Il draft del profondo Sud

Cominciamo questa breve disamina con gli Houston Texans.
Sin dalla sua prima stagione di vita nella NFL, la formazione texana ha sempre avuto nella linea offensiva il suo tallone d’Achille.
Non ha quindi rappresentato una sorpresa il fatto che la loro prima scelta (26ma assoluta) sia caduta sull’OT Duane Brown, prodotto di Virginia Tech.
Originariamente un tight end, è poi passato ad offensive tackle, posizione in cui ha giocato sia a destra che a sinistra: la sua versatitità ha certamente costituito un fattore importante nella scelta di Houston.

Con la seconda scelta (79ma assoluta), i Texans hanno puntato sul CB Antwaun Molden, da Eastern Kentucky.
Il ragazzo è ancora piuttosto grezzo, ma a Houston confidano di poterlo trasformare in un ottimo giocatore: velocità e stazza non gli mancano.
Al terzo giro, con l’89ma scelta assoluta, è stato selezionato il RB Steve Slaton, proveniente da West Virginia.
Diverse squadre l’hanno snobbato, ritenendolo un runner monodimensionale, in grado di correre solo verso l’esterno: ma in quello che fa, è davvero bravo. Ha grande velocità, e può diventare un eccellente giocatore di situazione quando viene schierato come ricevitore, potendo contare sulle sue doti in campo aperto.
La 118ma scelta assoluta è caduta sul LB Xavier Adibi, prodotto di Virginia Tech. E’ decisamente bravo in copertura, ed ha avuto una carriera piuttosto produttiva al college.
E’ leggermente più lento di quanto ci si aspetterebbe, ma ha ottime mani.
Al 5° giro, con la 151ma scelta assoluta, Houston ha puntato sul DT Frank Okam, prodotto di Texas.
Si tratta di un giocatore estremamente atletico e talentuoso, ma per emergere deve mettersi in testa che la sua vita è il football; a volte, infatti, sembra mancare di passione.
La 7ma scelta (173ma assoluta) dei Texans è caduta su un altro giocatore di secondaria: si tratta della FS Dominique Barber, proveniente da Minnesota.
E’ il fratello minore del RB dei Cowboys, Marion. Molto dotato per questo sport e leader nato, al college si è trovato circondato da compagni senza esperienza, dovendo portare su di sè tutto il peso del reparto. Ma ha affrontato il compito con grande maturità. E’ un buon atleta e sa colpire molto bene.
L’ultima scelta dei Texans, (223ma assoluta) è caduta sul QB Alex Brink, provenienza Washington State.
Ha mostrato ottime cose al college, giocando titolare fisso per 3 anni. Già buon giocatore al liceo, è un talento grezzo, che va affinato.

Veniamo agli Indianapolis Colts: la formazione dell’Indiana ha puntato a rafforzarsi nella posizione di LB, dopo gli addii di Boiman e Morris.
Non altrettanto ha fatto nel ruolo di DT, dopo il rilascio di McFarland ed il rientro di Freeney da un brutto infortunio.
Ma si è pensato anche alla OL, al backfield ed al reparto ricevitori. Vediamo come.
Con la loro prima scelta (59ma assoluta), i Colts hanno selezionato l’OT Mike Pollak, prodotto di Arizona State.
Lineman atletico, dovrebbe giocare in posizione di centro: pur non destinato a partire da subito titolare, potrebbe avere come mentore niente meno che un Pro Bowler come Jeff Saturday.
Un pò più alto di quest’ultimo, Pollack ha la velocità e la tecnica per evolvere.

Al terzo giro, con la 93ma scelta assoluta, è giunto l’OLB Philip Wheeler, proveniente da Georgia Tech.
Sa muoversi bene ed è molto veloce: ne costituiscono prova i 250 placcaggi ed i 16 sacks totalizzati al college; potrebbe diventare il blitzer di cui Indy ha disperato bisogno.
La terza scelta dei Colts (127ma assoluta) è stata spesa per il TE Jacob Tamme, provenienza Kentucky.
Ottimo giocatore, potrebbe diventare il nuovo Dallas Clark, che andrebbe a sostiituire in caso di infortunio.
Con la 161ma scelta assoluta, Indianapolis ha puntato su un altro OLB: si tratta di Marcus Howard da Georgia.
Paragonato spesso a Robert Mathis, ha grande velocità ed è un ottimo pass rusher. Bill Polian punta molto su di lui per dare un contributo alla difesa.
La quinta scelta (196ma assoluta) è caduta su un secondo TE, Tom Santi, proveniente da Virginia.
Ricorda un pò Ben Utecht, e ha mostrato ottime cose al college; va a colmare un ruolo lasciato vacante dal passaggio del citato Utecht ai Cincinnati Bengals in offseason.
Con la (201ma scelta assoluta), è stato draftato il C Steve Justice, provenienza Wake Forest.
Tra i migliori nel suo ruolo nel draft, ha grande talento, che ha dimostrato al college. Potrebbe trovare un posto fisso tra i pro, ed anche lui avrà l’occasione di imparare parecchio da Jeff Saturday.
Al 6° giro, con la 202ma scelta assoluta, i Colts hanno puntato sul RB Mike Hart, uscito da Michigan.
E’ stato decisamente produttivo al college, portando palla per 1.015 volte, conquistando 5.040 yards e segnando ben 41 touchdowns.
Gli mancano la stazza ideale o la velocità bruciante, ma ha mostrato grande solidità.
Sempre al 6° giro, con la 205ma scelta assoluta, è giunto un WR: si tratta di Pierre Garcon, prodotto di Mount Union.
Il ragazzo ha mostrato numeri eccezionali al college: si pensi ai 60 TDs ed alle quasi 18 yards a ricezione, numeri simili a quelli di un certo Jerry Rice.
Con l’ultima scelta a loro disposizione, la 236ma assoluta, i Colts hanno selezionato un altro OL, Jamey Richard, provenienza Buffalo.
Centro titolare per 3 anni, ha giocato anche in posizione di guardia, il che gli darà qualche chance in più di figurare nel roster della prossima stagione. Dovrà però aumentare la propria forza per passare ad un livello superiore.

