Tanto tuonò che piovve…

Si attendeva lo spettacolo, e puntualmente è arrivato da parte degli attacchi di Philadelphia e Dallas, autori entrambi di una notevole prestazione ai danni dei Rams e dei Browns.

A Philadelphia, un Donovan McNabb in forma stellare ha vivisezionato la difesa dei Rams con il bisturi, conducendo gli Eagles ad una nitida vittoria per 38-3 e mettendo a referto uno spettacolare score personale (21/33 per 361 yards e 3 TD). Erano almeno due anni che gli Eagles non debuttavano con tanta autorevolezza, anche se c’è da dire che hanno avuto a che fare con una squadra troppo brutta per essere vera: soprattutto in attacco i Rams sono sembrati sfuocati e privi di fantasia, effettuando sempre chiamate prevedibili e scaricando la responsabilita soprattutto su Steven Jackson, che sembra essere il motore di una Ferrari montato in una Citroen 2CV. Se le cose continueranno così, un’altra stagione infernale si prospetta per i tifosi degli Arieti…

A Cleveland esordivano i Cowboys di Tony Romo e Terrell Owens. I Browns sapevano che l’unica speranza di mettere in imbarazzo la macchina da punti texana era pressare ferocemente il quarterback come avevano fatto i Giants nell’ultima partita di playoffs giocata dai Cowboys la scorsa stagione. E così hanno fatto, concentrandosi soprattutto sulla giovane guardia Cory Procter, che sostituiva l’infortunato Kyle Kosier. Invece la linea offensiva dei Cowboys ha giocato una partita da manuale, aprendo buchi per Marion Barber (16 tentativi per 80 yards e 2 TD) e dando tempo a Romo di colpire sia Witten (6 ricezioni per 96 yards) che Owens (5 per 87 yards e 1 TD). Alla fine spazio anche per Felix Jones (9 per 62 e 1 TD), rookie di Arkansas dove giocava come backup (!) di Darren McFadden, e Tashard Choice (5 per 26). Finiva 28-10 per i Cowboys, contro i Browns che comunque sono stati un miglior banco di prova rispetto ai Rams.

E ora le due regine della NFC East saranno le protagoniste del prossimo Monday Night Football: roba da leccarsi i baffi…