Atlanta e Tampa OK, Carolina e New Orleans KO

Giornata ricca di emozioni per le quattro franchigie della NFC South, tutte impegnate con squadre al di fuori della Division.
Ad Atlanta, sembra che il fattore campo stia cominciando a diventare fondamentale per la squadra di Mike Smith. In una prestazione fotocopia dell’esordio in stagione contro i Detroit Lions, i Dirty Birds hanno imposto il proprio gioco di corsa, di nuovo devastante, acquisendo subito un margine di vantaggio incolmabile per i malcapitati Kansas City Chiefs, che schieravano per l’occasione un terzo differente quarteback in altrettante partite. Due touchdown di corsa dell’infermabile Michael Turner, inframmezzate da una bomba di Matt Ryan per Roddy White ed un field goal di Jason Elam hanno portato la squadra di casa in vantaggio per 24-0.
Fino a quel momento il povero Tyler Thigpen sembrava davvero un pesce fuor d’acqua, non riusciva a completare quasi nulla ed era già stato intercettato due volte.
Poi la fiammata dei Chiefs. Con un ultimo drive orchestrato alla perfezione Tyler Thigpen imbecca Dwayne Bowe per il touchdown del 24-7, proprio nei secondi finali del primo tempo.
Il terzo quarto comincia con la palla ai chiefs, ed un altro bellissimo drive, sostenuto dalle corse di un ritrovato Johnson, finisce con un altro touchdown, siglato proprio dal runningback numero 27.
Sul 24-14, però, i Falcons ricominciano a macinare yards sul terreno con la coppia Turner – Norwood, fino ad arrivare alla terza segnatura del numero 33 da Northern Illinois, che riallunga lo score sul 31-14. In garbage time,poi, c’è gloria anche per Chris Houston, che riporta l’ennesimo intercetto di Thigpen in end-zone, per il 38-14 finale.
Gara molto più combattuta sull’orlo dei centimetri e dei nervi quella giocata a Chicago, tra i Bears padroni di casa ed i Tampa Bay Buccaneers nuovamente affidati al braccio di Brian Griese.
Dopo un paio di field goal di Robbie Gould i Tampa Bay Buccaneers riescono a violare la endzone dei padroni di casa con un lancio di Griese per Ike Hilliard, andando in vantaggio per 7-6. Vantaggio che cresce ulteriormente quando Gaines Adams (il defensive end prima scelta dei Bucs nel draft 2007) intercetta un impreciso Kyle Orton e riporta fino in endzone (!) l’ovale, per un parziale vantaggio di Tampa Bay 14.6.
La partita è di quelle tese, ed è capitato più volte che si creassero risse in campo tra le due compagini, che prima dell’ultimo riallineamento della lega erano rivali divisionali, e porbabilmente le ruggini sono rimaste da allora…
In ogni caso tra errori, grandi giocate ed altro Chicago rimonta e sorpassa Tampa, che si trova sotto di sette punti con meno di due minuti da giocare.
Qui però esce il carisma del neo qb titolare di Gruden, che lancio dopo lancio porta i suoi fino a ridosso della endzone dei Bears, fino a che, a sette secondi dalla fine, trova il pareggio, completando una saetta sul TE Jerramy Stevens. Tutto da rifare e si va in overtime.
Dopo un paio di drive infruttuosi la palla torna ai Bucs, anche se molto profondi nel loro territorio. Su un incompleto al terzo down i Bears credono di aver fermato Griese and Co., ma accade un fattaccio. Scoppia l’ennesima rissa, e dopo le botte la decisione arbitrale è quella di penalizzare solo la difesa dei Bears, assegnando così un primo down automatico ai Bucs. Tampa non perde l’occasione regalata da Chicago, marcia per il campo e trova il Field goal decisivo con il sempre ottimo e impeccabile Matt Bryant. Doccia fredda per i Bears, vittoria importantissima per Tampa, che non perde contatto con i Falcons e soprattutto con i Panthers.
Già, Carolina.
La formazione di Fox si è presentata a MInneapolis con i favori del pronostico, dopo le due brillanti vittorie ottenute sul filo di lana nelle prime due giornate, ai danni di Chargers e Bears.
Con Adrian Peterson acciaccato, la partita non poteva cominciare in modo migliore per i felini di Delhomme, che, approfittando degli errori dei padroni di casa, sono andati in vantaggio per 10-0. Nonostante il cambio in cabina di regia tra Jackson e Frerotte voluto in settimana da coach Chidress, l’attacco dei Vikings è rimasto parecchio asfitico nelle prime fasi della partita. E’ stata dunque la difesa a suonare la carica per i vichinghi, che non avrebbero potuto sopportare la terza sconfitta consecutiva in ottica di quelle velleità di play-off palesate in pre-season. Antoine Winfield riesce, in un singolo gioco, a fare un sack su Delhomme, provocarne un fumble, ricoprirlo e riportarlo in end zone per sette punti.
Questo è stato probabilmente il “turning point” della partita, perchè da quel momento Carolina non è più riuscita a controllare il cronometro con l’attacco, prerogativa della squadra di Fox, e MInnesota, dal canto suo, ha cominciato a produrre gioco anche in attacco. Il risultato è stato che i Vikings hanno segnato 20 punti senza risposta e hanno portato a casa la W per 20-10.
Carolina scende così al record di 2-1, raggiunta dalle vincenti Tampa Bay ed Atlanta, ed esce un pò ridimensionata dalla giornata. La lotta per la corona del Sud è ancora lunga…
New Orleans è sicuramente ancora una delle contendenti a tale corona, ma domenica ha subito una battuta d’arresto sanguinosa.
Pur giocando una partita sensazionale dal punto di vista statistico (Brees ha lanciato per 421 yards, l’attacco dei Saints ha surclassato quello di Denver per 502 a 369 yards) Reggie Bush e compagni sono usciti sconfitti da quel di Denver, in una delle partite più belle della giornata.
Sotto per 21-3 ll’inizio del secondo quarto, i Saints hanno cominciato una grandissima rimonta, che li ha portati sul 32-34 all’inizio del quarto periodo, dopo la segnatura di Pierre Thomas su un gioco di corsa da 10 yards. Logicamente, la squadra della Louisiana è andata con la conversione da due punti per impattare l’incontro, ma l’azione di passaggio tentata da Brees non è andata a buon fine.
Purtroppo per loro, anche se mancavano ancora dieci minuti alla fine della partita, quella è stata l’ultima segnatura dell’incontro, e i Broncos sono riusciti nell’impresa di avanzare a 3-0, relegando i Saints all’ultimo posto della loro Division con un record di una vittoria e due sconfitte.
La strada comunque è ancora lunga, e i nero-oro hanno dimostrato, almeno in attacco, di non temere nessuno.
Domenica prossima è in programma una partita divisionale, che vedrà di fronte i Carolina Panthers e gli Atlanta Falcons: sarà molto interessante per valutare da una parte le ambizioni dei rinnovati Falcons, dall’altra per capire se quello dei Panthers di domenica è stato uno solo uno scivolone o meno.
New Orleans riceverà in casa i San Francisco 49ers, mentre Tampa Bay ospiterà i temibili Green Bay Packers, reduci dalla sconfitta patita in casa dai Dallas Cowboys.