E’ ora il turno dei Jacksonville Jaguars: dopo aver ceduto Marcus Stroud, la formazione della Florida aveva come primaria necessità il rafforzamento della linea difensiva.
Ma un grosso problema è rappresentato anche dalla posizione di safety, rimasta sostanzialmente scoperta dopo il passaggio di Sammy Knight ai Giants; inoltre, mancano forze fresche nella OL, specie nel ruolo di centro.
Jacksonville ha puntato con la sua prima scelta (8a assoluta) sul DE Derrick Harvey, prodotto di Florida.
Si tratta di un pass rusher naturale, e secondo gli addetti ai lavori il suo miglior football è ancora di là da venire. Ha un grande primo passo e doti atletiche straordinarie.

Al 2° giro, con la 52ma scelta assoluta, ecco un secondo DE, Quentin Groves, da Auburn
Pur avendo messo a segno 26 sacks al college, Groves deve migliorare l’atteggiamento mentale se vuole davvero emergere.
La terza scelta di Jacksonville, (155ma assoluta), è caduta sull’OLB Thomas Williams, provenienza Southern California.
Williams è stato un backup per gran parte della sua carirera a USC. Ha giocato in 4 diverse posizioni, tra le quali anche LB e FB.
E’ un ragazzo intelligente, che potrebbe emergere come special teamer.
Al 5° giro, con la 159ma scelta assoluta, i Jaguars hanno selezionato il CB Trae Williams, da South Florida
Pur oscurato da Mike Jenkins a South Florida, Williams è un ottimo cornerback; non possiederà il talento di Jenkins, ma ha certamente contribuito in modo decisivo alla grande stagione 2007 dei Bulls.
Ci sono tutte le potenzialità per trasformarlo in un ottimo professionista, e potrà contare su un mentore del calibro di Rashean Mathis.
L’ultima scelta di Jacksonville, la 213ma assoluta, è stata spesa per assicurarsi il RB Chauncey Washington, anch’egli, come il già citato Williams, da Southern California.
E’ molto forte sulle corse interne; potrebbe fungere da backup ed affermarsi come special teamer.

Concludiamo con i Tennesse Titans: la formazione di Nashville ha draftato in modo tutto sommato equilibrato, selezionando un runner ed un ricevitore in attacco; in difesa, causa le partenze di Antwan Odom e Travis LaBoy, hanno invece puntato su un DE al secondo giro.
La prima scelta dei Titans (24ma assoluta) è caduta sul RB Chris Johnson, prodotto di East Carolina.
Paragonato da taluno a Reggie Bush, è stato l’atleta più veloce alla combine (4.24″ sulle 40 yards). Rende meglio in formazioni che gli permettano di andare largo e di sfruttare la propria velocità abbagliante. Potrebbe essere il degno complemento ad un runner potente come LenDale White.

Al 2° giro, con la 54ma scelta assoluta, è arrivato il DE Jason Jones, proveniente da Eastern Michigan.
Jones dovrà colmare il vuoto lasciato dalla partenza di Antwan Odom, e dovrebbe trovarsi a suo agio sul lato destro della linea.
Il fatto che possa partire titolare dipenderà dal training camp, dato che lo scorso anno è parso a tratti inconsistente.
La terza scelta (85ma assoluta) dei Titans è stata spesa per il TE Craig Stevens, provenienza California.
Stevens è tra i migliori, se non il miglior blocking tight end dell’intero draft. Dotato di grande forza fisica, non ha ricevuto molti palloni, ma nessuno può mettere in discussione le sue mani.
Dovrà proteggere Vince Young, oltre a bloccare molto sulle corse. Sa cavarsela anche come ricevitore, ma non certo sul profondo.
Al 4° giro, con la 103ma scelta assoluta, è stato selezionato il DL William Hayes, da Winston-Salem State.
La scelta di Hayes a quel punto del draft è stata un pò una sorpresa, ma i Titans devono assolutamente sistemare la posizione di DE dopo l’approdo di Odom ai Bengals.
Sempre al 4° giro, con la 126ma scelta assoluta, i Jags hanno preso il WR Lavelle Hawkins, prodotto di California.
Non ha una grande velocita, ma ha giocato un Senior Bowl straordinario. Nonostante una forza fisica non eccezionale, è il classico esempio di giocatore che gioca molto più veloce di quanto si alleni.
La 134ma scelta assoluta è caduta sull’OLB Stanford Keglar, da Purdue.
Keglar dovrebbe essere principalmente impiegato come special teamser. Ha ben figurato nella combine, ed ha una buona stazza.
Titolare per 3 anni al college, è dotato di grande atletismo.
L’ultima scelta (229ma assoluta) di Jacksonville, al 7° giro, è stata utilizzata per il CB Cary Williams, prodotto di Washburn.
Williams ha iniziato a giocare a Fordham prima di trasferirsi a Washburn.
E’ stato scoperto al Kansas Pro Day, ed ha mostrato ottime cose. Forte fisicamente, è stato da subito titolare al college.