Presentazione della stagione NCAA (parte I)
In vista dell’inizio della stagione NCAA, che finalmente avremo la possibilità di seguire anche dall’Italia su NASN, ecco una breve presentazione delle varie squadre che si contenderanno l’accesso ai vari Bowl ed il titolo nazionale.
Partiamo dalle prime 4 Conference in ordine di importanza: SEC, Big 10, Big XII, ACC, facenti parte del BCS (Bowl Champs Series, ovvero le principali conference le cui squadre possono ambire ai principali Bowl)
SOUTH EAST CONFERENCE.
La SEC è considerata la Conference più forte della NCAA con i campioni in carica di LSU, Florida, Auburn, Georgia candidate per il titolo nazionale.
SEC West
1. Auburn – Coach Tommy Tuberville é sopravvissuto egregiamente a quella che può essere considerata la sua stagione più difficile, con una Offensive Line assolutamente inesperta ed un inizio in salita (1-2). Ma Auburn è riuscita a vincere con Florida fuori casa, battere Alabama all’ultimo secondo e vincere un Bowl, in OT, contro Clemson. La squadra di quest’anno si presenta sicuramente meglio con il ritorno di 16 titolari e le partite chiave contro LSU, Tennessee e Georgia in casa ed evitando Florida. Auburn ha tutte le carte per arrivare a giocarsi anche il titolo nazionale.
2. LSU – Luisiana State University ha vinto 2 titoli nazionali negli ultimi 5 anni e sono i campioni in carica dopo aver battuto Ohio State 38-24 lo scorso gennaio. L’anno scorso non hanno perso nessuna partita nei tempi regolamentari (le uniche due sconfitte sono arrivate ai supplementari) ma quest’anno ritornano solo 12 titolari: tra gli altri giocatori che sono passati alla NFL occorre menzionare il RB Jacob Hester (a San Diego), il QB titolare Matt Flynn (Green Bay) ma soprattutto il DT Gleen Dorsey (Kansas City). La squadra ha comunque ancora parecchio talento tanto da rimanere in grado di difendere il proprio titolo ma dovrà affrontare sia Florida che Georgia dalla East Division e Auburn fuori casa.
3. Alabama – Dopo una stagione al di sotto delle aspettative, finita con un record vincente di 7-6 solo grazie alla vittoria all’Indipendence Bowl, la squadra di Nick Saban (alla sua seconda stagione) si presenta con solo 13 titolari di ritorno e un calendario difficile con Georgia, Tennessee e LSU in trasferta. Ma i Crimson Tide hanno il talento necessario per ripetere almeno le 7 vittorie dell’anno scorso sebbene non sembrano in grado di competere per il titolo della SEC.
4. Mississippi – I Rebels potrebbero essere una delle squadre con il maggior margine di miglioramento con l’arrivo di Houston Nutt: il nuovo coach eredita una squadra che aveva finito la stagione 3-9 ma, grazie al buon reclutamento del predecessore, piena di prospetti per la NFL e che può contare sul ritorno di gran parte della difesa.
5. Mississipi State – Nonostante la scorsa stagione abbiano subito una differenza di 73.4 yard per partita nei confronti delle rivali di division e abbiano dovuto salutare l’ottimo DC Ellis Johnson, la squadra, con 14 titolari rimasti e nuovi interessanti arrivi ha probabilmente maggior talento e la possibilità di essere eleggibile per un Bowl (dopo aver vinto l’ultimo Liberty Bowl contro UCF)
6. Arkansas – I Razorbacks hanno giocato due importanti bowl nelle due pasate stagioni ma devono ora fare i conti con la perdita di importanti giocatori come i Rbs MCFadden e Felix Jones ed il ritorno di solo 11 titolari. Dopo aver finito quindi negli ultimi anni sempre nella parte altra della classifica della division, questa è vista come una stagione di transizione, considerando anche l’annunciato passaggio dell’attacco dal gioco di corse ad uno più orientato sui passaggi.
