AFC north pronta al via

Manca ancora un mese all’inizio della preseason ma è già tempo di bilanci. Ecco quindi uno sguardo a quelle che sono state le mosse in offseason delle squadre e come queste si presentano ai vari training camp.

BALTIMORE RAVENS

Baltimore è passata da un estremo all’altro nell’arco di una sola stagione: dopo aver vinto la AFC North nel 2006 ed essere partiti come i favoriti per rivincerla nel 2007 sono passati all’ultimo posto e al licenziamento dell’allenatore che li aveva portati al titolo, Brian Billick.
Dei tanti fattori che hanno influenzato il crollo dei Ravens un grosso peso sicuramente l’hanno avuto gli infortuni. In attacco l’OT Jonathan Ogden e il QB Steve McNair si sono infortunati alla prima partita stagionale e non sono più stati in grado di contribuire come la precedente stagione mentre il TE Heap ha giocato solo 6 partite. In difesa poi le mancanze di Trevor Pryce, Chris McAlister e Samari Rolle hanno indebolito il reparto più solido e importante della squadra. Per la nuova stagione quindi i Ravens sono un’incognita ed è difficile prevedere se saranno più vicini alla squadra che nel 2006 ha finito con 13-3 ed avuto un turno di riposo ai playoffs o quella del deludente 5-11 dell’anno scorso. Infatti se da una parte il roster è rimasto in gran parte simile a quello di due stagioni fa è anche vero che le uniche due perdite importanti sono in due ruoli chiave, ovvero i già citati Steve McNair e Jonathan Ogden, che hanno deciso negli scorsi mesi di ritirarsi, e per i quali i Ravens l’anno scorso hanno avuto diversi problemi a trovare dei sostituti. I Ravens non sono stati inoltre molto attivi sul mercato dei free agent a causa di una situazione del salary cap che non ha lasciato molti margini di manovra.
Il problema principale per l’attacco é il QB: al primo turno del draft è stato selezionato Joe Flacco, considerato un ottimo prospetto e dotato di un braccio eccellente ed accurato, ma con due problemi, la scarsa mobilità ed il fatto di aver giocato nella FCS (Football Championship Subdivision ovvero la “serie B” delle NCAA, avendo frequentato Delaware) e che potrebbe quindi non essere ancora pronto per il debutto nella NFL. Le altre opzioni non sono molto allettanti, con Kyle Boller che in queste 5 stagioni non ha tenuto il passo delle aspettative se non saltuariamente, e Troy Smith, che ha giocato alcune discrete partite sul finale della scorsa stagione ma è ancora una incognita.
La linea offensiva è invece un reparto in fase di transizione. La perdita di Ogden è sicuramente grave ma i Ravens erano già pronti a questo evento e tra lo scorso draft e quello di questo anno hanno scelto dei validi giocatori per cercare di sistemare la linea offensiva quali Ben Grubbs e Marshal Yanda, scelti nel 2007, e Oneil Cousins e David Hale scelti invece lo scorso aprile. Rimpiazzare però uno dei migliori tackle della lega non sarà un compito facile. I ricevitori con Darrick Mason, ormai arrivato alla sua 12esima stagione, Mark Clayton e Demetrius Williams formano un buon gruppo ma nulla di più, se paragonato a quanto a disposizione delle altre squadre della division, e pertanto l’arma migliore del passing game resta sempre Todd Heap, uno dei migliori TE della lega che però ha avuto qualche problema di infortunio. Il vero punto di forza dell’attacco è il gioco di corsa. Willie McGahee ha avuto un’ottima prima stagione a Baltimore e con Cameron come offensive coordinator potrebbe avere una stagione ancora migliore, ed inoltre con la seconda scelta del draft i Ravens hanno preso Ray Rice.
La difesa resta il pilastro di questa squadra e si presenta pressoché intatta rispetto l’anno precedente, con inoltre l’arrivo di alcuni rinforzi nel veterano CB Frank Walker e nei rookie Tavares Gooden (OLB) e Tom Zbikowski (S). L’unico problema per la difesa potrebbe essere l’età dei suoi giocatori di punta visto che Ray Lewis è alla sua 13esima stagione, Pryce alla 12esima, Rolle 11esima e McAlister alla decima.

Previsione : 4 posto. Una stagione di transizione per l’attacco e alla ricerca di un nuovo leader e i veterani della difesa potrebbero iniziare a sentire il peso dell’età e di dover trascinare la squadra: le assenze per infortuni in difesa l’anno scorso hanno infatti condizionato pesantemente la stagione.

