I Cards battono Frisco e fuggono, perde Seattle, disastro Rams
Kurt Warner ed i suoi Arizona Cardinals sono sempre più soli in vetta alla classifica della NFC West, con 4 gare di vantaggio sulla seconda.
L’allungo è avvenuto grazie alla vittoria nello scontro diretto contro i San Francisco 49ers.
Ma la partita è stata decisamente tirata, con un finale al cardiopalma.
Anche l’inizio è stato da brividi: sul primo kickoff, Allen Rossum ha evitato tutti i placcatori dello special team, involandosi in endzone dopo una galoppata da ben 104 yards.
I Cardinals hanno accorciato le distanze con un FG di Neil Rackers.
Nel secondo quarto, i 49ers hanno allungato, grazie ad un bel TD pass di Shaun Hill per il rookie Josh Brown.
Dopodichè, Warner ha imbeccato Anquan Boldin con un passaggio corto, che l’esperto ricevitore ha saputo convertire in 6 punti lasciando sul posto il diretto marcatore.
Ma i ‘Niners hanno risposto prontamente: in un drive in cui ha conquistato un primo down su corsa perdendo anche il casco, Hill ha lanciato uno splendido TD pass per il TE Vernon Davis, capace di ricevere sotto doppia copertura. La segnatura ha segnato la pace tra il giocatore e coach Singletary, dopo la lavata di capo di 2 settimane fa contro i Seahawks.
Nel possesso iniziale del terzo periodo, i Cardinals sono andati a segno: ancora un passaggio corto di Warner, questa volta direttamente in endzone, ma per Larry Fitzgerald.
Grazie al TD, i Cards si sono portati a -1, sul 21-20.
I 49ers, dopo aver fallito una conversione di 3° e corto, sono comunque riusciti, nel drive seguente, a mettere a segno un FG con Nedney.
Poi, la partita avrebbe potuto avere qui la sua svolta: su un lancio profondo di Hill dalle proprie 10, Antrell Rolle ha messo a segno un intercetto, che ha poi riportato in meta per 30 yards portando in avanti i suoi.
La chiamata, tuttavia, è stata rovesciata a causa di una penalità chiamata ad Adrian Wilson.
Quest’ultimo si è però prontamente riscattato, forzando un fumble che ha ridato palla ai Cardinals, i quali hanno accorciato ancora grazie al piede di Rackers.
Nell’ultimo quarto, si è ripetuta una scena analoga a quella descritta in precedenza: Hill si è fatto intercettare, stavolta da Wilson, ma il ritorno di intercetto in meta è stato vanificato da un offside chiamato a Darnell Dockett.
Pochi istanti dopo, è però arrivato il vero intercetto, che Dansby ha riportato fino alla red zone.
Il dinamico duo Warner – Boldin si è rimesso all’opera, ed ha confezionato il TD del sorpasso, ancora una volta con un passaggio corto in prossimità della endzone: Boldin è stato bravo a varcare la goal line con un ultimo sforzo, nonostante la pressione dei difensori avversari.
I 49ers hanno provato a rifarsi sotto, con un buon drive, il quale si è però interrotto anzitempo con l’intercetto di Wilson ai danni di Hill, che ha tentato un goffo showel pass.
Ma dopo un three-and-out di Arizona, i californiani hanno riavuto palla con poco più di 1’ ancora da giocare, rimanendo però a secco di time out.
Il drive è stato ben condotto da Hill, ed i ‘Niners sono andati vicini al colpaccio, ma la goal line defense di Arizona ha tenuto botta, portando a casa la vittoria.
Passiamo ai Seattle Seahawks: quella contro i Miami Dolphins è stata la seconda sconfitta di fila per la compagine dello stato di Washington.
Anche in questo caso, si è assistito ad una partita tirata, che ha visto la formazione della Florida prevalere con uno scarto di soli 2 punti, 21-19.
Nell’attesa che Matt Hasselbeck faccia ritorno, la cabina di regia è stata nuovamente affidata a Seneca Wallace, autore di una discreta prova (185 yards, 1 TD pass e nessun intercetto).
In attacco, Julius Jones ha conquistato 88 yards su corsa, mentre il WR Koren Robinson ha realizzato 1 TD.
In difesa, da segnalare le buone prove di Tatupu, Hill (1 sack) e Babineaux (1 INT).
I Dolphins si sono portati in vantaggio nel primo quarto: dopo una flea flicker con Ronnie Brown, Chad Pennington ha sparato un missile sul profondo, ricevuto alla grande in endzone da Ginn in mezzo a 2 difensori avversari.
Il team di Sparano ha allungato le distanze in occasione del primo gioco del secondo quarto: partendo dall’ormai temuta Wildcat formation, il C ha snappato direttamente palla a Ronnie Brown, il quale l’ha ceduta a Ricky Williams, che si è involato in endzone dopo una galoppata da 51 yards.
A rimettere in partita Seattle ci ha pensato Jordan Babineaux, che ha intercettato un lancio di Pennington e l’ha riportato in endzone per 35 yards.