SEC East
1. Georgia – Finendo la scorsa stagione al nr2 del ranking, Georgia è stata l’unica squadra della SEC East a finire nei top 10. E la squadra di quest’anno si presenta ancora più forte con probabilmente la miglior difesa della SEC. L’allenatore Mark Richt ha un incredibile recond di 25-4 fuori casa comprendente pure un 9-2 contro avversarie inserite nel ranking. Secondo i primi ranking ufficiali, appena resi pubblici, Georgia inizierà al stagione come la squadra da battere, al nr. 1 del ranking. Giorgia dovrà però affrontare Auburn, LSU, Florida e South Carolina fuori casa, ma vista la forza della squadra possono comunque essere considerati seri contendenti per il titolo.
2. Florida – I Gators hanno vinto il titolo Nazionale nel 2006 beneficiando di due importanti vittorie per un solo punto contro le rivali Tennessee e South Carolina, ma imponendosi in finale su Ohio State per 41-14. Soltanto due giocatori della difesa sono ritornati nella scorsa stagione, finita invece con il record di 9-4, ma la squadra è quasi riuscita a battere LSU fuori casa (perdendo 24-28). La squadra di quest’anno si presenta quindi con molta più esperienza, con ben 16 titolari rimasti, ed un calendario anche discretamente favorevole. E ovviamente possono contare ancora sul QB Tim Tebow, vincitore dell’Heisman Trophy la scorsa stagione e primo giocatore nella storia NCAA con più di 20 TD su passaggio e 20 TD su corsa. Florida potrebbe quindi ambire al titolo nazionale e tentare di finire la stagione imbattuta.
3. South Carolina – Penultimi gli ultimi due anni con un record di 3-5 all’interno della SEC, South Carolina ha finito la scorsa stagione in perfetta parità (6 vittorie e 6 sconfitte) dopo aver iniziato però con un 6-1 che li ha portati al sesto posto del ranking. La squadra di Steve Spurrier, alla sua quarta stagione a Columbia, nonostante qualche dubbio nel ruolo di quaterback, è la migliore di cui l’allentare abbia avuto la possibilità di disporre e può vantare il ritorno di ben 17 titolari (di cui 10 in difesa) e potrebbe essere una delle sorprese della stagione.
4. Tennessee – Vincitori la scorsa stagione della SEC East, nonostante aver concesso una media di 32.7 yards a partita agli avversari di Conference nei confronti diretti, Tennessee ha potuto contare su alcune vittorie ai supplementari (conto South Car per 27-24 e contro Kentucky, dopo 4 OT per 52-50) o di misura (con Vanderbit 25-24). Partite che averebbe potuto facilmente perdere. Quest’anno dovranno anche trovare un sostituto per il QB Erik Ainge (scelto al draft dai NY Jets) che lascia l’università dopo aver lanciato, nella scorsa stagione, 3522 ysd, 31 TDs e solo 9 Int. E’ improbabile quindi Tennessee riuscirà a rivincere la SEC East, soprattutto dovendo affrontare Auburn, Giorgia e South Carolina in trasferta.
5. Kentucky – UK è arrivata terza e quarte nelle ultime due stagioni in quella che è considerata la division più forte della NCAA. Quest’anno però dovrà fare a meno del QB André Woodson (ai NY Giants), del RB Rafael Little e di 3 dei quattro migliori ricevitori della scorsa stagione. Resta comunque una delle migliori difese che coach Brooks abbia mai avuto a disposizione ma le prime posizioni della SEC East sembrano fuori portata.
6. Vanderbilt – L’università con sede a Nashville ha avuto la possibilità di archiviare una stagione vincente (o quanto meno in pareggio) tutte e tre le scorse stagioni (finite poi 5-7, 4-8 e 5-6) interrompendo la striscia di stagioni negative lunga 25 anni. Ma quest’anno sarà un altro anno di probabili delusioni visto che la squadra vedrà tornare solo 9 titolari dalla scorsa stagione. Il dover affrontare le poche partite all’interno della SEC che sulla carta si prospettano abbordabili (Kentucky, Mississippi e Mississippi State) fuori casa lascerebbe presagire un funesto record di 0-8.
