Belichick cerca rinforzi in difesa e P-Jones vola a NE.

L’ultima volta li avevamo visti sul meraviglioso campo dell’ Univeristy of Phoenix di Glandale, delusi per aver perso l’occasione di riscrivere e di ridiventare protagonisti assoluti della storia NFL.
Ora, dopo aver metabolizzato, ovviamente solo in parte, la sonora batosta in quel di Arizona, ritornano sulle prime pagine dei newspaper sportivi. Oltre alle vicende off-field, come la storia dello Spygate e le performances amorose di Thomas E. Brady Jr. (cioè Tom) con la compagna Gisele, ripresi guarda un po’ da una telecamera di sicurezza, i Pats sono piuttosto attivi nel campo dei FA ed in quello del Draft (7th pick), dal quale ci si attende una scelta, pronta a dar un contributo notevole alla difesa bostoniana.

La difesa è, infatti, una delle priorità principali di coach Belichick, che ha a che fare con un un reparto sempre più debole e sempre meno adatto per una 3-4 che forse diventa difficile da supportare in certe circostanze.

Un primo nome uscì qualche mese fa, ed era quello del DE Quentin Groves (college: Auburn). Un ottimo giocatore, forse un po’ penalizzato dalle sue misure: 6-3 per 252 lbs.
Quentin attacca bene gli spazi e possiede una particolare agilità nel penetrare oltre la O-line e placcare il quarterback (indimenticabile è il suo sack vincente nel match Aurburn vs Kansas State di quest’anno). Perfetto per una 3-4, i Pats vedevano in Groves il rinforzo giusto per una linea difensiva, che nelle ultime partite ha concesso troppo nei giochi di corsa.

Tutto ciò che riguarda il draft è incerto e lo sanno molto bene gli scout di NE, che proprio dopo la combine, soprattutto dopo la trade che ha portato via Asante Samuel, Randall Gay ed in ultimo Gibril Wilson, non hanno nascosto di essere stati affascinati anche dal CB Leodis Anquane McKelvin (da Troy), deviando quindi dalla strada che li portava in primo luogo alla scelta di un defensive-end. Ma la storia non finisce qui.

Infatti, proprio qualche settimana fa gli “esperti” del settore hanno svelato un notevole interessamento, forse troppo prevedibile, verso Vernon Gholston DE/OLB, proveniente da Ohio State. Molti Mock Drafts lo vedono ai Jets, ma sembra che ultimamente NY si stia orientando verso un’altra scelta, forse offensiva. Tutto ruota attorno al probabile arrivo di Ty Law, ancora indeciso se firmare con la franchigia newyorchese (oppure, secondo alcune fonti, proprio con gli stessi Pats) . Se Ty Law dovesse atterrare a NY, i Jets potrebbero virare su un’altra scelta, lasciando libero l’ex defensive-end di Ohio State.

Vernon è stata la vera star delle combine. Ha messo in evidenza il suo miglior atletismo, mostrando una notevole velocità sulle 40 yards, forza ed agilità. Al college giocava in una 4-3 nel ruolo di “Leo”, una posizione ibrida che può assumere anche i compiti di un LB. Se dovesse essere draftato da un team che adotta una 3-4, cosa molto probabile (per esempio New England), il “fisicamente impressionante” Gholston si dovrà adattare soprattutto per degli schemi di copertura. E’ una sfida, che Vernon ha accettato più che volentieri .

Questa è la sua risposta in merito: “I did ‘em both in college. It’s really wherever the team puts me. The biggest thing is I’m capable of playing both positions”.
Gholston però non rinuncia a dichiarare il suo desiderio di vedersi nel ruolo di Vrabel, magari sostituendo proprio quest’ultimo nei Pats. “Yeah, I think I could. Obviously he (Vrabel) made the Pro Bowl this year. That’s one of my goals for the future. We come from similar backgrounds, Ohio State, similar positions” . I nostri migliori auguri a Vernon Gholston!

Quindi, come si è potuto capire dalle precedenti analisi, la difesa di NE è messa davvero male. Principalmente i ruoli da migliorare sono gli Inside Linebackers ed i Cornerbacks.