CINCINNATI BENGALS

Durante la offseason i Bengals han fatto un pò di pulizia. Hanno cacciato alcuni giocatori che nella scorsa stagione si erano distinti più per i problemi fuori dal campo che le prestazioni in campo. Il Wr Cris Henry in effetti il campo l’ha visto solo dalla seconda parte della stagione perché sospeso per otto partite e il LB Odell Thurman è stato sospeso addirittura per due stagioni. L’anno scorso i Bengals oltre a queste assenze hanno dovuto anche fare i conti con gli infortuni che hanno contraddistinto la stagione del RB Rudi Johnson e soprattutto hanno afflitto l’intero reparto dei LBs. Nonostante la pessima stagione di Rudi Johnson (solo 497 yards e 3 TD) comunque l’attacco dei Bengals è stato uno dei migliori della lega (come nelle due stagioni precedenti, finendo tra i primi per yards guadagnate) in parte grazie al Rb di riserva Kenny Watson (763 yds e 7 tds) ma soprattutto grazie al gioco di passaggi, uno dei più forti della lega con il QB Carson Palmer (4131 yds e 26 Tds) ed i ricevitori Chad Johnson (1440 yds, 8 tds) e TJ Houshmandzadeh (1143 yds e 12 Tds). Johnson però ha chiesto più volte di essere scambiato con un’altre squadre, entrando in conflitto con il coach Marvin Lewis e questo ha portato la squadra a premunirsi in caso di eventuali holdout o sua perdita via trade (nonchè per coprire il vuoto lasciato da Henry) scegliendo ben 3 ricevitori al draft. Per migliorare ulteriormente il passing game ed aggiungere un ulteriore arma al proprio arsenale Cincinnati ha inoltre firmato il TE Ben Utecht (ex-Colts) dando a Palmer la possibilità di avere un nuovo bersaglio per i suoi passaggi. A completare l’ottimo attacco dei Bengals non bisogna dimenticare la linea composta da alcuni dei migliori giocatori NFL nel loro ruolo: Levi Jones, Stacy Andrews, Willie Anderson formano la base di un gruppo che l’anno scorso ha concesso solo 17 sacks e permesso al passing game di funzionare al meglio (sebbene abbiano invece mostrato alcune debolezze sul gioco di corsa). La difesa invece non si è fino ad ora mostrata all’altezza dell’ attacco. Emblematica la seconda partita della scorsa stagione dove nonostante i 45 punti messi a segno da Palmer e soci, la difesa ha concesso ai Cleveland Browns ben 51 punti (e 554 yds) e la conseguente vittoria. Oltre tutto durante la free agency i Benglas hanno perso tre elementi importanti nel Lb Landon Johnson, il DE Justin Smith e la S Madieu Williams. Per coprire questi buchi e cercare di migliorare la difesa Cincinnati ha preso il DE Antwan Odom e i LB Darryl Blackstock, ma soprattutto il rookie Keith Rivers, versatile LB che dovrebbe partire titolare fin dalla prima partita. Una difesa formata comunque da un nucleo di giovani giocatori (in particolare la secondaria con i CB Leon Hall e Joseph Jonathan e le safety Marvin White e Chinedum Ndukwe) che ha comunque margini di miglioramento sotto un esperto allenatore come Marvin Lewis

Previsione : 3 posto. Finchè l’attacco sarà in grado di segnare più punti di quanti la difesa ne subisce hanno buone possibilità ma in una division dura come la AFC North (con delle ottime difese come Pittsburgh e Baltimore) o contro contendenti per i playoffs l’incostanza e inconsistenza tipica dei Bengals possono essere pagate care.

CLEVELAND BROWNS

Per la prima volta da quando sono stati riformati i Cleveland Browns si presentano al via della stagione come contendenti per il primo posto della AFC North e, perchè no, anche come favoriti. Dopo una brillante stagione 2007 culminata ad un passo dai playoffs (finita con il record di 10-6 a pari merito con i Tennessee Titans a cui hanno dovuto lasciare a questi il posto al Wild Card per i Tiebreak) i Browns si ripresentano con la convinzione di essere sulla strada giusta e di aver costruito finalmente una squadra in grado di tener testa alle altre nella division. L’attacco, che l’anno scorso è stato l’ottavo nelle yards e nei punti segnati, ritorna praticamente intatto mentre la linea di difesa si è rinforzata grazie ad alcune importanti trade. Il sorprendente QB Derek Anderson, che ha costretto in panchina la prima scelta Brady Quinn, torna, grazie ad un nuovo contratto per tre anni, a formare un ottimo ed affiatato gruppo con il ricevitore Braylon Edwards (1289 yds e 16 td lo scorso anno) e il TE Kellen Winslow (1106 yds e 5 TDs). A questi si è aggiunto inoltre Donte Stallworth che potrà trarre vantaggio dai raddoppi di marcature che Edwards e Winslow richiedono. L’allenatore Romeo Crennel avrà la possibilità di mixare comunque un brillante gioco in profondità con un potente gioco di corse grazie al RB Jamal Lewis che sembra ritornato in forma l’anno scorso (1309 yds e 9 td) dopo alcune stagioni incolori a Baltimore. A questo gruppo di ottimi giocatori va aggiunta una linea d’attacco più che valida, con Joe Thomas (reduce da una prima ottima stagione), Eric Steingach, Hank Fraley e Ryan Tucker.
Durante la offseason i Browns han cercato di rafforzare quello che indubbiamente era il loro reparto più debole ovvero la difesa (tra le ultime la scorsa stagione in quasi tutte le statistiche sia conto le corse che contro i passaggi) ed in particolare la linea. I Browns sperano di aver risolto molti dei loro problemi con le trade con i Lions e con Green Bay per Shaun Rogers e Corey Williams rispettivamente. Williams sarà il titolare come DE e Rogers avrà l’importante ruolo di NT. Il reparto dei LB è sicuramente il migliore della difesa: McGinest, Wimbley e Peek formano un trio di ottimi OLB mentre all’interno ci sono Andra Davis e soprattutto D’Qwell Jackson (oltre 100 tackle la scorsa stagione). Viceversa la secondaria sembra essere il punto debole della difesa ma Cleveland ha ceduto ai Lions il CB Leigh Bodden per acquisire Rogers mostrando grossa fiducia nei giovani Wright e McDonald.