BIG TEN CONFERENCE
Caratteristica della Big10 è spesso il gran equilibio, e l’anno scorso 7 squadre hanno finito con un record di Conference compreso tra 5-3 ed 3-5 (con Illinois e Michigan a 6-2). Anche quest’anno, a parte la favoritissima università di Ohio State, il resto è suddiviso in due gruppi, con le prime 5 a inseguire OSU e le altre cinque a cercare la qualificazione per un Bowl.
1. Ohio State – Dopo aver finito le ultime due stagioni al primo posto del ranking (ma aver perso il BCS Championsip prima con Florida, 41-14 e poi con LSU, 34-38) Ohio State potrà contare sul rientro di 19 titolari, tra cui il QB Boeckmann (2379 yds e 25 TDs) ed il RB Chris Wells (1609 yds e 15 TDs). All’interno della BIg Ten Ohio State ha concluso le precedenti tre stagioni con il record di 7-1, 8-0 e 7-1 e quest’anno potrebbero ripetere l’8-0 del 2006 e finire imbattuti la stagione nonché ripresentarsi al terzo BCS Champioship consecutivo (soprattutto se riusciranno a superare indenni la trasferta del 13 settembre in California contro USC).
2. Penn State – La squadra di Joe Paterno (alla 43esima stagione in Pennsylvania) lo scorso anno ha mancato la qualificazione ad un Bowl più importante del Alamo Bowl perdendo l’ultima partita contro Michigan State per 31 a 35, dopo essere stati in vantaggio 24-7 nel terzo quarto. Penn State ha una delle migliori difese della NCAA, nonostante l’addio di Dan Connor (scelto dai Carolina Panthers) e l’infortunio a Sean Lee che potrebbe fargli saltare la stagione. Dover affrontare Wisconsin e Ohio State in trasferta potrebbe rappresentare un grosso ostacolo ma il ritorno ad una spread offense, unito alla bontà del roster a disposizione, può far prevedere almeno 10 vittorie.
3. Wisconsin – Dopo una stagione 2006 finita con 12 vittorie e una sola sconfitta lo scorso anno Wisconsin ha concluso con un 9-3 qualificandosi comunque per un importante Bowl come l’Outback (poi però perso con Tennessee), grazie a delle vittorie all’ultimo su Iowa e Minnesota. Alla terza stagione coach Bielema si trova probabilmente la sua miglior squadra grazie al rientro di 17 titolari e Wisconsin può ambire al 5th Bowl consecutivo nel mese di Gennaio.
4. Iowa – Gli Hawkeyes possono vantare una delle migliori linee d’attacco e di difesa, che, uniti all’ottimo gruppo di allenatori (guidati da Kirk Ferentz, al 10 anno ad Iowa) può far sopperire alla mancanza di grandi talenti in altre posizioni. Non dover inoltre affrontare quest’anno Ohio State e Michigan vuol dire avere un calendario favorevole che può far aspirare al quarto posto nella Conference.
5. Michigan – La prossima sarà una stagione di ricostruzione per i Wolverines dopo che i giocatori più importanti sono stati scelti dalla NFL: il QB Chad Henne e l’OT Jake Long (Miami), il RB Mike Hart (Indianapolis) ed il WR Mario Manningham (NY Giants), e potendo contare sul ritorno di solo 10 titolari. L’arrivo di un nuovo allenatore (Rich Rodriguez) con relativi cambi di schemi può essere un ulteriore problema alla prima stagione ma la prestigiosa università di Ann Arbor ha abbastanza talento da poter ambire comunque ad un Bowl.
6. Illinois – Una delle squadre sorpresa della scorsa stagione, passate dal fondo della classifica della Big Ten, al secondo posto ed al prestigioso Rose Bowl di Pasadena (perso però contro USC 17-49). Importante è stato il contributo del RB Rashard Mendenhall (1684 yds, 17 tds), che però quest’anno è passato alla NFL (scelto al primo round da Pittsburgh). La sua mancanza ed un calendario che prevede trasferte a Penn State, Michigan e Wisconsin non fanno prevedere una stagione altrettanto positiva.