I Seahawks sono riusciti a portarsi sul -1 grazie a 2 FG di Olindo Mare, e la partita è rimasta in equilibrio sino all’ultima frazione di gioco.
Dopo un cruciale 3° down convertito da Pennington con un lancio per Bess, è tornata in azione la Wildcat: dalla linea delle 16 yards avversarie, nuovo direct snap per Brown, finta di handoff, grande blocco di Cobbs ed un ultimo sforzo fino all’endzone.
La partita sembrava ormai chiusa, ma Seattle ha venduto cara la pelle.
Dopo una grande corsa di Jones, è arrivato il TD pass di Wallace per Robinson, a meno di 3′ dal termine.
Ma la conversione da 2 punti, condizionata anche da una falsa partenza, è stata vanificata da un’ottima deviazione di Yeremiah Bell.
I Seahawks hanno avuto la possibilità di rovesciare le sorti della gara, allorquando Chad Pennington, in occasione di un 3° down, si è messo in movimento; il QB di Miami ha però perso palla in seguito ad un contatto.
Sparano ha chiamato challenge, ed ha avuto ragione: ciò in quanto il regista aveva già un gomito a terra nel momento in cui ha perso il possesso.
I Dolphins, che hanno così evitato di dare una favorevole posizione di campo agli avversari, hanno potuto calciare il punt.
Seattle si è rifatta sotto, ma la rimonta è sfumata a 24″ dal termine, allorquando Carlson si è lasciato sfuggire dalle mani un lancio di Wallace, terminato incompleto.
Dopo le 2 belle vittorie contro Washington e Dallas, mi ero illuso che i St.Louis Rams potessero uscire dal baratro.
Pia ambizione: se le sconfitte contro Patriots e Cardinals avevano ridimensionato le ambizioni degli Arieti, quella contro i New York Jets ha rispedito i bluoro nei bassifondi della classifica.
Definire vergognosa la prova di Meadowlands è un blando eufemismo: da 25 anni i Rams non subivano sconfitte per mano dei biancoverdi, che si sono imposti con il più largo margine nella loro storia (47-3!!!).
Come se non bastasse, Favre e compagni hanno chiuso i primi 2 quarti con un roboante 40-0…
I 5 turnovers commessi da St.Louis hanno fruttato a New York ben 27 dei 47 punti messi a referto: se aggiungiamo che i Rams hanno messo insieme la miseria di 200 yards di total offense, abbiamo un’idea del disastro di Domenica scorsa.
Un attacco potenzialmente devastante è parso assolutamenre inesistente: Haslett si è talmente innervosito ad assistere alla pietosa prova di Bulger da panchinarlo in favore di Trent Green (mossa già fatta da Linehan, e che gli è costata il posto).
I risultati non sono stati migliori: in 2 hanno totalizzato solo 135 yards, 0 TD pass e 2 intercetti…
Ancora privi di Steven Jackson, gli Arieti si sono affidati a Darby e Pittman, ma con scarsissimo esito.
Solo un FG di Josh Brown ha evitato un cappotto che, per quanto si è visto, sarebbe stato decisamente meritato.
Il drive di apertura porta il marchio di Thomas Jones: 53 yards ed 1 TD, con la difesa dei Rams che ha giocato alle belle statuine.
Solo per miracolo i Rams hanno evitato di finire anzitempo 14-0, dopo uno splendido lancio sul profondo di Favre per il rookie TE Dustin Keller.
Sul 10-0 per i Jets, a meno di 5′ dal termine del primo quarto, ecco il primo patatrac: sack di Elam su Bulger, il pallone si è impennato, e Pace lo ha recuperato, riportandolo in meta per 50 yards.
Haslett ha chiamato challenge, ma l’ha perso: era proprio fumble…
I Jets hanno incrementato il bottino all’inizio del secondo quarto, ancora con Jones.
Ed eccoci al secondo turnover: Stanley ha ricevuto uno screen da Bulger, è stato travolto dai difensori e ha perso palla. Il fumble è stato recuperato da Rhodes, che ha ridato il possesso ai biancoverdi.
I Jets non hanno capitalizzato appieno, realizzando solo un FG.
A meno di 3′ dall’intervallo, è poi arrivato l’erroraccio di Bulger: Rhodes ha anticipato Avery, riportando l’intercetto per un buon numero di yards.
I Rams non si sono fatti mancare nulla, ed hanno concesso il quarto turnover: Darby ha perso palla dopo un duro colpo, e i difensori biancoverdi hanno recuperato il fumble, dando a Feely la possibilità di mettere a segno il terzo FG di giornata.
Brown ha evitato lo shutout con un FG nel terzo quarto, ma a chiudere i conti è stato ancora Thomas Jones, con una corsa da 6 yards all’inizio dell’ultima frazione.
La strada per la risalita è lunga, molto lunga: e se si continua così, prevedo un’altra scelta alta al prossimo draft.
Spero di sbagliarmi, ma non vedo grandi segni di miglioramento.
Ora i Rams sono chiamati al riscatto contro i loro avversari storici, i San Francisco 49ers, che navigano anch’essi in acque ben poco tranquille.
Fonte: nfl.com; Fonte foto: nfl.com