Previsione: 1 posto. La squadra che l’anno scorso è arrivata ad un passo dai playoff e dal titolo divisionale (finendo la stagione a pari con gli Steelers) si ripresenta intatta, con anzi alcuni interessanti rinforzi in difesa ed un anno in più di esperienza per i tanti giovani in squadra. L’unico problema potrebbe essere il difficile calendario con un mese di settembre infuocato (Dallas, Pittsburgh in casa e poi trasferte interdivisionali a Baltimore e Cincinnati) prima del bye ma un buon inizio significherrebbe già ipotecare la division.

PITTSBURGH STEEELERS.

I detentori del titolo della AFC North vanno di diritto considerati tra i favoriti per ripetersi in una division che non ha avuto sostanzialmente grossi cambiamenti a livello di personale delle squadre (tutte le squadre sono state relativamente tranquille durante la free agency persando più a rifirmare i propri giocatori chiave piuttosto che accaparrarsene altri). La miglior difesa del 2007 ritorna peraltro intatta per la nuova stagione con la sola perdita del LB Clark Haggans (che ha firmato per i Cardinals) da registrare. Alla prima stagione del nuovo allenatore Mike Tomlin la difesa è rimasta la classica, solida e durissima 3-4 tipica di Pittsburgh con i LB Farrior ed Harrison a dettare legge. In linea i veterani Aaron Smith, Casey Hampton e Brett Keisel hanno mostrato finora di non sentire il peso dell’età mentre la secondaria ha in Polamalu l’elemento chiave di tutta la difesa. Gli Steelers si sono mostrati a volte vulnerabili sui passaggi dove i Cb Ike Taylor e Deshea Townsend non sono stati in grado di tener testa ai miglior wr della lega ma la gran pressione esercitata dai blitz di cui la difesa fa ampio uso spesso ovvia a queste mancanze. Se la difesa è il trade-mark di Pittsburgh l’attacco ha nel corso degli ultimi anni cambiato il suo aspetto passando dal classico gioco di corsa ad un offense più vario che mischia vari aspetti. Ben Roethlisbergher (ormai considerato uno dei migliori QB della AFC) si trova infatti a schierare spesso formazioni con svariati ricevitori o formazioni di potenza con due TE. Il gioco sui passaggi si avvale di un folto gruppo di versatili wr come il sempre affidabile Hines Ward e Santonio Holmes, a cui sono andati ad aggiugnere al draft Limas Sweed, scelto sorprendentemente al secondo giro dopo essere stato considerato da molti il miglior ricevitore del draft. Il TE Heath Miller inoltre è fondamentale per il gioco aereo di Pittsburgh avendo sviluppato un ottima intesa con il suo quaterback ed avendo due ottime mani che lo fanno annoverare tra i migliori TE della lega. Altrettanto valido il gioco di corse con Willie Parker, che l’anno scorso ha dovuto saltare però alcune partite per infortunio, e la prima scelta di questo anno, Rashard Mendenhall. Punto debole però dell’attacco è la linea che l’anno scorso ha concesso ben 47 sacks e che per di più ha perso il suo giocatore più rappresentativo quando Alan Faneca ha firmato con i Jets. La forte pressione esercitata su Roethlisbergher la scorsa stagione ha fatto spesso perdere il ritmo all’attacco e impedito alle corse di svilupparsi al meglio.

Previsione: 2 posto. Buona parte della stagione di Pittsburgh si basa sulla linea di attacco che dovrà trovare maggiore consistenza e riuscire a sopperire alla perdita di Faneca per non lasciare tutto il peso della squadra sulla difesa. La partita conclusiva della stagione in casa con Cleveland potrebbe essere decisiva per la stagione.