Alla conquista del Draft
Passato il draft, è come abitudine tempo di bilanci sulle scelte effettuate dalle squadre della NFL.
Tra queste, particolare interesse rivestivano le strategie dei San Francisco 49ers, che hanno optato per due giocatori di linea, con la speranza di poter rimpiazzare a dovere un veterano dal nome pesante, ossia Bryant Young.
Con la 29ma scelta assoluta (la prima per i 49ers), Nolan ha puntato su Kentwan Balmer, defensive lineman da North Carolina, che può giocare nose tackle o end. Il coaching staff spera di poterlo tranquillamente impiegare come nose tackle ma anche e soprattutto come rimpiazzo di Young che, ritirandosi, ha lasciato un bel “buco” nella linea difensiva dei 49ers.
Alla trentanovesima scelta (2a per San Francisco) i 49ers hanno selezionato nuovamente un uomo di linea, questa volta però si è cercato di sistemare quella offensiva: quest’ultima è stata spesso oggetto di critiche nella scorsa stagione e avvezza ad “imbarcare” acqua da destra e sinistra, lasciando così il proprio Qb in balia dei difensori avversari. Si tratta della guardia Chilo Rachal di USC, che secondo i ben informati sul draft avrebbe dovuto essere scelto molto più in basso, ma sì sa che le previsioni lasciano il tempo che trovano, certo è che la scelta ha lasciato a bocca aperta non pochi tifosi.
Nel secondo giorno di draft, i 49ers avevano a disposizione altre quattro scelte; ecco le loro selezioni:
3° giro CB Reggie Smith (75) Oklahoma
4° giro C Cody Wallace (107) Texas A&M
6° giroWR Josh Morgan (174) Virginia Tech
7° giro LB Larry Grant (214) Ohio State
Nel complesso, si tratta (sempre sulla carta e stando alle indicazioni degli “addetti ai lavori” ed alle recensioni della carta stampata) di un cornerback piuttosto modesto, di un centro che probabilmente sarà solo una buona riserva, un wide receiver che ha già al suo attivo un arresto e una spruzzata di spray urticante ed infine un linebacker scelto solo per la sua “presunta” abilità nel bloccare i calci.
In sostanza un draft che ha fatto rizzare i capelli a più di un tifoso, e nei forum statunitensi il disappunto è unanime; questo però è il draft: oggi bidoni, domani chissà…
Anche a Seattle l’aria che si respira non è delle migliori, visto che i Seahawks hanno optato per delle scelte principalmente volte a completare la loro depth chart, soprattutto gli special teams.
Con la prima scelta, 28ma, i Seahawks hanno preso il DE di USC Lawrence Jackson, che nei quattro anni passati ai Trojans ha messo in mostra le proprie doti di grande pass rusher, chiudendo con 30.5 sacks all’attivo. Sicuramente la scelta è stata dettata dal voler migliorare la difesa, rendendola più flessibile e veloce.
Con la seconda scelta, invece, Holmgren ha optato per il TE di Notre Dame John Carlson, indubbiamente un buon elemento e supportato dai commenti positivi di un guru qualche Weiss che lo ha allenato; tuttavia, agli analisti la scelta non è andata giù, visto che era ancora disponibile un elemento come Fred Davis, considerato un giocatore molto più promettente.
Nel secondo giorno, invece, le scelte sono cadute su giocatori di secondo piano, ad eccezione del FB Owen Schmitt, prodotto di West Virginia e chiamato al 5° giro, il quale potrebbe rivelarsi un’ottima scommessa.
Queste invece le altre scelte dei Seahawks che andranno presumibilmente a completare il roster e la pratice squad, con qualche buona chance per il K di sostituire tra un paio di stagioni Olindo Mare:
4° giro (121ma) Red Bryant, DT Texas A&M
5° giro (163ma) Owen Schmitt, FB West Virginia
6° giro (189ma) Tyler Schmitt, C San Diego State
7° giro (233ma) Justin Forsett, RB California
7° giro (235ma) Brandon Coutu, K Georgia
Passiamo ai St.Louis Rams: seguendo un trend inaugurato lo scorso anno, anche nel draft 2008 gli Arieti hanno speso la loro prima scelta (2a assoluta) per un defensive lineman.
In questo caso si tratta di Chris Long, forte DE proveniente da Virginia e figlio del grande Howie, ex Raiders ed Hall of Famer.
E’ un eccellente giocatore, dotato di grande velocità e di un’ottima tecnica nell’uso delle mani; secondo gli addetti ai lavori, però, ha mostrato di poter essere contenuto abbastanza agevolmente da avversari di maggior stazza.
Con la loro seconda scelta (33ma assoluta), i Rams hanno selezionato il WR Donnie Avery; pur non essendo accreditato di una scelta così alta, Linehan sembra aver puntato su di lui per la sua velocità (non completamente mostrata alla combine a causa dei postumi di un infortunio).
La scelta di un WR è tutto sommato comprensibile: il reparto ha perso un giocatore di peso come Isaac Bruce, e Drew Bennett deve ritrovare la forma migliore.
Ma, come ormai arcinoto, un altro problema che gli Arieti si portano dietro da alcune stagioni è quello della linea offensiva: i lunghi infortuni di Orlando Pace e di altri titolari, uniti alle pessime prestazioni di Alex Barron (ormai un vero “bust”), hanno spinto i Rams a puntare, con la 3a scelta (65ma assoluta) sull’OT John Greco, prodotto di Toledo. Si tratta di un giocatore molto fisico e forte; pur provenendo da un piccolo college, ha il potenziale per emergere tra i pro.
