Il dramma di Herschel Walker

All’età di 46 anni Herschel Walker, ex runningback NFL, pubblica un libro.
Ci si aspetterebbe un’opera riguardante le sue imprese sportive, dall’assegnazione dell’Heisman Trophy mentre era all’Università di Georgia, alle sue 12 stagioni NFL, con Vikings, Cowboys e Giants, fino alla partecipazione alle Olimpiadi Invernali del 1992 con la squadra statunitense di bob.
Invece nel libro “Breaking Free” Walker racconta della sua battaglia contro il Disturbo Dissociativo dell’Identità, che lo ha portato a convivere con ben dodici personalità diverse, conducendolo quasi al suicidio.
Dopo essersi ritirato dall’attività agonistica nel 1997, Walker ha iniziato ad avere problemi con la malattia (dei cui sintomi però pare soffrisse già prima), arrivando addirittura a giocare alla roulette russa seduto nella cucina di casa sua, con una pistola carica.
Jerry Mungadze, terapeuta di Walker, ha avuto modo di constatare quanto fossero consistenti le diverse personalità che di volta in volta emergevano, ognuna ben delineata e con degli interessi diversi dalle altre.
Walker sostiene di non usare farmaci per curarsi ma di essere sensibilmente migliorato negli ultimi anni, grazie agli incontri con Mungadze e alla stesura del libro, che spera servirà anche ad aiutare altre persone affette dal disturbo, oltre che a focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su questa malattia.

Fonte: ESPN