dal duo Maroney-Faulk e dalla difesa che, nei momenti cruciali, è ruscita a tener fuori dalla endzone Rivers & Co.

Un Brady, forse pure lui non al 100%, che comunque sembra soffrire particolarmente San Diego nei game di play-offs (3 int nella vittoria dello scorso anno e pure 3 int nel recente Championship Afc).

Come detto ottimi invece sia Maroney, corse 122 yards con un secondo tempo esemplare, che Faulk, autore di grandi giocate al momento opportuno, due ricezioni strepitose in critiche situazioni di terzo down.

I giusti e meritati complimenti vanno a San Diego: un Rivers in tali condizioni è riuscito non solo a muoversi benino ma a lanciare l’ovale al meglio e cosi’ Norv Turner, quasi eccellente se non, forse, per quel quarto e dieci non giocato a circa 10 minuti dalla fine e che poi ha permesso ai Patriots di congelare il game non facendo piu’ vedere palla agli avversari.

Ed ora New England è 18-0: nessun team è mai giunto cosi’ in alto e se domenica arrivasse la diciannovesima ‘W’, i Pats chiuderanno con la ciliegina sulla torta una stagione incredibile.
Un quarto titolo posizionerebbe la franchigia nella elite di sempre e afr cosi’ compagnia a Pittsburgh, San Francisco, Dallas e Bill Belichick stesso raggiungerebbe Noll come numero di anelli vinti.

Che New England puntasse in alto e che il ricordo della terribile sconfitta nello scorso Championship andasse cancellato lo si era capito già in off-season.

L’arrivo di R.Moss, W.Welker, A.Thomas, D.Stallworth, S.Morris…La voglia di mettere stavolta in condizione Brady di avere finalmente un vero arsenale a disposizione.
E cosi’ è stato: record per Brady, record per Moss, ricezioni su ricezioni per Welker…

Come avversario temibile ancora una volta un Manning…ma stavolta non è Peyton ma il fratello Eli. Riusciranno i Pats a fermarlo ?

L’uomo giusto c’è: sempre lui, Bill Belichick.

Proprio con i Ny Giants Belichick fece forse il suo capolavoro difensivo con un game plan perfetto nel Super Bowl n.25.

E poi tanti tanti game vinti grazie a lui.

i Pats sbarcano quindi in Arizona dove si gioca il Super Bowl per la seconda volta: la prima fu’ una dozzina di anni fà in un game che ricorderanno con piacere i tifosi dei Cowboys, ma stavolta l’attesa sembra essere diversa. Il nuovo stadio (ha solo due anni di vita) è stupendo e tanto di cappello alla famiglia Bidwill. Nonostante la franchigia locale, Cardinals, non riesca ad emergere, hanno fatto un lavoro eccellente costruendo un impianto grandioso e giustamente hanno avuto subito la possibilità di ospitare il Super Bowl.

Per quanto riguarda il tifo è presumibile che quelli neutrali andranno a favore di Tom Coughlin e dei suoi G-Men che per poco non riuscirono nell’upset già a fine 2007. Ricordiamo che NY era già ai play-offs e sino all’ultimo non era ben chiaro se avessero utilizzato i titolari o meno in un game, per loro, di poco interesse.
Ma la NFL è la NFL…
Sappiamo bene come ando’ e forse grazie pure a quella bella prestazione i Giants, galvanizzati, hanno fatto poi i corsari in trasferta per giungere ora a Glendale battendo TB, DAL e, in un clima ‘impossibile’, i Packers.

La loro corsa è stata identica proprio a quella dei Patriots (stagione 1985); corsa che per NE termino’ poi brutalmente quell’anno contro gli ‘imbattibili Bears.

La loro striscia vincente in trasferta impressiona (ben 10 i game vinti di seguito) ma ora si è in ‘campo neutro’ e l’avversario è un team che non ha mai perduto questa stagione.

Pero’ non giocano una partita di tale portata da quando persero, nettamente, il Super Bowl n.35 contro i Ravens anche se a quei tempi in panca c’era Fassel.

Tuttavia il loro wr Plaxico Burress ha pronosticato non solo una loro vittoria ma persino il risultato: 23-17. Sembra pero’ che tale dichiarazione non abbia fatto piacere a Coughlin…Tali intenzioni bellicose hanno sempre fatto bene a New England (vedi Smith di Pittsburgh, vedi Olshanski di San Diego).

Nel frattempo Tom Brady tra problemi alla caviglia e tra richieste di matrimonio (accadute ieri al Media Day) potrebbe raggiungere traguardi impensabili se si pensa che venne scelto al sesto giro: raggiungere i grandi di sempre come Montana, come Bradshaw.

Ma prima di fare gli auguri di un Buon Super Bowl a tutti è bene ricordare che purtroppo è mancato all’età di 88 anni Mike Holovak, dopo Belichick il piu’ vincente nella storia della franchigia (a quei tempi Boston Patriots) con due grandi stagioni: 1963 e 1964. Diede grande credibilità ad una franchigia e ad una lega che in quegli anni ne avevano bisogno.

Se i Pats dovessero farcela domenica un pensiero andrebbe rivolto a lui, a M.Hill e a D.Stingley.

A questo punto godiamoci la partita…Faremo tardi…Sarà dura alzarsi lunedi ma fà niente.

E che vinca la migliore !