Al 4° giro, con la 121ma scelta assoluta, ecco l’arrivo del CB Justin King da Penn State. Gli addetti ai lavori hanno salutato con favore la scelta di St.Louis, che è riuscita ad assicurarsi il più veloce tra i CB ancora disponibili; si prospetta un impiego da nickelback per lui in maglia bluoro.
Sempre al 4° giro, con la 129ma scelta assoluta, i Rams hanno draftato un altro WR: si tratta di Keenan Burton, provenienza Kentucky. È un giocatore veloce e di buona stazza, che ha mostrato ottime cose all’università: potrebbe rientrare nel roster titolare.
Ancora un uomo di linea offensiva al 5° giro: la 157ma scelta assoluta è caduta sull’OG Roy Schuening, da Oregon State. Si tratta di un giocatore solido, ma troppo spesso condizionato dagli infortuni.
Un altro difensore per i Rams al 7° giro: con la 228ma scelta, gli Arieti hanno selezionato il DB Chris Chamberlain, prodotto di Tulsa. Il ragazzo ha grandi mezzi atletici, e non è passato inosservato alla combine: potrebbe giocarsi un posto a roster, ed emergere come ottimo special teamer.
Infine, è arrivato il turno di “Mr. Irrelevant“: con l’ultima scelta assoluta del draft 2008, la 252ma, St.Louis ha puntato sull’OLB David Vobora; il giocatore potrebbe rivelarsi meno irrilevante di quanto si pensi. Il suo talento ed i suoi mezzi fisici potrebbero portarlo ad una grande carriera tra i pro.
Lunedì mattina, i Rams hanno aggiunto 12 undrafted rookies ai giocatori selezionati tra Sabato e Domenica: si tratta del RB Yvenson Bernard (Oregon State), del DT Vernon Bryant (Hampton), del WR Matt Caddell (Alabama), del LB Vince Hall (Virginia Tech), del DE Rodney Hardeway (Louisiana Lafayette), del WR Joshua Hyman (Virginia Tech), del TE Doug Jones (Cincinnati), del LB Marc Magro (West Virginia), del RB Brandon McAnderson (Kansas), del CB Justin McKinney (Kansas State), dell’OT Stephen Sene (Liberty) e del DT Joshua Thompson (Auburn).
E chiudiamo con gli Arizona Cardinals.
La formazione biancorossa aveva l’assoluta necessità di sistemare il reparto difensivo; non sorprende, quindi, che la prima scelta (16ma assoluta) sia caduta sul CB Dominique Rodgers – Cromartie, prodotto di Tennesse State.
Si tratta di un giocatore molto veloce e fisicamente esplosivo: il suo arrivo dovrebbe portare allo spostamento di Antrell Rolle nel ruolo di safety.
Il trend è stato confermato dall’arrivo, con la 2a scelta (50ma assoluta) del DE Calais Campbell, proveniente da Miami. L’anno scorso l’aver preso chili per giocare in un nuovo sistema difensivo non è stato propriamente un toccasana per lui; ma nel 2006 ha giocato davvero su alti livelli, totalizzando 10.5 sacks, con 7 gare consecutive in cui ne ha messo a segno almeno uno.
Con la 3a scelta (81ma assoluta), i Cardinals hanno selezionato il WR Early Doucet da LSU; potrebbe essere proprio lui lo slot receiver di cui Arizona ha tanto bisogno, degno complemento a due forti wideouts come Fitzgerald e Boldin. Ha giocato molto bene all’università, e potrebbe mostrare buone cose anche tra i pro.
Al 4° giro, la 117ma scelta assoluta è caduta sul DE Kenny Iwebema, uscito da Iowa. Si tratta di un giocatore estremamente rapido, atletico e capace di sbarazzarsi agevolmente dei bloccatori avversari, e che può vantare 14 sacks all’università. L’unico punto debole potrebbe essere rappresentato dall’atteggiamento: talvolta non sembra dare il massimo impegno in taluni giochi.
Con la 149ma scelta assoluta, al 5° giro è arrivato il RB Tim Hightower, da Richmond. È un runner decisamente versatile: la sua stazza gli permette di giocare anche come FB, ed a molti ricorda il Marion Barber III dei Cowboys. È anche un ottimo special teamer.
La 185ma scelta assoluta è caduta sul DE Chris Harrington, da Texas A&M: pur sottodimensionato per il suo ruolo, il ragazzo ha mostrato grande velocità. I Cardinals sperano possa evolvere in un buon pass rusher, ma più probabilmente potrebbe diventare un giocatore di situazione.
L’ultima scelta di Arizona, la 225ma assoluta, è stata spesa per selezionare l’OT Brandon Keith, prodotto di Northern Iowa. Si tratta di un giocatore massiccio e forte, ma comunque dotato di una discreta velocità, e che potrebbe diventare uno dei perni della già ottima linea d’attacco dei Cardinals.
Ringrazio l’amico Filippo aka Culpepper per l’analisi del draft di 49ers e Seahawks.
Fonte: nfl.com, sf49ers.com, seahawks.com, stlouisrams.com, azcardinals.com / Fonte foto: nfl.com