Londra, la gente, il football…

Primo tramonto londinese di questa trasferta. La febbre sta salendo, ovunque.
Oggi, durante una passeggiata rilassante e tranquilla per il centro, da Covent Garden fino al London Eye, abbiamo incontrato tanti tifosi con addosso i colori della propria franchigia. Eravamo davanti alla bellissima Westminster Abbey quando abbiamo visto un tifoso scandinavo con una felpa ed un cappellino dei Saints e dal lato opposto un americano 3XL con i colori dei Chargers ad avvolgerlo. I loro sguardi si sono incrociati ed è partito subito un complice sorriso di sfida, al quale ha fatto eco il mio.
Ecco la tipica atmosfera che si respira nella NFL, nello sport americano. Sportività ed entusiasmo ma sempre con il massimo rispetto per l’avversario.
Nonostante la minaccia di pioggia della tarda mattinata oggi pomeriggio è comparso un inusuale ma bellissimo sole sulla capitale del Regno Unito. Allenamento di rifinitura per le due compagini che vedremo all’opera domenica pomeriggio. Durante la settimana l’unico svago è arrivato martedi. Una gita in centro con un giro sul London Eye, la ruota panoramica che domina tutta la capitale dalla banchina del Tamigi, proprio di fronte al Big Ben.
E sui quotidiani campeggiano intanto le foto del nuovo sindaco, l’eccentrico Boris Johnson, con cappellino dei Saints e maglia ufficiale ricordo.
Intorno a Piccadilly Circus i botteghini normalmente preposti alla vendita dei biglietti a prezzi (pseudo) stracciati per i teatri espongono cartelli alti un metro e mezzo pubblicizzanti la vendita dei biglietti per la partita NFL di Wembley.
Anche i negozi di articoli sportivi, su tutti ne abbiamo visitato uno proprio a Covent Garden, dove normalmente le maglie di Arsenal, Chelsea, Manchester e Liverpool occupano le vetrine principali, hanno spostato la sezione calcistica in seconda fila lasciando la ribalta alle maglie NFL, sopratutto delle due contendenti con la patch ufficiale di questa International Series
Insomma, la temperatura qui a Londra sta drasticamente calando, ma la febbre da football sale altissima.
Joe Vasapollo