7. Michigan State – Gli Spartans hanno concluso la scorsa stagione con un record positivo (cosa che non accadeva da tre anni) ma con un 3-5 all’interno della Big Ten. Alla sua seconda stagione come capo allenatore degli Spartans Mark Dantonio può contare sul ritorno di 13 titolari (tra cui il QB Brian Hoyer e il RB Javon Ringer) per una maggior familiarità con i suoi schemi e nonostante un calendario che le mette di fronte alle squadre più importanti della Conference possono ambire al secondo Bowl consecutivo.
8. Northwestern – I Wildcats l’anno scorso hanno di un soffio mancato la possibilità di giocarsi un Bowl ma quest’anno possono contare sul rientro di ben 15 titolari (per un totale di 47 giocatori che torneranno in squadra dallo scorso anno) e, avendo anche il vantaggio di evitare Penn State e Wisconsin, possono puntare a riscattarsi.
9. Purdue – Con Michigan St e Northwestern rapprentano il top del secondo gruppo di squadre della Big Ten e come loro Purdue è a caccia di un Bowl, dopo il vittorioso Motor City dello scorso anno (51-48 su Central Michigan). La squadra dell’Indiana potrà contare sul rientro di solo 12 titolari ma l’esplosivo attacco guidato da Curtis Painter (3846 yds, 29 TDs) può portare ad un record vincente.
10. Minnesota – Dopo 5 bowl consecutivi (3 vinti e due persi) i Golden Gophers hanno finito sorprendentemente la stagione 1-11 senza una vittoria nella Big Ten. Quest’anno con il ritorno di 15 titolari, al secondo anno della gestione di coach Tim Brewster, hanno la possibilità di tornare in corsa per un Bowl.
11. Indiana – Come Minnesota l’anno scorso, Indiana potrebbe passare quest’anno da un Bowl al fondo della classifica: l’anno scorso, nonostante un record nella Big Ten di 3 vittorie e 5 sconfitte, hanno concesso agli avversari un netto di 70 yds a partita. Dubbi sui WR, sui CB e sulla linea offensiva, uniti all’assenza del QB Kellen Lewis (3043 yds, 28 TDs, secondo miglior qb la corsa stagione come rating alle spalle di Boeckmann), sospeso in primavera, fanno presagire una difficile stagione 2008.
BIG XII CONFERENCE
Una delle Conference più amate delle NCAA, nel cuore degli Stati Uniti con le migliori università del Texas, Oklahoma e Missouri tra le potenziali candidate per i Bowl più importanti e per competere per il titolo nazionale.
Big XII North
1. Missouri – All’ultima settimana della scorsa stagione Missouri era al nr. 1 del Ranking BCS e si apprestava a giocare per il titolo nazionale ma la sconfitta con Oklahoma per 17-38 l’ha fatta crollare al nr. 7. Quest’anno però tornano ben 14 titolari (tra cui il QB Chase Daniel, 4306 yds, 33 Tds) e possono contare su un calendario favorevole ed evitando Oklahoma e Texas Tech: i Tigers possono ambire ad un secondo titolo della North e puntare anche al titolo nazionale.
2. Kansas – Dopo aver finito la stagione al settimo posto del ranking, KU potrà contare sul rientro di 15 titolari. Ma il calendario si presenta particolarmente duro dovendo affrontare Oklahoma, Texas, Texas Tech, nonche USF e Missouri fuori casa. Difficilmente riusciranno a ripetere il 12-1 della scorsa stagione e potrebbero anche rimanere esclusi dai Bowl più importanti.
3. Nebraska – Nonostante i Cornhuskers abbiano diversi elementi a sfavore (un record perdente la scorsa stagione, solo 11 titolari di ritorno, un nuovo allenatore con conseguenti nuovi schemi da imparare) restano pur sempre un ottima squadra che solo due anni fa aveva vinto la Big XII North. Un calendario non proibitivo, che prevede un facile inizio con tre partite in casa, può portare Nebraska ad essere una delle sorprese della stagione.
4. Kansas State – A KSU rientreranno solo 12 titolari ma avranno un buon gruppo di giocatori provenienti dai Junior College su cui contare. L’anno scorso avevano raggiunto un record di 5-3 sconfiggendo anche Texas (all’epoca nr. 7 del ranking) ma un crollo a fine stagione con 4 sconfitte consecutive ha tenuto Kansas St fuori dai Bowl, cosa che potrebbero evitare quest’anno con maggior consistenza ed una miglior difesa.