Quest’anno la posizione di ILB è stata ricoperta forzatamente da Mike Vrabel e Adalius Thomas, nati però come OLBs, che non a caso danno il meglio esternamente. Tedy Bruschi ha rinnovato per altri due anni, ma fisicamente ed anagraficamente non può giocare una terza season ad alti livelli, quindi gli spetterà un ruolo da mentore per un futuro rookie (se ne arriverà mai uno). La speranza si chiama Seau, che è ritornato da un paio di infortuni, ma il suo livello è altalenante e le sue qualità di certo non sono adatte per un backup. NE deve assolutamente ingaggiare un altro linebacker di valore e soprattutto che faccia le veci di un ILB, un MLB puro.

Dei cornerbacks di New England abbiamo lungamente parlato. Via Samuel e Gay, a coach Belichick non rimane che sperare nella Big Trade che vede l’arrivo di Pacman Jones. I Patriots nello scorso week-end hanno ufficializzato le trattative e contemporaneamente Pacman ha dichiarato l’amore che prova nei confronti di NE. Quindi manca solo il contratto con un bell’ assegno staccato dalla Boston Bank! Ma come ogni amore che si rispetti, c’è sempre un terzo incomdo e questa volta porta il nome di Roger Goodell, Commissioner della National Football League.

Il primo ostacolo quindi è la disciplinare della NFL. Infatti, Jones deve dimostrare di essersi pentito per i suoi comportamenti da bad boy, e che l’anno di sospensione dalla Lega l’abbia fatto realmente maturare. Goodell, però, non è soddisfatto, considerando le sue scuse troppo forzate. La visione pessimistica degli esperti vede Jones fuori dalla NFL ancora per un po’, ma probabilmente il Commissioner chiuderà un occhio per l’ultima volta.

Il secondo ostacolo, come sempre, sono i soldi. Infattii, il problema per qualsiasi squadra che desideri ingaggiare Jones – oltre a trattare con la sua personalità – è che le società acquirente eredita immediatamente il suo contratto dai Titans. Un contratto piuttosto “pesante”. Infatti secondo i documenti di NFLPA, Jones ha guadagnato 1,74 milioni di $ nel 2008 e 2,19 milioni nel 2009, mentre sul suo nuovo salary, non c’è nessun dubbio. Jones vorrebbe un contratto di base uguale e non minore a quello del 2009. Si consideri, inoltre, che Jones ha perso $ 1,29 milioni sul suo stipendio nel 2007 e ha in uscita altrettanti milioni da pagare per le spese legali. In totale, la dirigenza Pats dovrebbe spendere minimo circa 5 milioni per assicurarselo.

Infine c’è un ultimo problema, forse il più importante: il comportamento fuori dal campo di Pacman. Corretto in campo, fuori non altrettanto. Il suo passato è caratterizzato da vari arresti, sospensioni e multe, ma il flusso negativo, oltre ai danni di immagine per i Pats (che tenteranno, dopo tutti i guai che li vedono coinvolti, di seguire una politica “puritana”), va a pesare sul resto della squadra, sul morale, sull’organizzazione, che rischia un collasso durante la regular season e tutto ciò può compromettere la corsa al SB.

In attacco i problemi non abbondano, ma ci sono comunque. L’addio di Kyle Brady ed i cali agonistici di Ben Watson sono i primi campanelli d’allarme per una posizione, quella di TE, nella quale i Pats non hanno mai brillato. Watson dai primi anni dell’attuale decennio (2005 più precisamente) si è trovato senza il supporto di un collega all’altezza degli schemi, e spesso il coaching staff l’ha costretto agli straordinari. Inutile ipotizzare al draft una chiamata su un TE, poiché è da anni che coach Belichick e Scott Pioli avanzano questa ipotesi, mai però realizzata.

La sorpresa quest’anno potrebbe arrivare proprio dall’attacco di NE. Mettendo da parte la coppia ben consolidata Brady-Moss, al draft i Patriots potrebbero sorprendere tutti e chiamare il promettente QB Brennan, che potrebbe dare un suo contributo alla sezione QB backup, nella quale gli analisti vedono Matt Cassel come il nuovo Aaron Rodgers…dovrà aspettare anni prima di vedersi titolare!

Tuttavia, New England rimane comunque una delle squadre più competitive della Lega, soprattutto della AFC.

Un’altra perfect season è immaginabile. Con molta probabilità, saranno molto più umani della stagione appena passata, ma è improbabile non pensare che i Pats siano all’altezza di un altro SB, o almeno di un’altra stagione brillante.
Miglior prospetto per un team NFL… non ne vedo.