Il lavoro di Dan Ronney per ristrutturare la famiglia proprietaria degli Steelers
Negli ultimi due anni la famiglia Rooney ha costantemente discusso una revisione dei quadri proprietari per tutelare il proseguimento gestionale sui Pittsburgh Steelers e, al contempo, per osservare e aderire completamente alle politiche NFL.
Il presidente onorario della storica e gloriosa franchigia, Dan Rooney, primogenito del fondatore del team Art Rooney, vuole saldamente restre nel business del football, mentre alcuni dei suoi quattro fratelli spingono per uscire dalla NFL e concentrare le risorse economiche derivanti in attività alternative. Dan Rooney, e suo figlio, il presidente esecutivo degli Steelers, Art Rooney II, stanno da tempo studiando un piano finanziario per acquistare le compartecipazioni economiche dei familiari al fine di continuare da soli, senza disagi e ostacoli, la proprità della franchigia. L’operazione però è complessa e intricata: gli altri fratelli Rooney, Art Jr., Timothy, Patrick e John, posseggono infatti una buona fetta di azioni difficile da rilevare, e un’altra famiglia, la McGinleys, entra anche lei nello scacchiere avendo una partecipazione minoritaria all’interno del team. Il buon vecchio Dan sembra però ostinato a perseguire i suoi intenti: “Ho dedicato la mia intera vita agli Steelers e alla NFL. Farò tutto il possibile per individuare una soluzione che possa garantire l’eredità lasciatami da mio padre e mantenere gli Steelers a Pittsburgh per almeno altri 75 anni sotto la gestione della famiglia Rooney”.
Ai problemi di gestione familiare però si addizionano anche quelli di natura più strettamente conflittuale con la NFL. La famiglia Rooney è infatti proprietaria di ippodromi a New York e in Florida; questi, come molti negli ultimi anni, hanno applicato e aggiunto forme di gioco d’azzardo incompatibili con le politiche etiche portate avanti energicamente dalla NFL. Da qui l’intervento immediato del Commissario NFL Roger Goodell, che ha chiesto di procedere per il raggiungimento di un accordo che preveda una separazione degli interessi della famiglia di Pittsburgh da imprese e business che palesino la possibilità di giocare d’azzardo.
La questione è quindi aperta a scenari futuri diversi che preoccupano non poco i fans dei Black&Gold. Il presidente degli Steelers, Atr Rooney II, ha recentemente dichiarato: “Non vi è alcun motivo di ritenere che i fatti in discussione possano minare la tranquillità dei nostri tifosi e la serenità della nostra squadra”. Staremo a vedere: intanto Pittsburgh trema.
Fonte articolo:NFL.com/Fonte foto/Flickr.com
Sento puzza di guai…..e come in tutte le aziende….
FRATELLI-COLTELLI. Generalmente non si scappa da questa regola