5. Colorado – I Buffaloes hanno un difficile calendario con partite contro Texas, West Virginia, Florida State e tre trasferte fuori casa contro rivali di division. Ma con il rientro di 14 titolari, e con l’aggiunta del RB Darrell Scott (considerato uno dei migliori prospetti nel suo ruolo) in una squadra che già si è resa protagonista di importanti vittorie (l’anno scorso ha battuto Oklahoma 27-24), Colorado ha la possibilità di giocarsi un Bowl il prossimo inverno.
6. Iowa State – Nelle ultime due stagioni Iowa St ha occupato l’ultimo posto della BigXII North ma è stata comunque in grado di sconfiggere Kansas St e Colorado nel 2007 e Missouri nel 2006. La squadra, al secondo anno di coach Chizik, risulta però ancora in fase di ricostruzione con il ritorno di solo 27 giocatori dalla scorsa stagione (seppur 14 titolari) e difficilmente riusciranno a spostarsi dalla ultima posizione.
Big XII South
1. Oklahoma – I Sooners, uno dei programmi universitari più importanti per il football, hanno finito la scorsa stagione regolare al terzo posto (poi sconfitti al Fiesta Bowl da West Virginia 28-48). Quest’anno possono contare sul calendario che gli permette di evitare Missouri, e di giocare contro Texas Tech e Kansas in casa, ed hanno il talento per ripetersi come campioni della division e della Conference.
2. Texas Tech – L’esplosivo attacco del coach Mike Leach avrà a disposizione ancora 10 giocatori dalla scorsa stagione. Tra questi il QB Graham Harrell (5705 yds con una percentuale di completi del 71.8, e 48 TD) e del WR Michael Crabtree (134 ricezioni, 1962 yds, 22 TDs tutti records per un giocatore alla prima stagione). Non ci sarebbe da sorprendere se allo scontro con Oklahoma del 22 Novembre entrambe le squadre arrivassero imbattute e la partita rappresentasse un vero e proprio spareggio per il titolo di division.
3. Texas – In 10 anni sotto la direzione di coach Mike Brown Texas non è mai arrivata al di sotto del secondo posto nella Big XII South ma quest’anno potranno contare sul ritorno di solo 11 starters (e tra questi solo 4 in difesa) e dovranno affrontare sia Missouri (in casa) che Kansas (fuori casa). Inoltre dovranno affrontare i lanciatissimi rivali Texac Tech fuori casa e Oklahoma su campo neutro.
4. Oklahoma State – I Cowboys la scorsa stagione hanno finito con un record di 7-6 ma con un 4-4 all’interno della Conference, al pari dei TTech. Quest’anno grazie al ritorno di 13 titolari ed una difesa che sembra rinfrorzata dall’arrivo di nuovi giocatori dai Junior College, possono ambire al terzo Bowl consecutivo.
5. Texas A&M – Richiamerà sicuramente l’attenzione dei media l’arrivo del nuovo coach, Mike Sherman, ex capo allenatore dei Green Bay Packers. Ma la squadra si trova a fronteggiare un calendario difficile con le squadre più abbordabili da affrontare in trasferta e a dover ospitare i grossi calibri come Oklahoma, TTech in casa contando sul rientro di solo 11 titolari (che dovranno comuqne adattarsi ai nuovi schemi). Sherman avrà il difficile, ma non impossibile, compito di portare Texas A&M al 3 Bowl consecutivo (e quarto in 5 anni).
6. Baylor – L’ex allenatore Morriss non è riuscito a riportare Baylor ad Bowl da cui manca dal 94. Compito parecchio difficile visto la Conference in cui l’Univerità Texana si trova, e che ora spetterà a Art Briles. Nonostante un gruppo di buoni giocatori Baylor è ancora lontana dalle altre squadre della division e si preannuncia l’ennesima stagione negativa.
ATLANTIC COAST CONFERENCE
Altra Conference di gran prestigio la ACC ha però deluso le aspettative negli ultimi anni, con le squadre della division spesso sconfitte nei BCS Bowl o negli scontri con altre squadre delle principali Conference.
