The Heidi Game

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Cosa c’entra e soprattutto come può una bambina tirolese con tanto di trecce entrare a far parte della storia del football americano?
Il 18 novembre del 1968, il personaggio di Heidi era entrato a far parte del vocabolario dei fan del football grazie ad una serie di eventi bizzarri.
Il 17 novembre 1968 si completava l’11ma giornata di campionato della AFL con il match fra gli Oakland Raiders ed i New York Jets.
Le due squadre si trovavano in quel momento entrambe con un record di 7 vinte e 2 perse.
Sin dall’inizio fu una partita combattuta aspramente, tra due team che aspiravano a vincere il campionato e tra i quali non correva certo buon sangue da quando, l’anno precedente, il defensive end dei Raiders, Ben Davidson, aveva rotto lo zigomo del quarteback dei Jets, Joe Namath.
Già sul kick-off iniziale ci fu la prima di una lunga serie di penalità .

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Joe Namath

 

Il primo tempo si concluse col punteggio di 14-12 in favore della squadra di casa e il secondo quarto era stato interminabile (49 minuti effettivi) a causa delle tante penalità.
Contro i Jets ne furono chiamate ben 7.
Alla ripresa della partita, toccò ai Jets portarsi in vantaggio (14-19). Quindi furono i Raiders segnare dopo un lungo drive, durante il quale la safety di New York, Jim Hudson, fu espulso per comportamento antisportivo (22-19).
Successivamente, toccò a Namath orchestrare un drive da 97 yards per un touchdown, seguito da un field goal dalle 19 yard realizzato dal kicker Jim Turner (22-29).
Con 3 minuti e 55 secondi rimasti da giocare, il quarterback dei Raiders, Daryle Lamonica, lanciò un TD pass da 22 yard per Fred Biletnikoff, portando il risultato sul 29 pari.
I Jets si illusero di avere chiuso la partita quando nel drive successivo realizzarono un field goal dalle 26 yard con solo 1 minuto e 5 secondi da giocare ed il punteggio sul 29-32.
Il kick off seguente portò i Raiders sulle proprie 23 yards e ad una pausa pubblicitaria.
A questo punto accadde qualcosa di inaspettato: a causa del dilungarsi della partita, alle 19.10 la NBC prese una fatale decisione.
Per le 19.00 era stato programmato, sulla costa est, proprio il film per ragazzi che narrava la storia della bambina tirolese (Heidi, per l’appunto) ed il network, ritenendo ormai conclusa la partita, ne interruppe la trasmissione; purtroppo per la stessa NBC e per milioni di spettatori della costa est, che non poterono assistere al drammatico finale, nel quale i Raiders realizzarono ben due touchdown negli ultimi 50 secondi.
Lamonica guadagnò 78 yards in due sole azioni. Dalle 23 yards completò un passaggio da 2 yards per l’halfback Charlie Smith, il quale subì anche un face-mask da parte della safety Mike D’Amato.
La penalità diede la palla ai Raiders sulle 43 yards dei Jets.

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Daryle Lamonica

 

Nel gioco successivo, un nuovo passaggio portò lo stesso Smith a correre sulla sideline e realizzare il touchdown del sorpasso (36-32), con 42 secondi da giocare.
Ma Namath non ebbe mai il tempo per un’insperata rimonta. Sul successivo kick-off return, il ritornatore Earl Christy perse la palla, che fu recuperata dal giocatore dei Raiders, Preston Ridlehuber, sulle 2 yard dei Jets e portata in endzone per un ulteriore touchdown.
I Raiders avevano segnato due TD in nove secondi e ottenuto la vittoria, in una memorabile partita, per 43-32.
I centralini della NBC furono intasati da migliaia di telefonate di protesta dei tifosi. Paradossalmente, le telefonate furono di due tipi: infatti, prima c’erano state le lagnanze di coloro che aspettavano l’inizio del film, e subito dopo quelle dei tifosi arrabbiatissimi che volevano conoscere il risultato finale. Stesse conseguenze subirono i centralini della polizia di New York e dei giornali locali.
In un sondaggio del 1997 questa partita, conosciuta come “The Heidi Game”, fu nominata la più memorabile tra quelle disputate in regular season nella storia della AFL.
Le due squadre finirono la stagione con i record, rispettivamente, di 12 vinte e 2 perse (i Raiders) e di 11 vinte e 3 perse (i Jets).
Il 29 dicembre successivo, i due team si rincontrarono allo Shea Stadium di New York, nel Championship della AFL. Stavolta, la vittoria andò ai Jets, per 27-23.
Il 12 gennaio 1969 i Jets si laurearono Campioni nel III Superbowl, sconfiggendo i Baltimore Colts Colts col punteggio di 16-7 all’Orange Bowl di Miami.
Da quella esperienza, le reti televisive trassero un importante insegnamento: le trasmissioni delle partite di football non avrebbero mai più dovuto essere interrotte.