Crennel si è finalmente deciso: Quinn scalda il motore

Avvio di stagione davvero catastrofico quello dei Cleveland Browns: tre sonanti sconfitte nelle prime tre uscite stagionali rispettivamente contro Dallas, Pittsburgh e Baltimora, e le speranze di Play-Off sono già improvvisamente crollate.
Ma per fotografare compiutamente la situazione in cui versa la franchigia è necessario affidarsi a qualche numero: le yards totali guadagnate sono 582 (217y portate a casa con le corse, 365 coi passaggi), solamente 26 punti messi a segno e solo 2 volte il tabellone luminoso si è acceso per festeggiare il TD per i Browns. Si potrebbe andare oltre, indagare ed interrogare oltremodo i numeri, ma questi pochi dati statistici relativi alla produzione offensiva di Cleveland parlano chiaro: l’attacco non gira affatto, anzi, è un disastro.
A questo punto è stato facile trovare il colpevole della clamorosa, quanto inaspettata, dèbacle iniziale, è questo ha un nome e un cognome: Derek Anderson.
Il QB alla sua 4^ stagione con Cleveland che tanto bene aveva fatto la passata stagione con le sue 3.787 yards lanciate e i 29 TD pass, si è trovato di colpo a vivere l’incubo della riconferma con l’ansia da prestazione che sembra ne abbia offuscato il pensiero e quindi l’azione. In questo 2008 il 25enne regista #3 non è mai sembrato in grado di tenere salde le redini del suo attacco: nelle tre partite perse completa solamente 43 passaggi avendone provati 93, il tutto per un guadagno di 404 yards per i soli 2 miseri TD pass; allo stesso tempo si fa intercettare 5 volte e per 8 volte si trova in ginocchio dopo essere stato “sackkato”. Certo non sarà stato tutto demerito di Anderson se la squadra si trova oggi in queste condizioni, ma qualcosa di suo ce l’avrà pur messo.
Così ieri il coach dei Browns, Romeo Crennel, si è sentito quasi in dovere di uscire allo scoperto dopo le critiche feroci portate dai media e dai tifosi, e sentenziare, se pur sommessamente, il cambio di regia che il team si appresta a compiere: “Sappiamo che le cose non stanno andando per il verso giusto, ne siamo consci e tenteremo di ribaltare in positivo questa situazione”, ha affermato in conferenza Crennel, “Stiamo analizzando e valutando quanto fin qui abbiamo fatto per cercare la via d’uscita, stiamo studiando le prestazioni dei singoli ruolo per ruolo e vedere dove è possibile migliorare e se si presenta la necessità di attuare eventuali importanti cambi”. L’allusione al più importante dei ruoli in campo è palese: contro i rivali divisionali di Cincinnati, domenica sera, scenderà in campo il promettente QB Brady Quinn. L’ex stella di Notre Dame, draftato al primo giro 2007 (22esima scelta assoluta), ha sempre vissuto all’ombra di Anderson aspettando con pazienza il suo turno, una possibilità per dimostrare che il talento e il carattere certo non gli mancano. Anche se Crennel non si sbilancia più di tanto su un impiego da starter per la 4^ gara stagionale del forte #10, la storia di questo inizio stagione dei Browns racconta di un evidente, necessario, cambio di rotta, e questo può compiersi solo con un avvicendamento in cabina di regia: “Ripeto che stiamo valutando tutte le posizioni, non solo quella del QB”, risponde il coach incalzato dalle domande dei giornalisti che gli chiedono di Quinn starter, “Il ragazzo sta lavorando come al solito ed è pronto per un eventuale partenza da start QB, ma non è solo il problema della regia che mi preoccupa in questo momento: torno a dire che sto vagliando a tutto tondo i problemi della squadra”.
Dichiarazioni elusive quelle di Crennel quindi, è certo però che se vuole muovere la classifica della sua squadra, a questo punto c’è solo una strada da percorrere velocemente senza ripensamenti, quella che porta Brady Quinn in campo a far girare un attacco fin quì sterile se non penoso.
Fonte articolo:Nfl.com/Fonte foto:Deadspin.com