Atlantic Division
1. Clemson – La scorsa stagione, sebbene fossero la miglior squadra della ACC, i Tigers hanno perso la possibilità di giocare per il titolo di Conference venendo sconfitti in casa da Boston College per 17-20. Finiti al 15esimo posto del ranking sono stati selezionati per il Chick-Fil-A Bowl (meglio noto come Peach Bowl) venendo poi battuti da Auburn ancora per 3 punti (23 a 20 in OT questa volta). Clemson potrà contare sul ritorno di 16 titolari e sono probabilmente la squadra più ricca di talento della ACC, con tutte le potenzialità per riscattarsi.
2. Florida State – Le quattro trasferte di quest’anno nell’ambito della ACC sono contro squadre alla portata di Florida State mentre l’avversario più temibile (Clemson) verrà a Tallahassee, sul campo di casa. Coach Bobby Bowden (alla sua 33esima stagione con Florida State) potrà contare sul ritorno di 15 titolari e uno dei migliori reparti della ACC sia per quanto riguarda l’attacco che la difesa.
3. Wake Forest – Da quando è stata formata la ACC (1953) WF non ha mai avuto 3 stagioni consecutive con un record positivo. Potrebbero però arrivare a questo storico risultato questa stagione dopo aver vinto la ACC nel 2006 ed essere arrivati secondi l’anno scorso (con un record pari a Clemson, 5-3 nella conference e 9-4 totale, sebbene sconfitti nello scontro diretto 10-44). WF può contare sul ben 44 giocatori che rientrano dalla passata stagione, di cui 14 titolari, per fornire quell’esperienza necessaria ad archiviare questo importante traguardo (nonché all’altrettanto ambito terzo Bowl in altrettante stagioni).
4. Maryland – I Terrapins si erano presentati all’inizio della scorsa stagione come una delle squadre che poteva contare sul minor numero di titolari rientranti ma nonostante questo hanno archiviato un discreto record (6-7) e la partecipazione ad un Bowl (sebbene un “December Bowl” ovvero uno di secondaria importanza come l’Emerald, poi perso con Oregon St 14-21) grazie anche a due importanti vittorie con squadre inserite nel ranking (Rutgers e Boston College). Quest’anno possono contare quindi sull’esperienza ed essere una mina vagante nella division.
5. Boston College – Guida dal QB Matt Ryan (che con 4507 yds e 31 TDs ha stabilito i record di Conference, per le yards lanciate in una stagione, e di squadra per i TD passati, strappandoli rispettivamente a Philip Rivers e Doug Flutie) BC è arrivata a giocarsi il titolo della ACC, perso poi contro Virginia Tech, e ha avuto accesso al Champs Sports Bowl (vinto su Michigan State 24-21). BC era arrivata anche al nr. 2 del ranking a metà stagione. Quest’anno Ryan è passato alla NFL (scelto al primo round dagli Atlanta Falcons) e soltanto 10 titolari della scorsa stagione torneranno in squadra. Considerando che due importanti vittorie l’anno scorso (contro Clemson e Virginia Tech) sono arrivate grazie alle ottime partite di Ryan, non è difficile prevedere quanto la sua mancanza possa influenzare il rendimento di Boston College.
6. North Carolina State – NCS negli scontri diretti con le rivali di Conference la scorsa stagione ha subito una differenza di -79.6 yds a partita finendo ultima nella Atlantic con 3-5. Se ha questo si aggiunge che solo 28 giocatori rientreranno in squadra dall’anno prima, e che NCS ha salutato 5 dei suoi migliori difensori, risulta evidente che la squadra avrà parecchie difficoltà a ripetere anche solo il record dello scorso anno.
Coastal Division
1. Virginia Tech – Gli Hokies hanno perso il loro miglior Rb (per yds corse), i migliori 4 ricevitori e i miglior 3 placcatori (tra cui Xavier Adibi) ma restano una squadra ancora piena di talenti (con 40 giocatori di ritorno dalla scorsa stagione), senza contare i nuovi arrivi. VT è una delle 4 squadre NCAA (le altre sono Michigan, Florida e Florida State) ad avere giocato 15 bowl consecutivi e sarebbe una sorpresa non vederli giocare il 16esimo.
2. North Carolina – NC negli ultimi anni ha occupato posizioni di media-bassa classifica con l’ultimo record vincente nel 2001 (8-5, 2004 se si guarda la sola ACC, con 5-3). Ma la squadra è vista da molti analisti come una delle possibili sorprese della stagione, con ben 18 titolari rientranti, sotto la guida di Butch Davis (ex coach dei Cleveland Browns) che può vantare nel suo staff altri allenatori e coordinatori con esperienza NFL (come il DC Everett Whiters e l’ex OC degli Oakland Raiders John Shoop). Compito principale ribaltare la tendenza dello scorso anno con 6 sconfitte con minimo scarto per poter ambire ad un Bowl.
3. Miami – Gli Hurricanes sono una delle squadre più famose della NCAA che nel corso degli anni ha sfornato grandi talenti per la NFL (Edgerrin James, Vinnie Testaverde, Ray Lewis, Ed Reed giusto per citarne alcuni). Nelle ultime due stagioni però sono state da dimenticare, con un record di 7-6 nel 2006 e addirittura 5-7 l’anno scorso e la squadra è rimasta al di fuori del ranking dalla 4^ settimana del 2006! L’anno scorso si è chiuso in maniera disastrosa con due sconfitte concedendo oltre 40 punti a partita (tra cui l’ultima partita all’Orange Bowl per 0-44 contro Virginia: da quest’anno giocheranno al Dolphin Stadium). Al secondo anno come capo allenatore Randy Shannon avrà un’altra difficile stagione di ricostruzione, potendo contare solo su 11 titolari e tutti qb inesperti su cui fare affidamento. Gli Hurricanes restano però sempre una squadra da tenere d’occhio, piena di buoni talenti (soprattutto in difesa) e che anche quest’anno può contare su un interessante gruppo di reclute (il DL Marcus Forston, i LBs Arthur Brown e Marcus Robinson etc) che cercheranno di seguire le orme di Ray Lewis e compagni: Miami ha nonostante tutto il potenziale per arrivare ad un record vincente e cercare l’accesso ad un Bowl.
4. Georgia Tech – Coach Paul Johnson si ritrova un difficile compito alla sua prima stagione: la sua squadra dovrà affrontare un difficile calendario (dovranno affrontare anche Clemson e Florida State), avrà soltanto 9 titolari di ritorno e dovrà anche fare a meno di 7 dei migliori 10 difensori della scorsa stagione. L’esperienza maturata dalle riserve è comunque buona ma in una Conference così competitiva GT potrebbe non riuscire ad arrivare ad un record vincente.
5. Virginia – I Cavaliers l’anno scorso sono arrivati ad un passo dalla vetta della Coastal (perdendo l’ultima partita proprio con VTech che ha quindi vinto la Division), ma molti analisti quest’anno la danno in forte calo. Diversi importanti giocatori (Chris Long su tutti) hanno salutato l’università che potrà contare solo sul ritorno di 11 titolari. Ha questo bisogna aggiungere che l’ottimo record dello scorso anno (9-4) è stato ottenuto grazie a ben 5 vittorie per 2 o un punto e avrebbe potuto essere facilmente un disastrono 4-9!
6. Duke – I Blue Devils sono sicuramente più famosi per la squadra di basket, ad a buon titolo: la squadra di football nelle ultime otto stagioni ha un record totale di 10 vittorie e 82 sconfitte e non gioca un Bowl dal 1994. E da quando sono state create le due division Duke ha un “perfetto” record di 0-24 negli scontri di Conference. Un miglioramento potrebbe aversi quest’anno, grazie al ritorno di ben 17 titolari e al dover affrontare partite abbordabili contro Virginia e NCState in casa ma è difficile prevedere che si possano spostare dal fondo della Coastal Division.
Nel presente articolo, e nei successivi, le squadre sono presentate in ordine in base ad una previsione di classifica a fine stagione.
La suddetta classifica e i vari commenti sono presi da vari siti ed analisti NCAA con particolare riguardo alla rivista di Phil Steele, ESPN.com e Rivals.com
Grande lavoro I7!!!!!mi si